Senza dubbio, il sistema impositivo è fondamentale nelle decisioni di investimento e nella crescita del Paese. Questo sistema è dunque importante almeno quanto il livello effettivo di tassazione.
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Rimane critico l’accesso al credito per le imprese
Non accenna minimamente a dare segnali di diminuzione la morsa della stretta del credito che si è abbattuta sulle imprese italiane. E’ quanto emerge dalle rilevazioni e dai dati diffusi dall’Osservatorio
Le agevolazioni di Reti imprese previste dall’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate offre alle imprese italiane la possibilità di usufruire di una serie di agevolazioni fiscali semplicemente sottomettendo una specifica richiesta.
Novità decreto crescita per imprese
Sono diverse le novità che il decreto crescita sta apportando nel mondo delle imprese. Cerchiamo di riassumere le principali partendo dalle innovazioni in ambito PEC. Stando a quanto stabilito dall’art. 16, comma 6, del dl 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modifi cazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, è in vigore l’obbligo di attivazione della Pec per le imprese costituite in forma societaria. Rimangono, quindi, escluse da tale obbligo le imprese individuali e i consorzi tra imprese. Con il decreto crescita, tuttavia, qualcosa potrebbe cambiare.
Sblocco fondi Pmi
Il Ministero dell’Economia e l’Abi hanno recentemente sottoscritto un accordo che permette di sbloccare un plafond di 10 miliardi di euro di crediti che le imprese vantano nei confronti della pubblica amministrazione. Tale smbolizzo imponente di risorse permetterà alle imprese di poter ottenere un’attesa boccata d’ossigeno e, di contro, rivitalizzare il ricorso al credito da parte delle aziende, che nel corso degli ultimi mesi ha toccato il livello minimo da cinque anni a questa parte, visto e considerato che le imprese non ottengono più finanziamenti a causa della ristrettezza creditizia da una parte, e della loro scarsa propensione all’investimento dall’altra.
Pagamenti tra imprese in 30 giorni
Un disegno di legge, che recepisce la direttiva UE del 2011 contro i mostruosi ritardi nei pagamenti tra fornitori e clienti, stabilisce che gli stessi dovranno avvenire entro un massimo di 30 giorni. Il provvedimento – appoggiato da entrambi le parti della commissione attività produttive della Camera – non riguarda ad ogni modo i crediti verso la pubblica amministrazione, e dovrà ora passare al vaglio della Camera e del Senato. Cerchiamo di comprendere cosa preveda questo disegno, e in che modo potrebbe cambiare la vita dei piccoli imprenditori.
Rimborso Iva all’estero
Scadono il 30 settembre i termini per chiedere il rimborso dell’imposta sul valore aggiunto pagata all’estero nel 2011. Per gli acquisti effettuati presso altri Paesi dell’Unione Europea, infatti, gli operatori nazionali devono presentare l’istanza in via telematica all’Agenzia delle Entrate, verificando il possesso dei presupposti essenziali del rimborso e delle ulteriori condizioni previste. Cerchiamo allora di riepilogare quali siano gli elementi determinanti da possedere per la presentazione dell’istanza, e quali le altre caratteristiche da analizzare.
Fisco “insostenibile” per gli industriali
Per gli industriali il fisco è “insostenibile”. A dirlo è l’oramai ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, che terminato il proprio mandato all’interno della più importante confederazione delle imprese in Italia, ha scelto di tornare nella propria azienda e nella propria famiglia. Prima, però, Marcegaglia ha scelto di congedarsi attraverso una lunga intervista al Sole 24 Ore, dove non ha mancato di porre ulteriore luce sulla necessità di perseguire, entro breve termine, una strada di alleggerimento del carico fiscale sulle attività produttive.
Il fisco, in Italia, è “il problema dei problemi” – dichiara Marcegaglia. “Con le manovra Monti e quelle del governo Berlusconi, la pressione fiscale è superiore al 45%, e per chi paga le tasse arriva anche al 60%, livelli non tollerabili se non a breve. Il carico sul lavoro e sull’impresa è ai massimi in Europa e non aumenta certo la competitività del Paese”.
Redditometro per le imprese
Oltre che per i consumatori, il Fisco potrebbe presto introdurre un redditometro specifico per le imprese. Sembra infatti che la bozza della delega fiscale stia per avviare una fase di studio che potrebbe comportare il potenziamento degli accertamenti sintetici, estendendo un meccanismo simile a quello in corso di ultimazione per i consumatori, anche per i lavoratori autonomi e per gli imprenditori.
Tra gli interventi consigliati della delega fiscale vi sarebbero infatti anche alcuni strumenti di rafforzamento dell’attività conoscitiva e dell’azione di controllo sui contribuenti, intendendo – tra questi – anche i c.d. accertamenti sintetici.
Redditi lavoratori maggiori di quelli degli imprenditori
I redditi dei lavoratori dipendenti sono maggiori di quelli degli imprenditori. Un’affermazione che risulta dalle statistiche sull’Irpef rilasciate dal Tesoro in riferimento dell’anno di imposta 2010, e che rischia di essere nuova fonte di polemiche.
“I lavoratori autonomi hanno il reddito medio più elevato, pari a 41.320 euro” – dichiara una nota del Dipartimento delle finanza – “mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori è pari a 18.170 euro. Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 19.810 euro, quello dei pensionati pari a 14.980 euro”. Per quanto concerne un confronto su base annua (in questo caso, con il 2009), l’incremento dei redditi medi d’impresa è stato pari a 3,8 punti percentuali, da lavoro autonomo + 3,6 punti percentuali, da partecipazione + 2,1 punti percentuali, da pensione + 2,6 punti percentuali, mentre quello da lavoro dipendente + 0,1 punti percentuali.
Fisco salato per le imprese che eludono
Secondo quanto affermato da Milano Finanza in un recentissimo approfondimento, l’Agenzia delle Entrate avrebbe recuperato almeno 1,7 miliardi di euro di tasse eluse durante il 2011, alle sole “grandi imprese”, considerando tali quelle attività imprenditoriali con un fatturato superiore ai 100 milioni di euro. Un risultato sicuramente soddisfacente, che conferma la durezza della lotta all’evasione da parte degli agenti del Fisco, tuttora impegnati in una serie di iniziative ricorrenti e straordinarie, finalizzate ad arginare questo dannoso fenomeno per l’economia italiana.
A commentare i dati è stato il direttore accertamento dell’Agenzia delle Entrate, Luigi Magistro, che ha dichiarato come una buona parte di questa somma sia arrivata dal settore finanziario per le contestazioni relative all’abuso del diritto. Una fattispecie che – ha aggiunto Magistro – dovrebbe divenire sempre meno presente all’interno dei controlli del Fisco grazie all’istituto del tutoraggio, che permetterà alle imprese di evitare “malintesi” con le Agenzie delle Entrate, grazie alla figura di un consulente dedicato.
Scadenze fiscali, gli appuntamenti del 1 febbraio 2012
Il mese di febbraio sta per iniziare, e fin dalla prima giornata lavorativa del mese i contribuenti italiani (in particolar modo coloro che esercitano un’attività professionale di impresa) dovranno far fronte ad alcune scadenze di particolare importanza. Cerchiamo pertanto di analizzare gli eventi di inizio del secondo mese dell’anno, spiegando in maniera trasparente quali sono gli adempimenti che caratterizzano questa parte del calendario fiscale.
Il 1 febbraio è innanzitutto il giorno in cui inizia a decorrere l’obbligo di tenuta delle scritture ausiliare di magazzino da parte delle imprese aventi l’esercizio sociale o periodo di imposta non coincidente con l’anno solare che si è chiuso alla fine dello scorso mese di gennaio. L’obbligo scatta solo se risultano superati, nei due esercizi sociali o periodi di imposta precedenti, contemporaneamente il limite previsto per i ricavi in ciascun esercizio o periodo di imposta e quello delle rimanenze finali alla fine di ciascun esercizio.
Equitalia: assistenza con sportello virtuale
Assistere le imprese, iscritte a specifiche Associazioni di categoria, attraverso l’attivazione di uno sportello virtuale. Questo è quanto Equitalia sta offrendo alle PMI, un po’ su tutto il territorio nazionale, attraverso la stipula di specifici accordi territoriali. L’ultimo accordo in ordine di tempo arriva da Forlì-Cesena, dove la Cna ed Equitalia Romagna hanno sottoscritto un accordo per l’attivazione di uno sportello virtuale che potrà essere utilizzato per l’assistenza dalle imprese artigiane.
Imprese in perdita sistemica: chiarimenti Entrate
Martedì scorso, 21 giugno 2011, l’Agenzia delle Entrate ha emanato una Circolare, la numero 28/E, con la quale ha fornito tutta una serie di interessanti ed importanti chiarimenti in risposta ad alcuni dubbi sollevati nel nostro Paese dalla stampa economica. Tra questi c’è quello relativo alle cosiddette imprese che sono in perdita sistemica agli occhi dell’Amministrazione finanziaria dello Stato. Ebbene, al riguardo è stato chiarito che per il Fisco un’impresa risulta essere in perdita sistemica quando chiude più anni di imposta presentando delle dichiarazioni che riportano delle perdite fiscali che non risultano essere determinate da compensi che sono stati erogati ai soci e/o agli amministratori.