Spesometro 2017

  Entro il 10 Aprile 2017 dovrà essere presentato, per i contribuenti con liquidazione mensile, lo spesometro, mentre per chi liquida l’iva trimestralmente la scadenza è 20 Aprile 2017. Il

Spesometro, le due scadenze da ricordare

Scatta la scadenze per lo spesometro, utilizzato dall’Agenzia delle Entrate per rappresentare il reddito reale giungendo a conoscenza degli acquisti fatti nel 2013 per un importo pari o superiore a

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Rinvio spesometro a fine estate 2013

spesometroLo spesometro, che doveva entrare nel vivo entro il 30 aprile, con la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva, subisce un nuovo rinvio a data da definirsi. La data di cui sopra doveva infatti costituire l’ultimo giorno utile per l’invio, da parte dei soggetti passivi Iva, della comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, e quindi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizio rese e ricevute nel 2012.

Proroga fino a gennaio per lo spesometro relativo ai Pos

L’ultima settimana per la scadenza dello spesometro si unisce ora a un altro termine utile in questo senso: in effetti, è stata prorogata fino al prossimo 31 gennaio la data entro cui gli operatori finanziari che hanno emesso carta di credito, di debito o prepagata hanno l’obbligo di comunicare all’Anagrafe Tributaria le operazioni rilevanti ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto. Entrando maggiormente nel dettaglio, bisogna subito precisare che si tratta di operazioni che hanno un importo non inferiore al limite dei 3.600 euro, mentre il periodo di svolgimento a cui si sta facendo cenno è quello che va dal 6 luglio fino al 31 dicembre dello scorso anno.

Ultima settimana per la scadenza dello spesometro

Manca giusto una settimana (15 ottobre 2012) alla nuova scadenza fiscale che ha a che fare con il cosiddetto spesometro: nello specifico, si sta facendo riferimento alla comunicazione che deve essere perfezionata dagli intermediari finanziari. Entrando maggiormente nello specifico, questi ultimi hanno l’obbligo di comunicare tutti quegli importi che nell’arco temporale di un anno sono riusciti a superare i tremila euro. Più precisamente, la nostra amministrazione finanziaria prenderà in esame quanto realizzato tra il 6 luglio e il 31 dicembre dello scorso anno, con i pagamenti posti in essere attraverso le carte di credito, quelle di debito o anche quelle prepagate.

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Tutte le scadenze dello spesometro

L’appuntamento con il tanto discusso spesometro è sempre più vicino: aziende, professionisti e lavoratori autonomi dovranno essere pronti alla data del prossimo 30 aprile, quando saranno chiamati a comunicare alla nostra amministrazione finanziaria tutti gli acquisti, le cessioni e i servizi di importo superiore a tremila euro (l’Imposta sul Valore Aggiunto non deve essere inclusa), con tanto di fattura fiscale obbligatoria. Ovviamente, non bisogna dimenticare che il periodo a cui fanno riferimento tutte queste operazioni è rappresentato dallo scorso anno. Nel caso in cui, al contrario, la fattura non sia obbligatoria, allora è necessario rispettare un altro limite quantitativo, vale a dire 3.600 euro al lordo dell’Iva. C’è un altro termine temporale, poi, per quel che concerne lo stesso spesometro.

Sisma Abruzzo, la proroga per lo spesometro

Il terribile sisma che ha sconvolto l’Abruzzo sta per entrare nel suo terzo anno di “età”, ma la nostra amministrazione finanziaria non ha dimenticato tutti quei contribuenti che risiedevano e risiedono ancora nel cosiddetto “cratere” dell’evento in questione: la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate è stata effettuata ormai da un mese, ma la scadenza da rispettare in questo senso è sempre più vicina, il prossimo 16 marzo. Di cosa si tratta esattamente? In pratica, il Fisco ha concesso una importante proroga per quel che riguarda l’invio di comunicazioni rilevanti ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto (quello che ci stiamo abituando a chiamare “spesometro”) e relative al 2010. Nel dettaglio, i contribuenti e i professionisti residenti nella zona in questione, vale a dire quella che è stata colpita da scosse di una intensità pari o addirittura superiore al sesto grado della Scala Mercalli, avranno più tempo per questi adempimenti fiscali, i quali fanno riferimento all’obbligo di fatturazione e che non possono prevede un importo inferiore al limite dei 25mila euro.

Spesometro e sisma Abruzzo: rinvio degli adempimenti al 16 marzo

I nuovi strumenti messi in campo per contrastare l’evasione fiscale si stanno facendo conoscere da qualche tempo: i nomi più celebri sono quelli del redditometro e dello spesometro e in questo secondo caso vi sarà un nuovo rinvio pensato appositamente per i contribuenti abruzzesi. In effetti, tutti quelle persone che devono essere coinvolte dalla novità, ma che abitano all’interno del cratere del terremoto di quasi tre anni fa, potranno beneficiare di una scadenza unica, vale a dire quella del prossimo 16 marzo. Gli adempimenti tributari in questione devono essere ovviamente allineati in tutto il paese dal punto di vista temporale, ma in tal caso si è deciso di concedere una proroga per quel che concerne la trasmissione delle operazioni che sono rilevanti ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto.

Lo spesometro riguarda anche il leasing e il noleggio

Lo spesometro non guarderà in faccia a nessuno, nemmeno a coloro che sono abituati ad avere a che fare con leasing e noleggi: in effetti, queste due fattispecie dovranno essere comunicate con prontezza all’Anagrafe Tributaria nel caso in cui i loro importi siano rilevanti ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto. Non basta che queste stesse operazioni vengano già monitorate in maniera autonoma, il controllo diventerà ancora più intenso. La precisazione del Fisco ha sorpreso non pochi addetti ai lavori, visto che di recente ci si era pronunciati proprio in maniera opposta, ricordando che le operazioni obbligate alla comunicazione dal Dpr 605 del 1973 (tra cui anche il leasing e il noleggio) dovevano essere escluse dal nuovo obbligo.

Spesometro: le opinioni e le critiche della dottrina

Il cosiddetto “spesometro”, il quale non è altro che una comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto, non ha convinto del tutto la dottrina: secondo i pareri e le opinioni più diffuse, infatti, un accertamento tributario di questo tipo non può che basarsi sulle presunzioni semplici, visto che con quelle legali la nostra amministrazione finanziaria non sarebbe in grado di fornire un’adeguata motivazione per quel che concerne gli avvisi di accertamento. Che cosa bisognerebbe fare allora? Anzitutto, un intervento urgente in tal senso è rappresentato dall’instaurazione della fase di contraddittorio, vale a dire l’applicazione del redditometro a ogni realtà che vivono i vari contribuenti.

Spesometro: probabile rinvio della scadenza di ottobre

Il mese di aprile del prossimo anno potrebbe rappresentare la nuova scadenza del cosiddetto spesometro: si tratta, a conti fatti, di un vero e proprio rinvio, visto che il termine naturale era stato fissato a ottobre, ma vi saranno con tutta probabilità altri sei mesi per provvedere alla comunicazioni delle operazioni di ammontare superiore ai 25mila euro, ovviamente quelle poste in essere nel corso del 2010. L’indiscrezione è stata rivelata dal Sole 24 Ore, ma cerchiamo di capire i motivi di una scelta simile. Tutto è nato dalle critiche e dagli allarmi lanciati da Assosoftware; l’associazione aveva alzato la voce a giugno, spiegando come la procedura presentasse fin troppi punti critici, tanto che la completa automatizzazione potrebbe diventare un serio rischio per tutte le imprese coinvolte.