Equitalia ha reso noto in un suo comunicato che procederà a fare una sanatoria, che scadrà il 28 febbraio prossimo, per le cartelle riguardanti i tributi erariali, ma anche tributi come il bollo dell’auto o le multe stradali, con esclusione però dei debiti Inps e Inail.
sanatoria
Regolarizzazione case fantasma agli sgoccioli
Agli sgoccioli per i costruttori abusivi la possibilità di accatastare in via autonoma, gli immobili “fantasma”, individuati dalle operazioni di rilevamento condotte negli ultimi anni dall’ Agenzia del Territorio e rese pubbliche lo scorso 30 novembre.
I controlli, che hanno interessato l’intera superficie nazionale, hanno permesso con l’ausilio di sofisticate tecniche di mappatura aerea e satellitare di confrontare la situazione reale del Paese con gli archivi catastali, portando all’emersione di oltre un milione di fabbricati di vario genere ignoti al demanio, che sarà possibile dichiarare fino al prossimo 30 marzo (ovvero 2 aprile vista la concomitanza delle festività pasquali). In tal modo si eviteranno le maxi sanzioni previste dal D.L. 16/2012.
Sanatoria per mancati adempimenti fiscali
Con la circolare 38/E l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni interessanti chiarimenti sulla corretta applicazione dell’istituto della remissione in bonis, stabilito ai commi 1 – 3bis dell’art. 2, dl 16/2012 convertito con modificazioni dalla legge n. 44/2012. La norma prevede che i contribuenti che per dimenticanza non abbiano presentato tempestivamente una comunicazione o eseguito degli adempimenti, ma sono comunque in possesso dei requisiti richiesti, possono mettersi in regola entro il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi. In cambio del versamento di una sanzione di 258 euro.
Sanatoria Partiva Iva inattiva: ecco come fare
Visto e considerato che, in merito al nostro ultimo post in tema, ci sono giunte diverse richieste di approfondimento, cerchiamo di riassumere brevemente in che modo l’amministrazione finanziaria incoraggia i soggetti passivi a comunicare all’Agenzia delle Entrate la cessazione della propria attività ai fini della chiusura del proprio numero di identificazione agli effetti del tributo.
Ma come provvedere se non si è già effettuata la comunicazione? Inserendoci nel più ampio tema del ravvedimento operoso, ricordiamo che chi non si è già visto contestare la chiusura della partita iva inattiva da parte dell’Agenzia delle Entrate, può procedere in termini di un ravvedimento, risparmiandosi così le sanzioni che verrebbero comminate altrimenti.