Evasione fiscale: necessario perfezionare il redditometro

L’obiettivo dei nuovi strumenti di accertamento fiscale, come è intuibile, è quello di poter verificare i compensi, i ricavi e quindi il reddito complessivo delle persone fisiche e giuridiche, al fine di poter incrociare tali elementi quantitativi con altre voci di riferimento economico e patrimoniali, e cercare in tal modo di poter scovare eventuali focolari di evasione fiscale, una piaga che sta contribuendo a condannare l’economia italiana su basse soglie di crescita, sottraendo fondi utili al fisco.

Il funzionamento del c.d. redditometro, che nel corso di queste settimane sta lentamente prendendo piede, è teoricamente abbastanza semplice: il redditometro è infatti in grado di convertire alcune tipologie di spese (ad esempio, l’acquisto di una nuova auto) in percentuali di reddito; il redditometro è altresì integrato con lo spesometro, che al contrario misura il reddito rispetto alle spese sostenute. Incrociando i due parametri, sarebbe possibile determinare possibili fonti di accertamento.

Nuovo redditometro: come funziona

Il reddito complessivo di un contribuente, per un determinato periodo di imposta, può essere determinato in via sintetica dal Fisco, ed in particolare da parte dell’Ufficio delle Entrate, sulla base delle spese, di qualsiasi genere, che il contribuente stesso ha sostenuto. A farlo presente, in merito al nuovo redditometro, è l’Amministrazione finanziaria dello Stato nell’Annuario del Contribuente 2011, aggiungendo altresì come in ogni caso sia fatta salva la prova contraria del contribuente.

Redditometro e accertamento sintetico: quando è ammesso

Il Fisco può far scattare a carico di un contribuente il cosiddetto accertamento sintetico sulla base del meccanismo del redditometro, ovverosia in base alle spese effettuate dal contribuente nell’anno di imposta. Ma quando tutto ciò è ammesso? Ebbene, a spiegarlo, nell’Annuario del Contribuente 2011, è proprio l’Agenzia delle Entrate che al riguardo ha descritto ed illustrato le nuove regole ed i nuovi meccanismi del nuovo redditometro. Nel dettaglio, l’accertamento sintetico è ammesso nel momento in cui il reddito presunto risulterà essere superiore almeno del 20% rispetto a quello dichiarato dal contribuente.

Redditometro, verranno controllati gli effettivi utilizzi dei beni

Con la nuova Manovra correttiva del 2010 sono state apportate delle significanti variazioni al metodo di valutazione utilizzato dal REDDITOMETRO.

Infatti il nuovo Redditometro valuterà le spese del contribuente e non più invece la disponibilità di un determinato bene. La conseguenza di tale novità sarà che l’Amministrazione Finanziaria avrà la possibilità di individuare, grazie ai nuovi coefficienti,  le situazioni in cui i beni vengono intestati alle società, in modo fittizio, ma nella realtà vengono utilizzate effettivamente da persone fisiche nella sfera personale e famigliare.

Lotta all’evasione: Pronto il software per incrociare i dati

redditometro-controlli

Leggo una nota sul Sole 24 Ore e rimango perplesso: La nota riporta come a breve, che vuol dire a breve quando si parla di uffici pubblici?, verra distribuito negli uffici finanziari un software per eleborare, in via informatica, sia le indicazioni che gli uffici ricevono dagli intermediari sul numero e sul tipo di rapporti con i contribuenti, sia i dati sulle movimentazioni dei conti.

Il tutto con l’obiettivo di estendere nel 2009 il numero degli accertamenti da eseguire mediante il ricorso al redditometro, accompagnato dalle indagini finanziarie.

L’Agenzia delle Entrate dovrebbe cosi poter effettuare un maggior numero di accertamenti e di conseguenza riuscire ad ridurre notevolmente l’evasione.

Redditometro: Tutto da rifare

Contnua la polemica sul Redditometro che anche dopo l’aggiornamento del 2009 ci si pone il dubbio circa l’effettiva efficacia dello strumento. Infatti il redditometro cosi come è strutturato attualmentre necessiterebbe

Redditometro 2009: Aggiornato

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L’Agenzia delle entrate ha provveduto ad aggiornare, in base al tasso ufficiale di cambio, il Redditometro per l’anno 2009.

Il provvedimento, firmato dal direttore dell’Agenzia, rivede la tabella allegata al decreto del ministro delle Finanze del 10 settembre 1992.

Infatti per garantire una veridicità al redditometro, questo viene aggiornato in media ogni 2 anni in base alle variazioni percentuali dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale calcolato dall’Istat.

Per capire di cosa stiamo parlando basta pensare che l’aggiornamento effettuato negli anni compresi tra giugno 1992 e giugno 2008,  l’ISTAT ha certificato un aumento pari al 56,2%.