Scade domani il termine fiscale per gli aeromobili privati

Scadrà domani il termine fiscale previsto dall’Agenzia delle Entrate per i cosiddetti aeromobili privati (vedi anche L’imposta su aeromobili e aerotaxi): il 5 marzo, infatti, è la data scelta per quei soggetto che sono proprietari, usufruttuari, utilizzatori a titolo di locazione finanziaria e anche acquirenti con il patto di riservato dominio dei mezzi in questione. L’adempimento è piuttosto semplice e viene perfezionato avvalendosi del modello F24 con elementi identificativi. Inoltre, la nostra amministrazione finanziaria ha messo a disposizione tre codici tributo utili in questo senso.

F24: tre codici per gli immobili detenuti all’estero

La risoluzione 54/E che la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri ha consentito il debutto di tre nuovi codici tributo: si tratta del 4041, 4042 e 4043, vale a dire i riferimenti utili per il versamento d’imposta sul valore degli immobili che si trovano al di fuori dei nostri confini nazionali, senza dimenticare quelle attività finanziarie che sono anch’esse detenute in una nazione straniera. Ovviamente, questi stessi codici devono essere sfruttati all’interno del consueto modello F24. Questa imposizione tributaria è nata da poco meno di un anno, cioè da quando l’ha introdotta il Decreto Salva-Italia del governo Monti. I soggetti interessati sono quelle persone fisiche che vantano una residenza nel territorio dello Stato. Anzitutto, occorre ricordare che quando si ha a che fare con degli immobili (siano essi terreni o fabbricati) che vengono detenuti o goduti come diritto reale, allora l’imposta stessa deve essere pagata, senza fare troppo caso a quella che è la destinazione.

I tre codici tributo per sanare gli errori formali

Gli errori di tipo formale sono quelli che si verificano quando, ad esempio, si provvede a inviare le comunicazioni utili al Fisco in maniera tardiva, oppure si trasmette della documentazione che è incompleta: tutte queste distrazioni sono dannose per il contribuente, visto che gli impediscono di far parte del novero di chi accede ai regimi fiscali opzionali o anche alla ripartizione del cinque per mille. Ecco perché il Decreto sulle Semplificazioni Tributarie ha voluto ovviare a questa situazione, consentendo agli stessi soggetti di non essere estromessi del tutto, oltre che di sanare gli errori commessi in maniera opportuna. Come si procede dunque in questo senso? Bisogna fare riferimento a un documento emesso dalla nostra amministrazione finanziaria lo scorso 11 aprile, la risoluzione 46/E.

Imposta sugli aeromobili privati, i codici tributo per l’F24

Risale a qualche giorno fa la circolare con cui l’Agenzia delle Entrate ha reso noti tutti gli adempimenti relativi all’imposta erariale sugli aeromobili privati: si tratta di un tributo che è stato introdotto dalle recenti manovre del governo Monti, quindi ora bisognava conoscere tutte le modalità per il pagamento ed è per questo motivo che sono stati istituti gli appositi codici tributo da utilizzare nel modello F24. Gli aeromobili in questione sono quelli privati e la cui immatricolazione risulta essere presente nel registro aeronautico nazionale; in aggiunta, bisogna considerare anche i mezzi che non sono immatricolati, ma che sostano nel nostro paese per oltre due giorni. Il modello di riferimento è l’F24-Versamenti con elementi identificativi. Volendo essere ancora più precisi, c’è da sottolineare come i codici tributo in questione siano esattamente tre: il codice 3368, infatti, è stato introdotto per l’imposta erariale vera e propria, mentre i codici 8935 e 1930 servono, rispettivamente a indicare la sanzione e gli interessi sul ravvedimento.