Cedolare secca: il caso della separazione dei coniugi

Una casistica particolare della cedolare secca può essere senza dubbio imprevista e intervenire in corso d’opera: in effetti, che cosa accade quando un appartamento viene dato in affitto a una coppia di sposi tramite contratto di locazione e poi questi stessi soggetti si separano? Il problema sussiste, in particolare, quando i coniugi sono cointestatari del contratto e bisogna comprendere a chi applicare l’aumento Istat previsto dalla cedolare. In questo caso, prendendo spunto dalla Legge 392 del 1978, la successione dell’altro coniuge al conduttore avviene nell’ipotesi in cui il diritto di abitare nella casa viene attribuito dal giudice al primo soggetto.

Cedolare secca: le simulazioni online e le comunicazioni

La cedolare secca torna d’attualità proprio nel corso della giornata odierna: ci troviamo infatti di fronte alla scadenza fiscale relativa al primo acconto del regime fiscale in questione, con le ormai famose due aliquote che vanno a caratterizzare gli affitti immobiliari, vale a dire il 19% e il 21%. I contribuenti devono sapere che esistono diversi simulatori sul web per ottenere un calcolo efficace della cedolare stessa: le possibilità spaziano dalla determinazione effettiva dell’imposta fino al confronto con le precedenti tassazioni, precisando ovviamente il reddito annuo lordo e la tipologia esatta di contratto. Inoltre, la legge impone di inviare una apposita raccomandata all’inquilino, altrimenti il regime rischia di non essere valido.

Cassazione: chiarita la validità delle cartelle esattoriali

La Corte di Cassazione entra nel merito fiscale con una delle sue ultime sentenze: secondo i giudici di Piazza Cavour, infatti, la notifica delle cartelle esattoriali non può essere considerata invalida quando c’è stato l’invio di una raccomandata con avviso di ricevimento e quest’ultimo manca delle generalità del contribuente coinvolto. Il riferimento normativo di questa decisione è andato al Dpr 602 del 1973 (“Disposizioni sulla riscossione delle imposte di reddito”), con la precisazione che la notifica in questione diviene una realtà concreta anche quando non collaborano soggetti terzi, ma si assiste all’operazione diretta di un concessionario.