La decisione sull’aumento (o meno) dell’Iva viene rinviato di tre mesi. Peccato che la copertura del mancato gettito derivante dall’incremento dell’imposta spetti ancora una volta a famiglie e imprese, che a novembre pagheranno degli acconti fiscali più cari, e che dovranno fronteggiare anche l’arrivo di un’imposta di consumo sulle sigarette elettroniche.
imposta valore aggiunto
Aumento Iva inutile?
L’aumento dell’aliquota ordinaria Iva dal 21% al 22% potrebbe tradursi in un nulla di fatto per le casse dell’Erario. Anzi, seconod quanto affermato dal presidente Confesercenti Marco Venturi, l’effetto potrebbe essere addirittura controproducente, poichè l’incremento dell’aliquota potrebbe portare a una diminuzione del gettito da imposta sul valore aggiunto pari a 300 milioni di euro.
Iva liquidabile per cassa dal 1 dicembre 2012
I contribuenti che hanno un giro d’affari non superiore ai 2 milioni di euro possono optare per l’applicazione del nuovo regime di liquidabilità dell’Iva di cassa già dal primo dicembre 2012, senza dover attendere il nuovo anno. È infatti questa la data fissata dal decreto del ministero dell’economia dello scorso 11 ottobre 2012, con il quale si da il via al nuovo regime, in grado di apportare qualche utile cambiamento alle modalità di liquidabilità dell’imposta sul valore aggiunto. Ma vediamo nel dettaglio quali saranno i cambiamenti cui i contribuenti saranno soggetti.
Come entrare nel regime Iva di cassa
Nei prossimi giorni vedremo cosa si intende per regime di Iva di cassa, un particolare regime che prevede che la contabilizzazione dell’imposta sul valore aggiunto sia differita al momento dell’incasso dai clienti e del pagamento dei fornitori e, comunque, non possa essere differita ad una data superiore all’anno dall’effettuazione dell’operazione, salvo fallimento del cliente. A partire dal 1 dicembre 2012 tutti i contribuenti con un giro d’affari non superiore ai 2 milioni di euro potranno domandare l’accesso a tale nuovo regime.