I contribuenti minimi e l’accesso all’archivio Vies

Contribuenti minimi e archivio Vies, che rapporto esiste tra le due fattispecie? Il problema può porsi quando questi soggetti provvedono a effettuare degli acquisti intracomunitari e c’è la necessità di sapere se anche essi possono essere inclusi all’interno dell’archivio: l’acronimo Vies, infatti, sta a indicare il Vat Information Exchange System, vale a dire il sistema di scambi di informazioni tra le amministrazioni finanziarie dei paesi dell’Unione Europea.

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Operazioni intracomunitarie, l’iscrizione al sistema Vies

La fatturazione delle attività di una ditta individuale rappresenta sempre un momento molto delicato e da perfezionare nel minimo dettaglio: in particolare, un aspetto da tenere sempre sott’occhio è quello delle cosiddette operazioni intracomunitarie, anche perché circa un anno fa l’Unione Europea ha espressamente previsto come tali attività richiedano necessariamente l’iscrizione al Vies (Vat Information Exchange System), il sistema di scambi automatici tra le amministrazioni finanziarie dei paesi comunitari. Come vanno compilate le fatture in questo caso e quindi annotata l’Imposta sul Valore Aggiunto? L’iscrizione al sistema appena accennato è previsto anche dal Decreto legge 78 del 2010, il quale l’ha imposta come un vero e proprio obbligo. Secondo una circolare della scorsa estate dell’Agenzia delle Entrate, inoltre, questa stessa iscrizione è fondamentale anche per quei contribuenti che sono soliti ricevere delle prestazioni di servizi da parte di soggetti comunitari.

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