Contenziosi tributari in diminuzione

La relazione diffusa dal Dipartimento giustizia tributaria del Mef afferma che nel corso del 2011 sarebbero stati presentati complessivamente 329 mila ricorsi, con un calo di quasi il 10 per cento rispetto ai 360 mila inoltrati negli anni 2009 e 2010. Tuttavia, non tutti i dati contenuti nella relazione sembrano essere positivi, visto e considerato che nel contempo i ricorsi definiti sarebbero passati dai 329 mila del 2010 ai 301 mila del 2011 (-8,5 per cento), incrementando quindi le giacenze di 28 mila gravami.

Utilizzo strumenti di pagamento Italia

Il nuovo rapporto Ucamp, formulato sui dati Bce e Banca d’Italia, conferma un dato essenziale: il nostro Paese è attualmente incapace di liberarsi dell’utilizzo del contante, dimostrandosi molto arretrato – rispetto ai principali partner europei – per quanto invece concerne il numero di operazioni annue pro-capite mediante tutti i principali strumenti di pagamento. Andiamo pertanto a comprendere quali siano le abitudini di spesa degli italiani, e quale sia il gap maturato dal Paese nei confronti dell’area euro e dell’intera Unione Europea.

Clausola non trasferibilità assegni, attenzione alle conseguenze

Novità importanti per la circolazione degli assegni senza la necessaria clausola di intrasferibilità. Con una disposizione interpretativa, infatti, il correttivo che modifica e integra il d. lgs. 141/2010 in attuazione della direttiva 2008/48/CE, chiarisce che costituiscono violazione, ai sensi della disciplina antiriciclaggio, l’emissione, il trasferimento e la presentazione all’incasso di assegni bancari e postali, di assegni circolare, vaglia postali e cambiari privi dell’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e della clausola di non trasferibilità (ricordiamo, necessaria per importi pari o superiori a 1.000 euro).

Inoltre, precisa il provvedimento correttivo, il trasferimento e la presentazione all’incasso di assegni bancari e postali emessi all’ordine del traente da parte di soggetto differente, costituiscono violazione punibile. Eliminato così l’equivoco per cui chi riceve i titoli irregolari non andrebbe incontro alle sanzioni.

Risultati inizio 2012 sulla lotta all’evasione

I risultati della lotta all’evasione per l’inizio d’anno sarebbero incoraggianti, tanto da far sperare nel mantenimento e nel superamento delle previsioni stabilite per l’intero esercizio fiscale. “Siamo solo ad aprile e per i dati è ancora presto” – ha dichiarato il merito Attilio Befera, direttore generale dell’Agenzia delle Entrate – “ma sul fronte delle entrate del recupero dell’evasione i primi segnali sono positivi, e ci sono anche segnali di entrate aumentate derivanti dall’autotassazione”.

Successivamente, interessato da una domanda sui recenti blitz in alcune delle località commerciali e di servizio più note d’Italia, Befera ha precisato che le imprese e i negozi controllati erano già stati oggetto di precedente segnalazione. “Siamo andati a visitare delle imprese per le quali avevamo forti segnali di evasione” – ha aggiunto il direttore generale delle Entrate, che ha poi compiuto un piccolo passo informativo nei confronti dell redditometro, “uno strumento che non misura la ricchezza, bensì la spesa”.

Previsione sugli incassi fiscali 2012 – 2014

Il vice ministro dell’Economia Vittorio Grilli ha depositato un importante documento alla Camera in occasione della recente audizione. Un documento che – tra i tanti – contiene anche i dati relativi alle stime di incasso fiscale del governo per quanto concerne il prossimo triennio, con l’auspicio e la convinzione che attraverso le tre manovre correttive del 2011, le imposte indirette aumenteranno di circa 30 miliardi di euro nel 2014.

In particolar modo, l’aumento delle accise e dell’imposta sul valore aggiunto faranno incassare allo Stato circa 17,5 miliardi di euro nel 2012, 27 miliardi di euro nel 2013 e 30,4 miliardi di euro nel 2014. D’altra parte, invece, l’incremento del prelievo sulla ricchezza, tra tassazione di immobili, beni di lusso e attività finanziarie detenute sia in Italia che all’estero, produrrà 15,259 miliardi di euro di introiti nel 2012, 16,162 miliardi di euro nel 2013 e quindi 15,038 miliardi di euro nel 2014.

Redditi lavoratori maggiori di quelli degli imprenditori

I redditi dei lavoratori dipendenti sono maggiori di quelli degli imprenditori. Un’affermazione che risulta dalle statistiche sull’Irpef rilasciate dal Tesoro in riferimento dell’anno di imposta 2010, e che rischia di essere nuova fonte di polemiche.

“I lavoratori autonomi hanno il reddito medio più elevato, pari a 41.320 euro” – dichiara una nota del Dipartimento delle finanza – “mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori è pari a 18.170 euro. Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 19.810 euro, quello dei pensionati pari a 14.980 euro”. Per quanto concerne un confronto su base annua (in questo caso, con il 2009), l’incremento dei redditi medi d’impresa è stato pari a 3,8 punti percentuali, da lavoro autonomo + 3,6 punti percentuali, da partecipazione + 2,1 punti percentuali, da pensione + 2,6 punti percentuali, mentre quello da lavoro dipendente + 0,1 punti percentuali.

Sale l’onerosità dei mutui: riflessioni

Gli italiani, si sa, sono un popolo di debitori. Un po’ per la presenza di sempre meno soldi nelle proprie tasche, un po’ per l’offerta sempre più vasta di strumenti di pagamento differenti e variegati, sempre più spesso si preferisce ricorrere a forme di finanziamento diretto o indiretto pur di dilazionare nel tempo i pagamenti, tanto per gli investimenti quanto per i consumi.

I dati diffusi periodicamente dalla Banca d’Italia già da tempo sono preoccupanti. Che le famiglie italiane siano sempre più indebitate non è quindi una novità; ma che le nuove fiammate dell’inflazione portassero così in alto gli oneri finanziari non era previsto, almeno fino a pochi mesi fa.

La Banca d’Italia ha comunicato che il T.A.E.G. sui mutui è salito nel mese di luglio dal 5,98% al 6,07%, mentre per il credito al consumo il tasso è salito al 9,90% rispetto al 9,77% di appena un mese prima.

Contributi regionali imprenditoria: Lazio

soldi.jpgDa oggi inizieremo ad occuparci di Finanziamenti all’imprenditoria ed in particolare nella regiona lazio.

Sono tutti finanziamenti con bandi ancora aperti per la creazione e sviluppo di piccole e medie imprese, aiuti per gli investimenti delle imprese giovanili e femminili, autoimprenditorialità Produzione di beni e Servizi e il Prestito d’onore della Regione Lazio.

Iniziamo la nostra panoramica con: L.R. 29/96
Creazione e sviluppo di piccole e medie imprese