Tasse universitarie aumenti 2012

Negli ultimi giorni è emersa la volontà, da parte del governo, di aumentare in maniera significativa le tasse universitarie per i fuori corso. In realtà, tuttavia, gli incrementi non riguarderanno solamente gli studenti “ritardatari” nei confronti del loro piano di studi, ma tutti coloro che risultano iscritti all’università, o quasi. Una modifica al capitolo università del decreto spending review introduce infatti un cambiamento importante sulla norma sui contributi dovuti al momento dell’iscrizione, andando a limitare il blocco delle tasse fino al 2016 solo per i redditi più bassi.

Imposte e pagamenti nella spending review

In questi giorni abbiamo più volte avuto modo di esaminare quali sono state le principali novità apportate dai provvedimenti della spending review. Oggi cerchiamo di concludere questa prima serie di approfondimenti sulla revisione di spesa pubblica, andando a comprendere in che modo cambieranno alcune imposte e alcune modalità di pagamento e di compenso, in un’ottica di risparmio dell’impiego di risorse pubbliche.

Imposte di registro e ipocatastali agevolate

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 11771 dell’11 luglio 2012, ha accolto il ricorso dell’amministrazione finanziaria pronunciando un giudizio molto chiarificatore sulle imposte di registro, ipotecarie e catastali, pagate in aliquota agevolata sull’acquisto del terreno edificabile solo nel caso in cui la costruzione, ultimata nei cinque anni successivi, sia stata fatta direttamente dal compratore, e non da altro soggetto a cui ha poi venduto.

Commissioni sugli scoperti bancari 2012

Le novità del decreto ministeriale del 30 giugno 2012, attuativo dell’articolo 117 bis del Testo Unito Bancario, impone alle banche, con decorrenza dal 1 luglio 2012, alcuni importanti paletti, principalmente rappresentati dal tetto dello 0,5 per  cento trimestrale alle commissioni sui fidi, e alle commissioni di istruttoria per lo scoperto di conto extra fido da calcolare sui costi dell’attività. Nessuna commissione sarà inoltre prevista per i consumatori che incontrino scoperti occasionali, con saldo passivo fino a 500 euro per 7 giorni.

IMU immobili esteri, i chiarimenti delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha ritenuto opportuno tornare ancora in merito all’imposta municipale unica (IMU) sugli immobili esteri, di cui all’art. 13 del d.l. 201/2011. In particolare, l’Agenzia ha indicato in maniera univoca in che modo assumere in considerazione la base imponibile sulla quale calcolare l’aliquota IMU, e in che modo identificare in maniera più trasparente l’entità da assoggettare a imposizione.

Innanzitutto, la base imponibile principale dovrà essere relativa al costo dell’immobile, ovvero il valore dello stesso, considerato pari all’importo risultante dall’atto di acquisto, o – in mancanza – dai contratti e, in via subordinata, pari al valore di mercato dell’immobile, come rilevabile al termine di ciascun anno solare o al termine del possesso del bene.

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Peso tasse sugli stipendi

Quanto pesano le tasse e i contributi sugli stipendi degli italiani? Sicuramente molto, sosterrà la stragrande maggioranza dei nostri lettori (e, a nostra opinione, a sostanziale ragione). Se tuttavia si vuole ridurre l’approssimazione nella risposta, si può ben dare un’occhiata a quanto affermato dal recente studio della Cgia di Mestre, seconco cui il fisco e i contributi previdenziali starebbero continuando a erogdere la quota “libera” degli stipendi e dei salari.

Secondo le analisi effettuate dal centro studi, infatti, un operaio occupato nell’industria con uno stipendio mensile netto di 1.226 euro, costerebbe al suo titolare 2.251 euro. Un importo determinato dalla sommatoria della remunerazione lorda, per 1.672 euro, e dal prelievo a carico del datore di lavoro, pari a 568 euro.

Tassa sugli aerei in dirittura di partenza

Manca poco per il via libera al pagamento dell’imposta sugli aerei e sugli elicotteri privati, come da introduzione della manovra Monti. Pochi giorni fa, infatti, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ha firmato un provvedimento con il quale approva le disposizioni attuative sul nuovo prelievo sugli aeromobili, che colpirà una ristretta fetta della popolazione italiana. La risoluzione 11/E dell’Agenzia delle Entrate ha altresì istituito il nuovo codice tributo per il versamento.

In merito alla tassa sugli aeromobili, evidenziamo come la stessa riguardi i velivoli privati di cui all’articolo 744 del Codice della Navigazione, immatricolati nel registro aeronautico nazionale. Il pagamento dovrà esser effettuato da parte di colui che – sulla base di quanto risulta dai pubblici registri nazionali – risulta essere proprietario, usufruttuario o acquirente con patto di riserva dominio, o utilizzatore in leasing, dell’aeromobile.

Scadenze fiscali di fine gennaio – parte 1

Avviamo oggi il nostro solito riepilogo delle principali scadenze fiscali del fine mese. Cominciando con i più importanti appuntamenti del 30 gennaio, ricordiamo come in tale data scada il termine per i soggetti interessati che – avendo il periodo di imposta coincidente con l’anno solare, e che hanno presentato gli adempimenti dichiarativi entro la prevista scadenza – devono procedere a modificare la scelta di rimborso del credito di imposta, optando per la conversione del credito in compensazione.

Ancora, i titolari di contratti di locazione e di affitto di beni immobili che non applicano l’imposta sostitutiva “cedolare secca”, devono procedere a eseguire la registrazione dei nuovi contratti di locazione degli immobili stipulati entro i 30 giorni precedenti, e il pagamento dell’imposta di registro dovuta per le annualità di contratti pluriennali relativi ad immobili urbani, oltre alle risoluzioni, alle cessioni e alle proroghe anche tacite, aventi decorrenza dall’inizio del mese in corso, mediante versamento presso banche e poste (o concessionari della riscossione) con utilizzo del modello F23.

Liti fiscali pendenti: ecco il codice tributo

Al fine di chiudere le liti fiscali pendenti, ed in particolare quelle che risultano essere in sospeso alla data dell’1 maggio del 2011, l’Agenzia delle Entrate con una Risoluzione, la numero 82/E, diffusa nella giornata di ieri, venerdì 5 agosto del 2011, ha annunciato che è pronto il codice tributo. Per pagare le somme legate alle liti fiscali in sospeso, chiudendole di conseguenza, si potrà infatti utilizzare il codice tributo “8082” nell’F24. Al riguardo proprio l’Amministrazione finanziaria dello Stato precisa che il codice nel modello F24 “Versamenti con elementi identificativi” deve essere inserito in corrispondenza degli “importi a debito versati“.

Secondo acconto IRPEF 2010, in scadenza il 30 novembre

SECONDO ACCONTO IMPOSTE 2010

Scadrà il 30.11.2010 il termine per il versamento del II° acconto delle imposte dovute per il 2010, l’acconto riguarderà sia le persone fisiche che quelle giuridiche.

Esistono 2 metodi di calcolo dell’acconto dovuto sulle tasse:

  • Metodo storico
  • Metodo previsionale

Iniziamo con il dire che l’acconto deve essere versato in 2 rate, la prima 16/6 o il 16/7, con la maggiorazione dello 0,40%, e la seconda entro il 30/11, oppure con un unica rata se l’acconto non supera in totale € 103,00.

Come detto esistono 2 metodi di calcolo che vedremo nel dettaglio.

Metodo storico

Se si sceglie di utilizzare il metodo storico, l’acconto si calcola in base al 99% dell’importo del rigo differenza del modello UNICO 2010, questo sia per l’IRPEF/IRES che per l’IRAP, tenendo sempre in considerazione gli eventuali crediti dell’anno prima che non devono essere considerati al fine del calcolo.

Cioè può capitare che un contribuente finisca l’anno senza dover pagare un saldo di imposta avendo beneficiato di crediti dell’anno precedente.

Quindi bisogna prendere in considerazione il RIGO DIFFERENZA del modello UNICO 2010.

Metodo previsionale

Mentre se si sceglie di utilizzare il metodo previsionale l’acconto dovuto va determinato sulla base di una valutazione di reddito/valore della produzione che si presume di realizzare nell’anno.

Infatti se il contribuente preveda di conseguire una produzione inferiore all’anno passato può scegliere di ridurre l’acconto da versare, ma bisogna considerare che l’importo dovrà essere in totale equivalente al 99% del rigo differenza dell’anno prossimo.

Incentivi fiscali per le aziende dal 2011

Il D.L. 78/2010 all’art. 53 ha previsto un nuovo sistema di incentivi sia fiscali che contributivi per i nuovi contratti di produttività.

Nello specifico per il periodo compreso tra il 01.01.2011 e 31.12.2011, le somme date ai lavoratori dipendenti del settore privato, correlati a incrementi di redditività o di qualità, ai risultati o agli utili dell’impresa saranno assoggettati a imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali (comma 1).