In Italia sei milioni di pensionati campano con meno di 1000 euro al mese

In Italia i pensionati che hanno redditi da pensione inferiori a 1.000 euro al mese sono quasi sei milioni. A rivelarlo, nel suo consueto Rapporto annuale, è l’Inps: l’Istituto di Statistica ha spiegato che questa fascia coinvolge solo il 15,6% della spesa complessiva ricevendo nel 2015 poco più di 43 miliardi di euro. Nella fascia rientrano soprattutto le donne (3,95 milioni).

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Pensioni, la riforma entra nel vivo

Torna nel vivo il tema della Riforma Pensioni. Il disegno di legge delega contro la povertà è a una svolta. Successivamente al termine del ciclo di audizioni presso le Commissioni riunite Lavoro e Affari Sociali della Camera dei Deputati, il testo verrà sottoposto ad eventuali modifiche.

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Simulazione pensioni: al via le spedizioni delle buste arancioni Inps

E’ tutto pronto per l’invio delle prime 150 mila buste arancioni, la comunicazione con cui l’istituto di previdenza simula la futura pensione dei lavoratori. Si tratta di un primo gruppo di lettere che raggiungeranno entro l’anno in corso ben 7 milioni di italiani ancora privi del Pin per la simulazione online nel servizio “La mia pensione” sul sito Inps.

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Conguagli più leggeri per gli ex Inpdap ed Enpals

Conguagli dilazionati anche per gli ex dipendenti pubblici confluiti nell’alveo delle prestazioni Inps.

A comunicarlo è proprio l’Istituto previdenziale con un messaggio dello scorso 2/4, ove vengono delineate le nuove modalità di regolarizzazione dell’eventuale eccedenza di imposta a debito, gravante sugli assistiti provenienti dall’accorpamento delle altre casse di previdenza pubbliche, come l’ex Inpdap o Enpals.

Seguendo le disposizioni della normativa fiscale, l’Inps ha provveduto ad unire tutte le prestazioni previdenziali di ogni utente in un’unica posizione assicurativa, procedendo nel mese appena concluso al recupero della maggiore imposta eventualmente dovuta ed all’elaborazione del relativo Cud, ora disponibile solo con i nuovi canali telematici.

Nuovo decreto per gli esodati

Finalmente dopo un controverso iter, lo scorso 4/3 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha definito, d’intesa con il Ministro dell’Economia, il terzo decreto in favore dei lavoratori salvaguardati – meglio noti come “esodati” -, cui potrà trovare applicazione la normativa di favore sulla possibilità di utilizzare i requisiti e le decorrenze per il trattamento pensionistico previgenti il D.l. n. 201/2011 (Salva Italia).

Inps: gli accordi bilaterali di sicurezza sociale

La circolare numero 126 dell’Inps è stata molto utile per approfondire le questioni relative alle pensioni in regime bilaterale, in particolare per quel che concerne gli accordi di sicurezza sociale: nel dettaglio, si è fatto riferimento a quei soggetti per cui il primo accredito di tipo contributivo ha avuto luogo a partire dal 1° gennaio del 1996, con dei requisiti prescritti dal punto di vista anagrafico e contributivo. Ebbene, la pensione di vecchiaia spetta loro dal 1° gennaio di quest’anno, ma a patto che l’ammontare complessivo della pensione stessa non sia inferiore nel 2012 a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale previsto dalla Legge 335 del 1995 (“Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare”).