Mutui a tasso fisso o variabile?

Mutui tasso fisso o variabile Tasso fisso o tasso variabile? Questa è la domanda che si pongono in molti, specie di questo periodo, nello scegliere il tipo di mutuo da

Sale l’onerosità dei mutui: riflessioni

Gli italiani, si sa, sono un popolo di debitori. Un po’ per la presenza di sempre meno soldi nelle proprie tasche, un po’ per l’offerta sempre più vasta di strumenti di pagamento differenti e variegati, sempre più spesso si preferisce ricorrere a forme di finanziamento diretto o indiretto pur di dilazionare nel tempo i pagamenti, tanto per gli investimenti quanto per i consumi.

I dati diffusi periodicamente dalla Banca d’Italia già da tempo sono preoccupanti. Che le famiglie italiane siano sempre più indebitate non è quindi una novità; ma che le nuove fiammate dell’inflazione portassero così in alto gli oneri finanziari non era previsto, almeno fino a pochi mesi fa.

La Banca d’Italia ha comunicato che il T.A.E.G. sui mutui è salito nel mese di luglio dal 5,98% al 6,07%, mentre per il credito al consumo il tasso è salito al 9,90% rispetto al 9,77% di appena un mese prima.

Calano i tassi Euribor, mutui meno cari

img_euribor.jpgLe famiglie indebitate a tasso variabile possono tirare il fiato. In questi giorni i tassi Euribor, quelli del mercato interbancario dell’area-euro, hanno avviato una rapida discesa.

Da metà dicembre al 3 gennaio, quando i mercati del reddito fisso sono tornati quasi a pieno regime, la discesa è stata notevole: i tassi annuali di rendimento dei prestiti a due settimane sono scesi dal 4,94% del 14 dicembre al 4,15% di giovedì 3 gennanio.