Tobin Tax azioni e partecipazioni

Torniamo oggi ad occuparci della tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie introdotta dalla legge di stabilità, e in grado di colpire i trasferimenti di azioni, strumenti finanziari partecipativi e derivati. Cerchiamo oggi di comprendere quali sono le caratteristiche del nuovo prelievo e la modalità applicativa della tobin tax italiana (sensibilmente diversa da quella originariamente introdotta in Francia), e più simile alla vecchia tassa sui contratti di borsa.

Tobin Tax per un miliardo di euro

Secondo le intenzioni del governo – contenute nella relazione di accompagnamento all’emendamento presentato in Commissione bilancio al Senato alla oramai “vecchia” legge di Stabilità – l’esecutivo vorrebbe ottenere 1,004 miliardi di euro nel 2013 dalla Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie. Nel 2014 la somma attesa salirebbe invece a quota 1,214 miliardi di euro (+ 20%), per poi ridiscendere a quota 1,201 miliardi di euro nel 2015.

Tobin tax opinoni banchieri

La Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie con i quali ben più di qualche governo vorrebbe rimpinguare le casse statali, non piace ai banchieri. A sostenerlo è Andrea Beltratti, presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo. Di simile opinone anche Filippo Annunziata, presidente del Consiglio di sorveglianza della Banca Popolare di Milano, e Federico Ghizzoni, amministratore delegato del gruppo Unicredit. Vediamo quali sono le considerazioni sull’applicazione eventuale della “temuta” Tobin tax.