Dichiarazioni 2017, tutte le scadenze

Con l’abolizione della Comunicazione IVA e l’introduzione della dichiarazione IVA in forma autonoma entro il 28 febbraio di ogni anno, cambiano radicalmente tutte le scadenze delle dichiarazioni dei Redditi 2017

riforma imu

Isee, 2014, si valuta patrimonio, e reddito nucleo familiare

Arriva in nuovo foglio di calcolo Isee, l’indicatore economico con cui si stabilisce la condizione delle famiglie per ottenere i servizi sociali. Dal 2014 saranno tenuti in conto il reddito del nucleo familiare; il patrimonio mobiliare ed immobiliare; la composizione del nucleo familiare.

Nuovo modello F24 semplificato

Stando a quanto emerge a mezzo stampa nelle ultime ore – con parvenza di esser ben più di una semplice indiscrezione – già nei prossimi giorni l’Agenzia delle Entrate dovrebbe partorire un nuovo modello F24 semplificato, per consentire un più celere e intuitivo versamento dell’imposta municipale unica.

Un modello che andrebbe pertanto ad aggiungersi – e non sostituire – il modello F24 già licenziato dalle Entrate (che ha in sintesi sostituito la dicitura ICI con la nuova IMU) e che dovrebbe essere formalizzato sulla base di quanto anticipato all’interno del recente convegno “Dall’Ici all’Imu: superare le criticità nell’assistenza fiscale e cogliere le opportunità di semplificazione per il contribuente”, organizzato dalla Consulenta nazionale dei Caf.

Redditometro per le imprese

Oltre che per i consumatori, il Fisco potrebbe presto introdurre un redditometro specifico per le imprese. Sembra infatti che la bozza della delega fiscale stia per avviare una fase di studio che potrebbe comportare il potenziamento degli accertamenti sintetici, estendendo un meccanismo simile a quello in corso di ultimazione per i consumatori, anche per i lavoratori autonomi e per gli imprenditori.

Tra gli interventi consigliati della delega fiscale vi sarebbero infatti anche alcuni strumenti di rafforzamento dell’attività conoscitiva e dell’azione di controllo sui contribuenti, intendendo – tra questi – anche i c.d. accertamenti sintetici.

Rivalutazione di terreni e partecipazioni non quotate: Scadenza imminente

Facciamo un passo indietro, la Finanziaria 2008 ha dato la possibilità di rideterminare il costo di acquisto di:

  • terreni edificabili
  • terreni agricoli
  • partecipazioni non quotate possedute al 01.01.2008.

Per quanto riguarda le partecipazioni è bene ricordare che la finanziaria ha previsto solo quelle non in regime di impresa, da parte di:

  1. persone fisiche
  2. società semplici
  3. associazioni professionali
  4. enti non commerciali.

L’iter per la rivalutazione richiedeva oltre alla relazione di un professionista incaricato, l’asseverazione e la perizia giurata di stima che doveva valutare il valore da rivalutare alla data del 01.01.2008, anche il versamento di un’imposta sostitutiva.

Come noto il versamento dell’imposta poteva essere effettuato sia in un’unica soluzione che ratealmente, massimo 3 rate, da effettuarsi con scadenza annuale entro il il 30.06.2008 (successivamente prorogato al 31.10. 2008).

Quindi 02.11.2010 è pertanto l’ultimo giorno per effettuare il pagamento della terza ed ultima rata dell’imposta sostitutiva per la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni posseduti al 01.10.2008., dato che il 31.10.2010 cade di sabato.

Allo stesso modo la Finanziaria del 2010 ha previsto la possibilità anche quest’anno di rivalutare come nel 2008 e pertanto il 02.11.2010 satrà l’ultimo giorno utile per effettuare  la rivalutazione di terreni e partecipazioni in società non quotate posseduti alla data del 1° gennaio 2010, in base a quanto disposto dalla Finanziaria 2010.

Di seguito un breve schema sulla rivalutazione di terreni e partecipazioni in base alla FINANAZIARIA 2010.

770/2009 Semplificato: Scadenza in arrivo

770_2009

770/2009

Si avvicina il termine di presentazione del modello 770/2009 semplificato, infatti scadrà il 31.07.2009 il termine ultimo per la presentazione telematica dei redditi assoggettati a ritenuta corrisposti nell’anno precedente da parte dei sostituti d’imposta.

Ma chi è obbligato alla presentazione del modello?

Secondo le istruzioni ministeriali sono i seguenti soggetti:

  • società di capitali residenti nel territorio dello Stato;
  • enti commerciali equiparati alle società di capitali residenti nel territorio dello Stato;
  • enti non commerciali residenti nel territorio dello Stato;
  • associazioni non riconosciute, consorzi,  aziende speciali;
  • società e enti di ogni tipo, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato;
  • condomini;
  • società di persone, di armamento e di fatto residenti nel territorio dello Stato;
  • società o associazioni senza personalità giuridica costituite fra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti o professioni;
  • aziende coniugali se l’attività è esercitata in forma societaria residenti nel territorio dello Stato;
  • persone fisiche che esercitano imprese commerciali o imprese agricole o arti e professioni;
  • eredi che non proseguono l’attività del sostituto d’imposta deceduto;
  • soggetti che corrispondono redditi esenti da IRPEF assoggettati a contribuzione Inps;
  • curatori fallimentari, commissari liquidatori, eredi che non proseguono l’attività del sostituto d’imposta deceduto, nonché soggetti che hanno corrisposto somme e valori per i quali non è prevista l’applicazione delle ritenute alla fonte ma che sono assoggettati alla contribuzione dovuta all’INPS (ad esempio le aziende straniere che occupano lavoratori italiani all’estero assicurati in Italia).

Studi di settore è ora di rivederli

studi-di-settore2

Studi di settore

Si è parlato in tutti i modi di contrastare la devastante crisi che ha colpito tutti gli italiani, sono stati istituiti nuovi bonus per le famiglie e nuove detrazioni per aiutare chi è meno fortunato, nonchè la social card.

Ma di una cosa ancora non si è parlato:  Studi di Settore.

La FNAARC/Confcommercio, l’organizzazione degli agenti e rappresentanti di commercio, ha dichiarato che contro la crisi bisogna assolutamente rivedere gli Studi di Settore, gia si era parlato di un eventuale revisione,  addirittura esprimendo il proprio rammarico per mancato inserimento della revisione degli Studi di Settore nel decreto governativo anticrisi.

In effetti gli Studi di Settore, per lo meno i rapporti di calcolo, sono molto vecchi e anche se aggiornati periodicamente, sono rappresentativi di realtà oramai al di fuori della realtà.