Tariffe liberi professionisti

Con il nuovo decreto ministeriale n. 140/2012 vengono introdotte alcune linee guida di liquidazione giudiziale nel rapporto con i professionisti, in sinergia con l’abrogazione delle tariffe delle professioni, regolamentate nel sistema ordinistico. Ma cosa cambia nel rapporto quotidiano con avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro & co.? A quali nuove regole devono sottostare i liberi professionisti nello svolgimento delle proprie prestazioni di servizio nei confronti dei contribuenti e degli utenti dei relativi servizi?

Evasione fiscale liberi professionisti

Da oggi i liberi professionisti hanno un motivo in meno per evadere le tasse: avvocati, commercialisti e altri professionisti iscritti ad albi o agli ordini rischiano infatti la cancellazione se non rilasciano la fattura per l’attività professionale svolta, anche se è il cliente a chiederlo. Violando le norme della propria deontologia, infatti, che impongono il professionista di rispettare gli obblighi fiscali e previdenziali e quelli attinenti all’obbligo del rendiconto verso il cliente, si va incontro ad una brutta – ma condivisibile – sorpresa: la cancellazione definitiva dall’albo.

I liberi professionisti e la ricongiunzione dei periodi assicurativi

La ricongiunzione dei periodi assicurativi per quel che concerne l’ambito prettamente previdenziale è una operazione che interessa da vicino i liberi professionisti del nostro paese: non a casa, l’Inps si è rivolto proprio a questi soggetti con un’apposita circolare, ricordando le modalità di rateizzazione degli oneri in questione per quel che concerne le domande che saranno presentate nel corso di quest’anno. Il tutto, ovviamente, deve basarsi su un testo normativo ben preciso, vale a dire la legge 45 del 1990, quella cioè che consente ai dipendenti pubblici che abbiano maturato contribuzione presso le casse di previdenza dei liberi professionisti, di chiedere la ricongiunzione verso le casse pensioni della gestione ex Inpdap. Gli oneri, inoltre, devono essere predisposti prendendo spunto dai coefficienti che sono riportati nelle tabelle allegate dello stesso istituto.

Fisco e Ordini professionali: cosa potrebbe cambiare

Annunciate da tempo, le riforme degli Ordini professionali sembrano siano finalmente in dirittura d’arrivo. Almeno così riporta Corriere Economia, l’allegato economico del Corriere della Sera, che nell’ultimo numero ha citato il presidente del Coordinamento unitario delle professioni (Marina Calderoni) circa le prossimo novità che dovrebbero coinvolgere tutti gli albi e gli ordini disciplinanti le libere professioni in Italia.

A finire nell’ambito delle più importanti proposte di revisione sarà il processo di attribuzione della qualifica professionale al giovane neolaureato o al praticante, in un’ottica di promozione di “uno sviluppo professionale continuo e volto a garantire la qualità degli iscritti” – ricorda il presidente del Coordinamento, sostenendo come diventi essenziale riconoscere un compenso “equo” al tirocinante, troppo spesso sotto pagato.