I commi 1 e 2 dell’art. 5, della legge 17 dicembre 2012, n. 221, di conversione del dl 18 ottobre 2012, n. 179 stabiliscono che entro il 31 giugno 2013 le imprese individuali debbano dotarsi di indirizzo di posta elettronica certificata. Le imprese individuali attive (e pertanto non soggette a procedura concorsuale), sono quindi tenute a depositare, presso l’ufficio del Registro delle imprese competente, il proprio indirizzo di posta elettronica certificata entro la nuova data, e non più entro il 30 dicembre 2013, come invece originariamente previsto dal decreto legge n. 179/2012.
posta elettronica certificata
Multe con posta elettronica certificata
Dallo scorso 1 gennaio 2013 i verbali per violazioni del codice della strada saranno notificati anche tramite la Posta elettronica certificata, senza oneri di spedizione a carico del destinatario. Una iniziativa da tempo preannunciata, che dovrebbe comportare non solamente il risparmio degli oneri di spedizione (altrimenti a carico del destinatario nella versione cartacea), ma anche una accelerazione dei termini di consegna e di notifica virtuale.
Obbligo PEC per le imprese individuali
A partire dallo scorso 20 ottobre tutti coloro che intendono costituire un’impresa individuale devono comunicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) in fase di iscrizione presso il Registro delle imprese competente o all’Albo delle imprese artigiane. Se l’impresa individuale “dimentica” di adempiere a tale obbligo, va incontro alla sospensione dell’attività d’impresa per tre mesi. A ricordarlo è l’articolo 5, 1 e 2 comma, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, pubblicato sul supplemento ordinario n. 194 alla Gazzetta Ufficiale n. 245 del 19 ottobre scorso.
Verbali multe tramite Pec
Dal 1 gennaio 2013, con l’entrata in vigore del dl 179/2012, i verbali delle multe potranno essere inviate tramite posta elettronica certificata, permettendo pertanto un significativo risparmio delle spese di spedizione. I verbali per violazioni del codice della strada potranno quindi essere notificati
anche tramite Pec, con conseguente taglio del costo delle multe, in quanto non vi saranno oneri di spedizione (che sono a carico del destinatario). Ma vediamo più nel dettaglio cosa cambierà tra poco meno di due mesi.
Trasparenza posta elettronica certificata
Nata con il decreto della presidenza della repubblica 68/2005 art. 4, comma 1, la posta elettronica certificata – contrariamente alle apparenze – è ben più presente nel settore privato rispetto a quello pubblico. A sollevare il problema sulla scarsa comunicatività tramite raccomandata elettronica con le pubbliche amministrazioni è stata, negli scorsi giorni l’Anorc, l’Associazione nazionale per operatori e responsabili della conservazione digitale dei documenti, che ha analizzato i siti internet di comuni, province, regioni e ministeri, scoprendo come le percentuali di pubblicazione degli indirizzi Pec non siano mai inferiori al 90 per cento. Eppure, non tutto volge in favore della trasparenza.
Pec: la scadenza è rinviata di un mese
Tutti i discorsi relativi alla posta elettronica certificata devono essere spostati di un mese: la scadenza relativa a questo innovativo strumento, appositamente pensato per le aziende, era prevista fra due giorni esatti, ma vi sono stati dei problemi in questo senso. In effetti, come ha specificato chiaramente il Ministero dello Sviluppo Economico nel corso della giornata di ieri, le Camere di Commercio devono prendere atto che non si è ancora pronti da questo punto di vista. La circolare del dicastero di Corrado Passera ha spiegato appunto come tutte quelle aziende che sono state costituite entro la data del 28 novembre di tre anni fa (nel 2008 quindi) e che non hanno ancora provveduto a inviare l’indirizzo di pec al Registro delle Imprese (e che non riusciranno nemmeno in questi ultimi giorni) avranno la possibilità di sfruttare una ulteriore proroga: il nuovo termine è previsto per la fine dell’anno solare in corso, il prossimo 31 dicembre, senza che vi sia da pagare alcuna sanzione pecuniaria.
Posta elettronica certificata: le novità del processo civile
Mancano appena due settimane al termine fondamentale fissato per la posta elettronica certificata (Pec) e le novità da spiegare e analizzare sono davvero tantissime: in particolare, il maxi-emendamento che il governo ha posto come suo ultimo atto alla Legge di Stabilità presenta delle disposizioni molto interessanti da questo punto di vista, con dei riferimenti ben precisi a cosa bisognerà fare nell’ambito del processo civile. In effetti, una modifica rilevante è quella relativa al codice di procedura civile. Nel dettaglio, l’articolo 125 del codice in questione (“Contenuto e sottoscrizione degli atti di parte”) ha visto sostituita la propria precisione in merito al bisogno che il difensore indichi in questi stessi atti qual è il suo indirizzo di posta elettronica certificata, oltre al numero di fax; in pratica, quest’ultimo scompare del tutto, mentre per la pec si precisa che il medesimo soggetto ha il compito di indicarla nel dettaglio e di comunicare ciò al proprio ordine di appartenenza.
Pec: cosa c’è da sapere sulla scadenza del 29 novembre
Novembre può essere definito a ragione il mese della posta elettronica certificata. In effetti, la scadenza fissata in questo caso per i soggetti maggiormente coinvolti è il prossimo 29 novembre; entro tale data, infatti, le aziende del nostro paese dovranno munirsi di un apposito indirizzo di Pec, altrimenti potrebbero rischiare di incorrere in sanzioni pecuniarie piuttosto pesanti, le quali vanno da un minimo di duecento a un massimo di 2.600 euro. Proprio per queste ragioni, la comunicazione in questione diventa essenziale. Ma chi deve rispettare esattamente questa scadenza? C’è un po’ di confusione a tal proposito, ma può essere spazzata via ricordando che il 29 novembre è il termine fissato per le società di persone (società semplici, società in nome collettivo e società in accomandita semplice) e quelle capitalistiche (società per azioni, società in accomandita per azioni e società a responsabilità limitata).
Agenzia delle Entrate: come contattarla
Via telefono, via e-mail, con la Pec, ovverosia con la posta elettronica certificata, oppure direttamente in Ufficio. Sono questi i canali con cui è possibile mettersi in contatto con l’Agenzia
Posta Elettronica Certificata, l’INPS l’offre gratuitamente
L‘INPS mette a disposizione GRATUITAMENTE, una casella di Posta Elettronica Certifica. Infatti i tre milioni di italiani che si sono registrati presso il sito dell’Inps, già gia in possesso del