Rimborso Imu terremoto

Stando a quanto previsto dall’art. 8 comma 3 del d.l. 74/2012, modificato dalla legge di conversione 1/8/2012 n. 112, i fabbricati che sono stati colpiti dal sisma di fine maggio sono esenti dall’applicazione dell’imposta municipale unica, e non concorrono a formare il reddito ai fini dell’Irpef e dell’Ires. A decorrere dal 2012 e fino alla ricostruzione degli stessi edifici (ma comunque non oltre il 31 dicembre 2014), i fabbricati colpiti dal terremoto del centro-nord Italia sono pertanto esclusi dall’applicazione dell’IMU. E per i contribuenti che hanno già effettuato il versamento?

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Gettito Imu prima rata acconto

La seconda rata d’acconto Imu è finita recentemente alle nostre spalle (temporali), eppure si continua a fare i conti con il gettito del primo pagamento di giugno. Stando a quanto affermato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha diffuso recentemente i dati relativi alle entrate tributarie dei primi sette mesi del 2012, il gettito di spettanza erariale derivante dalla prima rata di acconto Imu (pari a 3,977 miliardi di euro) “è risultato in linea con le previsioni”.  Complessivamente, nel periodo da gennaio a luglio le entrate tributarie erariali si sono attestate a 232 miliardi di euro con un aumento del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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Ravvedimento lungo IMU settembre 2012

Ieri era il termine ultimo per pagare la seconda rata di acconto dell’IMU. Se vi siete dimenticati di adempiere a questo obbligo fiscale o, in alternativa, non siete riusciti ad adempiere per difficoltà e ristrettezze economiche, niente paura. Anche per quanto concerne il versamento di settembre dell’imposta municipale unica è possibile fruire dell’istituto del ravvedimento, che permetterà a tutti i “ritardatari” di potersi mettere in regola dietro pagamento di una sanzione di pochi euro rispetto all’importo originario.

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Tasse locali negli ultimi 15 anni

Le tasse locali nel corso degli ultimi 15 anni sono cresciute del 114,4 per cento. Ad affermarlo è l’ultimo studio effettuato dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, secondo cui tra il 1996 e il 2011 il gettito dei tributi locali è più che raddoppiato, passando dai precedenti 47,6 miliardi di euro agli attuali 102 miliardi di euro, a fronte di un incremento delle entrate da parte delle amministrazioni centrali che è stato piuttosto contenuto, con un aumento di soli 9 punti percentuali. Ecco, nel dettaglio, l’andamento del gettito degli enti locali.

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Imu Roma 2012

Secondo quanto affermato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il gettito complessivo per la Capitale derivante dall’applicazione dell’imposta municipale unica è stato pari a 492,9 milioni di euro, ripartiti per 183 milioni di euro per l’abitazione principale e relative pertinenze (due rate), 18 milioni di euro per l’abitazione principaple e relative pertinenze (tre rate), 0,157 milioni di euro per fabbricati rurali a uso strumentale, 1,3 milioni di euro per terreni agricoli incolti, 7,8 milioni di euro per aree fabbricabili, 282 milioni di euro per gli altri fabbricati. Per lo Stato, invece, il gettito complessivo ammonterebbe a 281 milioni di euro, con volume versato dai cittadini pari a 773,7 milioni di euro.

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Imposte comunali 2012

Tra quota Imu e addizionale Irpef, tassa sui rifiuti e imposta di soggiorno, passando per le non meno penalizzanti imposta di scopo e sui tributi minori, le imposte comunali 2012 si apprestano a pesare con tutta la loro incisività sulle buste paga e sui redditi dei contribuenti municipali. Cerchiamo dunque di comprendere quale sia la “mappa” dell’imposizione comunale per un 2012 che si è confermato come da attesa: terribilmente esoso sotto il profilo fiscale.

Ravvedimento IMU per non residenti

Contrariamente a quanto avviene per gli immobili detenuti in Italia, i cittadini che si trovano in residenza all’estero non possono pagare l’imposta municipale in un’unica soluzione entro il termine di scadenza del saldo (dicembre), come invece avveniva in precedenza per l’ICI.

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Ravvedimento IMU 2012

Considerato che ci siamo, finalmente, lasciati alle spalle la prima scadenza con il pagamento dell’imposta municipale unica di giugno, cerchiamo di venire incontro a coloro che non hanno effettuato nei tempi dovuti il versamento della nuova imposta patrimoniale sugli immobili, e comprendiamo in che modo costoro possano regolarizzare la propria posizione prima di finire nelle maglie degli accertamenti fiscali delle Agenzie delle Entrate.

La prima possibilità riguarda il c.d. ravvedimento sprint, ovvero il versamento volontario, maggiorato di una sanzione pari a 0,2 punti percentuali per ogni giorno di ritardo. Si tratta di un bel risparmio rispetto alla sanzione ordinaria (pari al 30% dell’omesso, parziale o tardivo versamento del tributo), e pari a un quindicesimo per ciascun giorno di ritardo (2%). La condizione per il ravvvedimento sprint è, comunque, quella della regolarizzazione entro il 15 mo giorno di mora.

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Imu tutta ai Comuni dal 2013

Dal 2013 l’intera imposta municipale unica tornerà ai Comuni. A dichiararlo è stato il presidente dell’Anci (l’Associazione nazionale dei Comuni italiani), Graziano Delrio. “Il governo” – ha dichiarato il presidente – “ha preso un impegno preciso in questo. Dovremmo ragionare dopo la prima rata su come questo avverrà tecnicamente, ma dal 2013 in poi finalmente i Comuni potranno avere un pilastro della propria autonomia finanziaria completa”.

“Crediamo” – ha poi sottolineato Delrio – “che questo percorso sia interessante e giusto come avevamo sempre chiesto. Questo permetterà di modulare le tasse sulla base dei servizi che vengono erogati ai cittadini. Tutto il gettito andrà ai comuni. Questo è quanto ci ha garantito il presidente del Consiglio. I comuni faranno di tutto per mantenere le aliquote moderate e non, come è successo oggi con un gioco dei trasferimenti, le aliquote così alte”.

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IMU immobili esteri, i chiarimenti delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha ritenuto opportuno tornare ancora in merito all’imposta municipale unica (IMU) sugli immobili esteri, di cui all’art. 13 del d.l. 201/2011. In particolare, l’Agenzia ha indicato in maniera univoca in che modo assumere in considerazione la base imponibile sulla quale calcolare l’aliquota IMU, e in che modo identificare in maniera più trasparente l’entità da assoggettare a imposizione.

Innanzitutto, la base imponibile principale dovrà essere relativa al costo dell’immobile, ovvero il valore dello stesso, considerato pari all’importo risultante dall’atto di acquisto, o – in mancanza – dai contratti e, in via subordinata, pari al valore di mercato dell’immobile, come rilevabile al termine di ciascun anno solare o al termine del possesso del bene.

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Acconti IMU città per città

La scadenza con il pagamento della prima rata d’acconto dell’imposta municipale unica (IMU) è oramai alle spalle, sebbene i ritardatari abbiano la possibilità di poter provvedere spontaneamente alla regolarizzazione della posizione fiscale per ancora qualche tempo senza dover sborsare sanzioni eccessivamente penalizzanti.

Ma come è andato il pagamento dell’acconto? In quali città l’imposta produrrà effetti maggiormente negativi? Secondo quanto afferma una recentissima ricerca condotta dall’Osservatorio dell’Uil, l’imposta dovrebbe pesare circa 862 euro tra prima e seconda casa (142 euro e 720 euro), con punte di oltre 2.500 euro. L’acconto medio è stato pari a 365 euro (44 euro per la prima casa e 321 euro per la seconda).

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Imu terreni agricoli e incolti

In queste settimane di fitti approfondimenti sulla nuova imposta municipale unica abbiamo “trascurato” parzialmente di affrontare il tema dell’Imu per quanto concerne i terreni agricoli e incolti. Cerchiamo pertanto di rimediare con questa nostra integrazione al tema, ricordando come i benefici fiscali sui terreni agricoli non siano più limitati alle persone fisiche, ma si estendano altresì alle società agricole.

Per la qualificazione di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale, occorre fare principale riferimento all’art. 1 del decreto legislativo n. 99 del 2004, contrariamente a quanto avveniva in passato (per l’Ici), quando ci si riferiva all’art. 58 del d. lgs. 446 del 1997, che qualificava coltivatori diretti e imprenditori agricoli solamente le persone fisiche iscritte negli elenchi comunali e soggette alla contribuzione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e malattia.

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IMU non residenti, fioccano i problemi

Manca pochissimo alla scadenza del pagamento della prima rata d’acconto dell’imposta municipale unica. Eppure, a così breve distanza dal termine del 18 giugno, non sono pochi i problemi che i centri di assistenza fiscale e i consulenti si trovano a dover sbrogliare, con particolare riferimento all’applicazione dell’IMU per i contribuenti non residenti, e per chi non potrà utilizzare il modello F24, e sarà costretto a sdoppiare il calcolo dell’ammontare dovuto a Comune e Stato, e procedere al pagamento attraverso bonifici bancari separati.

A render nota la procedura in tale fattispecie è stata una nota diramata pochi giorni fa dal Dipartimento delle finanze, che reca le disposizioni generali per la determinazione del quantum dovuto, e le modalità di pagamento, peraltro già illustrate con la precedente e più nota circolare n. 3 del dipartimento delle Finanze, datata 18 maggio 2012.

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Sanzioni mancati pagamenti IMU

Considerato che le scadenze IMU sono alle porte, con il primo appuntamento fissato, improrogabilmente, per il 18 giugno 2012, centinaia di migliaia di contribuenti si domandano cosa accadrà nell’ipotesi di un mancato o incompleto versamento dell’imposta municipale unica nei tempi concordati. A chiederselo è stata anche la CGIA di Mestre, che ha formulato una serie di ipotesi prevedendo cosa potrebbe generare l’impossibilità di far fronte al pagamento del nuovo balzello sul patrimonio immobiliare dei contribuenti italiani.

La risposta è fortunatamente abbastanza di sollievo: grazie agli istituti del ravvedimento (breve o lungo), le sanzioni sono relativamente basse, permettendo così alle famiglie italiane in difficoltà di poter fronteggiare le difficoltà economico finanziarie momentanee, provvedendo al ritardato pagamento dell’imposta municipale unica qualche giorno o qualche settimana dopo l’idonea scadenza.

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