Come abbiamo avuto modo di vedere ieri, nel regime di cassa la contabilizzazione dell’Iva è differita al momento dell’incasso dai clienti e del pagamento ai fornitori. In ogni caso, l’imposta è liquidabile alla scadenza di un anno dall’effettuazione dell’operazione, salvo assoggettamento del cliente alle procedure concorsuali. Il regime – adottabile dal 1 dicembre 2012 per i contribuenti con un giro d’affari inferiore a 2 milioni di euro – prevede tuttavia qualche eccezione in materia di operazioni non interessate dalla novità.
Iva di cassa
Come entrare nel regime Iva di cassa
Nei prossimi giorni vedremo cosa si intende per regime di Iva di cassa, un particolare regime che prevede che la contabilizzazione dell’imposta sul valore aggiunto sia differita al momento dell’incasso dai clienti e del pagamento dei fornitori e, comunque, non possa essere differita ad una data superiore all’anno dall’effettuazione dell’operazione, salvo fallimento del cliente. A partire dal 1 dicembre 2012 tutti i contribuenti con un giro d’affari non superiore ai 2 milioni di euro potranno domandare l’accesso a tale nuovo regime.
Iva di cassa 2013
Dal prossimo 1 gennaio entreranno in vigore le nuove disposizioni europee in materia di imposta sul valore aggiunto. In una sua circolare, l’Assonime mette in evidenza tutte le principali novità degli aspetti procedurali del regime, che prevede un nuovo particolare sistema contabile per la liquidazione dell’Iva, che si fonda sulle disposizioni già introdotte nella direttiva 2010/45, e che andranno a sostituire le linee guida introdotte dall’art. 7 del d.l. 185/2008, che prevede invece le disposizioni sull’esigibilità differita della stessa imposta.
Nuove regole Iva di cassa
Cambiano le regole sull’Iva di cassa. Le disposizioni attuali, previste dall’art. 7 del dl 185/2008 e dal dm 26/3/2009, vengono infatti sostituite dal nuovo regime di cui all’art. 32-bis del dl 83/2012. Vediamo quali sono i principali cambiamenti che verranno a concretizzarsi con il passaggio dalle vecchie alle nuove regole, e cosa cambierà per tutti coloro che potranno approfittare della fruizione dell’imposta sul valore aggiunto di cassa.