In questi giorni stiamo esaminando alcuni aspetti specifici legati alla legge n. 92/2012, in grado di introdurre l’art. 69-bis nel d.lgs. n. 276/2003, al fine di contribuire a smascherare quei fenomeni di collaborazione coordinata o di lavoro subordinato, celati da titolarità di partita IVA. Soffermiamoci quindi sull’elemento relativo all’analisi dei corrispettivi che, secondo il tenore letterale, costituiscono potenziale segnale di co.co.co. Se – in riferimento allo stesso centro di interessi, costituiscono più dell’80% dei corrispettivi annui complessivamente percepiti nell’arco di due anni solari consecutivi.
iva 2013
Aumento Iva luglio 2013
Come noto, dal 1 luglio 2013 l’aliquota Iva ordinaria salirà dall’attuale soglia del 21% (in seguito al rialzo dello scorso anno dal 20%) al futuro 22%. A rimanere inviarata sarà, fortuantamente, l’aliquota Iva intermedia, pari al 10 per cento, e quella inferiore, pari al 4 per cento. A prevederlo è la legge di stabilità, che pertanto ha evitato l‘incremento di due punti percentuali che era previsto dalla manovra correttiva del 2011. Ma l’aumento Iva luglio 2013 può ancora essere evitato?
Novità fisco nella legge di stabilità
Novità Irpef, Iva tobin tax, produttività e enti locali nelle innovazioni fiscali della legge di stabilità. Il provvedimento apporta infatti qualche importante novità in materia di tasse, imposte e tributi, e potrebbe impattare in modo significativo sulle nostre tasche già a partire dal 1 gennaio 2013. Vediamo allora cosa sta per cambiare nel fisco italiano, grazie all’ultimo provvedimento predisposto dal governo Monti.
Aumento Iva 2013 ecco su quali beni
Il governo ha previsto l’incremento dell’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto dal 21 al 22 per cento, e dal 10 all’11 per cento per l’aliquota inferiore. Ma quali sono i beni che subiranno un apprezzamento dell’imposta e, pertanto, diventeranno un po’ più cari nell’estate del 2013? E quali saranno i beni invece risparmiati dall’incremento delle imposte sul valore aggiunto? E, ancora, quale è il livello dell’aliquota ordinaria negli altri Paesi dell’Unione Europea, confrontata con il nostro attuale livello di imposizione?
Iva di cassa 2013
Dal prossimo 1 gennaio entreranno in vigore le nuove disposizioni europee in materia di imposta sul valore aggiunto. In una sua circolare, l’Assonime mette in evidenza tutte le principali novità degli aspetti procedurali del regime, che prevede un nuovo particolare sistema contabile per la liquidazione dell’Iva, che si fonda sulle disposizioni già introdotte nella direttiva 2010/45, e che andranno a sostituire le linee guida introdotte dall’art. 7 del d.l. 185/2008, che prevede invece le disposizioni sull’esigibilità differita della stessa imposta.