Come emerge chiaramente dall’oggetto di uno degli ultimi messaggi dell’Inps, l’ente previdenziale si è dovuto occupare del cosiddetto tasso ufficiale di riferimento: in pratica, si è provveduto a modificare l’interesse che si riferisce alla dilazione, al differimento e a quelle somme aggiuntive che subentrano nel momento in cui il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali è stato omesso oppure effettuato in ritardo. In effetti, bisogna ricordare che poco più di una settimana fa la Banca Centrale Europea ha deciso di ridurre di altri venticinque punti base il tasso di riferimento, il quale è sceso al suo minimo storico, vale a dire lo 0,75%.
sanzioni civili
Inps: le variazioni del tasso di dilazione e di differimento
Come è noto, poco più di una settimana fa, la Banca Centrale Europea ha deciso di aumentare i tassi di interesse di riferimento fino all’1,5%: questa modifica non poteva non avere conseguenze anche sulle dilazioni e sui differimenti dei contributi dovuti agli enti gestori a titolo previdenziale. Quindi, l’Inps non ha potuto far altro che adeguarsi a tali tassi. Quali sono i nuovi importi? L’interesse di dilazione, il quale si riferisce alle rateazioni dei debiti per i contributi stessi, vanno calcolati al 7,5%, mentre i precedenti piani di ammortamento non subiranno alcun tipo di modifica. Per quel che concerne, poi, il differimento, il tasso in questione deve essere applicato alla contribuzione di luglio.
Inps, nuovo interesse di dilazione per contributi e sanzioni
La circolare pubblicata ieri dall’Inps ha preso spunto dalla recente decisione della Bce di modificare il tasso ufficiale di riferimento: come è noto, infatti, quest’ultimo è stato ormai fissato all’1,25%,