Previsione sugli incassi fiscali 2012 – 2014

Il vice ministro dell’Economia Vittorio Grilli ha depositato un importante documento alla Camera in occasione della recente audizione. Un documento che – tra i tanti – contiene anche i dati relativi alle stime di incasso fiscale del governo per quanto concerne il prossimo triennio, con l’auspicio e la convinzione che attraverso le tre manovre correttive del 2011, le imposte indirette aumenteranno di circa 30 miliardi di euro nel 2014.

In particolar modo, l’aumento delle accise e dell’imposta sul valore aggiunto faranno incassare allo Stato circa 17,5 miliardi di euro nel 2012, 27 miliardi di euro nel 2013 e 30,4 miliardi di euro nel 2014. D’altra parte, invece, l’incremento del prelievo sulla ricchezza, tra tassazione di immobili, beni di lusso e attività finanziarie detenute sia in Italia che all’estero, produrrà 15,259 miliardi di euro di introiti nel 2012, 16,162 miliardi di euro nel 2013 e quindi 15,038 miliardi di euro nel 2014.

Fisco salato per le imprese che eludono

Secondo quanto affermato da Milano Finanza in un recentissimo approfondimento, l’Agenzia delle Entrate avrebbe recuperato almeno 1,7 miliardi di euro di tasse eluse durante il 2011, alle sole “grandi imprese”, considerando tali quelle attività imprenditoriali con un fatturato superiore ai 100 milioni di euro. Un risultato sicuramente soddisfacente, che conferma la durezza della lotta all’evasione da parte degli agenti del Fisco, tuttora impegnati in una serie di iniziative ricorrenti e straordinarie, finalizzate ad arginare questo dannoso fenomeno per l’economia italiana.

A commentare i dati è stato il direttore accertamento dell’Agenzia delle Entrate, Luigi Magistro, che ha dichiarato come una buona parte di questa somma sia arrivata dal settore finanziario per le contestazioni relative all’abuso del diritto. Una fattispecie che – ha aggiunto Magistro – dovrebbe divenire sempre meno presente all’interno dei controlli del Fisco grazie all’istituto del tutoraggio, che permetterà alle imprese di evitare “malintesi” con le Agenzie delle Entrate, grazie alla figura di un consulente dedicato.

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Pressione fiscale secondo Confcommercio

Uno studio condotto da Confcommercio rivela che il nostro Paese è all’apice europea per quanto concerne la pressione fiscale. Una pressione che – al netto degli evasori – pesa sulle spalle dei contribuenti onesti per oltre il 55% del Prodotto Interno Lordo: una proporzione che non ha uguali nel resto del vecchio Continente, e che risulta essere ben al di là di quanto in applicazione in Belgio e Svezia.

Stando all’analisi di Confcommercio, inoltre, la pressione fiscale italiana sarebbe in continuo aumento, e destinata a crescere ulteriormente entro la fine del 2012, man mano che i provvedimenti deliberati e in corso di introduzione da parte dell’esecutivo Monti troveranno applicazione, come ad esempio l’incremento al 23% dell’aliquota ordinaria dell’imposta sul valore aggiunto, peraltro già ritoccata dall’ex Ministro Tremonti dal 20% al 21% attuale.

Stangata fisco da 1.133 euro a famiglia

Secondo quanto affermato da Adusbef e Federconsumatori, le nuove imposte (o la rivisitazione di quelle vecchie) peseranno sul bilancio familiare per 1.133 euro in un anno. Un calcolo che le associazioni dei consumatori non escludono che – nel suo controvalore monetario – possa addirittura essere portato al rialzo, e che tiene in considerazione gli effetti diretti e indiretti dei rincari conseguenti alle nuove aliquote IVA, all’imposizione IMU, alle addizionali Irpef, e a tutto quanto sta gravando sulle spalle, già di per sé deteriorate, dei contribuenti italiani.

Per rendersi conto di quanto sia peggiorato il potere d’acquisto delle famiglie italiane basta d’altronde darsi un’occhiata intorno. Il pieno alla stazione di rifornimento fa registrare costi record. La spesa al supermercato (complice i rincari IVA e quelli dei costi di trasporto) diventa sempre più onerosa. Districarsi tra scadenze fiscali vecchie e nuove, rischia di complicare in maniera determinante la vita tributaria di consumatori e piccole e medie imprese.

Evasione fiscale: la lotta parte dai Comuni

Incentivare le azioni dei Comuni sul contrasto all’evasione fiscale, prevedendo delle vere e proprie ricompense per le municipalità più attive e virtuose. È questa l’intenzione di un accordo siglato tra l’Agenzia delle Entrate e l’Anci (l’Associazione nazionale dei comuni italiani), secondo cui i Comuni della Penisola potranno ora diventare parti protagonisti nell’evidenza dell’economia sommersa, ottenendo in cambio un benefit monetario che non potrà che costituire giovamento per le casse municipali.

A ben vedere, i benefici di una più incisiva azione sul territorio da parte dei Comuni, potrebbero essere significativi per entrambe le parti. Da un lato, infatti, il governo sta cercando di rispettare le tappe per conseguire il target del pareggio di bilancio nel 2013: un obiettivo arduo, che non si potrà che cercare di raggiungere anche grazie agli introiti della lotta all’evasione fiscale, che nel 2011 hanno permesso allo Stato di incamerare quasi 12 miliardi di euro.

Collaborazione Fisco – Banche

Un provvedimento in consultazione da Banca d’Italia in questi giorni, cerca di porre nuove basi di collaborazione con l’Agenzia delle Entrate al fine di migliorare l’efficacia delle lotte di contrasto al riciclaggio. Stando a quanto diramato dall’istituzione monetaria nazionale, infatti, la banca e gli altri intermediari potrebbero presto essere chiamati in causa ad adempiere ai propri obblighi mediante acquisizione di bilanci, dichiarazione Iva e dichiarazione dei redditi da parte dei propri clienti.

In altri termini, le banche potrebbero presto divenire dei collaboratori molto più stretti del Fisco, fornendo all’Agenzia tutte le informazioni richieste sui propri correntisti, qualora la Guarda di Finanza desideri effettuare le opportune verifiche.

Fisco, già recuperati 11,5 miliardi di euro

In una recente audizione alle Commissioni della Camera, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ha spiegato come il recupero dei redditi occultati abbia avviato una tendenza al rapido aumento. “In base alle prime analisi sui risultati conseguiti nel 2011” – ha esordito Befera – “l’attività di recupero dell’evasione si è ulteriormente rafforzata rispetto agli anni precedenti, facendo registrare un trend estremamente positivo”.

Nel 2011, infatti, sono stati effettuati 2 milioni di controlli, che hanno riportato nelle casse statali ben 11,5 miliardi di euro. Sono state oltre 700 mila le verifiche su imposte indirette, un milione sulle dichiarazioni dei redditi e 300 mila su materia di registro. Oltre 11 mila controlli hanno utilizzato indagini finanziarie, con oltre 1 miliardo di euro recuperati.

Fisco, i controlli portano gli incassi in aumento del 44%

Le ondate di controlli fiscali che hanno riguardato alcune rinomate località nelle ultime settimane (oltre alla più recente sessione di verifiche nella movida milanese) ha contribuito a stanare un controvalore molto significativo sul fronte dell’evasione. Stando a quanto afferma dall’Agenzia delle Entrate, infatti, nei 115 locali indagati dalla Guardia di Finanza nel capoluogo milanese si sarebbe riscontrato un aumento sensibile degli incassi, per un volume pari a + 44 punti percentuali, con punte del 200%.

Nella stessa sessione di indagini, sono stati rilevati 116 lavoratori in nero. Ma risultati ancora più meritevoli potrebbero giungere dalla verifica di 160 auto di lusso, fermate nelle ultimi notti milanesi, e ancora al centro di una serie di controlli incrociati.

Scadenze fiscali, gli appuntamenti del 1 febbraio 2012

Il mese di febbraio sta per iniziare, e fin dalla prima giornata lavorativa del mese i contribuenti italiani (in particolar modo coloro che esercitano un’attività professionale di impresa) dovranno far fronte ad alcune scadenze di particolare importanza. Cerchiamo pertanto di analizzare gli eventi di inizio del secondo mese dell’anno, spiegando in maniera trasparente quali sono gli adempimenti che caratterizzano questa parte del calendario fiscale.

Il 1 febbraio è innanzitutto il giorno in cui inizia a decorrere l’obbligo di tenuta delle scritture ausiliare di magazzino da parte delle imprese aventi l’esercizio sociale o periodo di imposta non coincidente con l’anno solare che si è chiuso alla fine dello scorso mese di gennaio. L’obbligo scatta solo se risultano superati, nei due esercizi sociali o periodi di imposta precedenti, contemporaneamente il limite previsto per i ricavi in ciascun esercizio o periodo di imposta e quello delle rimanenze finali alla fine di ciascun esercizio.

Agevolazioni fiscali per under 35 e donne

Il 2012 è un anno caratterizzato da alcune importanti iniziative sul fronte fiscale, in particolar modo concernenti gli aiuti e le agevolazioni di varia natura in favore dei giovani under 35 e delle donne lavoratrici. Dal 1 gennaio scorso sono infatti entrate in vigore alcune disposizioni che premiano queste categorie di contribuenti, sia che decidano di intraprendere nuove attività professionali come liberi professionisti, sia che siano assunte a tempo indeterminato.

Per quanto concerne i giovani under 35, costoro potranno permanere nel regime dei nuovi minimi fino al compimento del 35 anno di età, con applicazione di aliquota sostitutiva del 5% introdotto dal decreto 98/2011. In altri termini, per tali persone la permanenza all’interno del regime agevolativo potrebbe essere addirittura superiore a quella di cinque anni normalmente prevista per le altre categoria di contribuenti.

Rateazione Equitalia, nuove regole per dilazioni agevolate

Chi ha già ottenuto una dilazione del pagamento del debito da parte di Equitalia, e ha visto la propria condizione reddituale peggiorare in maniera significativa durante gli ultimi tempi, può richiedere alla stessa agenzia per le riscossioni una dilazione agevolata per il pagamento del debito stesso, che possa permettere così al contribuente di affrontare in maniera più adeguata la restituzione di quanto dovuto al Fisco, tramite l’intermediazione di Equitalia.

A preannunciare una simile possibilità è la nuova rateazione in proroga prevista dalla manovra Monti, la quale disciplina in maniera differenziata le possibilità di poter ricorrere alla dilazione agevolata, a seconda che il contribuente sia una persona fisica, una ditta individuale o una società , e a seconda dell’importo della dilazione originaria.

Iva, le novità per il settore nautico

Dallo scorso 17 gennaio sono scattate alcune novità per quanto concerne l’applicazione dell’imposta sul valore aggiunto nel comparto della nautica. In particolare, la principale introduzione riguarda la limitazione la regime di non imponibilità Iva nel settore, con trattamento ora applicabile anche alle navi commerciali destinate alla navigazione in alto mare e alle navi da guerra, cui si accompagna la soppressione dell’applicazione dell’aliquota agevolata IVA sulle prestazioni di assistenza alla stipula dei contratti di locazione in deroga, rese dalle associazioni di categoria.

Più nel dettaglio, la prima novità è frutto del recepimento  – da parte del legislatore nazionale – di quanto stabilito dalla Commissione Europea, che aveva a suo tempo avviato una procedura di infrazione contro l’Italia per quanto concerne il regime di non imponibilità di alcune operazioni nel settore nautico.

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Fisco Europa: arriva il programma Fiscus

Stanno finalmente giungendo a galla maggiori dettagli sul programma europeo Fiscus, relativo al periodo 2014 – 2020, che la Commissione Europea ha licenziato al fine di migliorare la cooperazione tra le amministrazioni fiscali e doganali nazionali, attraverso il principale strumento della formazione e della condivisione dei dati e delle best practice.

Ad annunciare il varo del programma è uno stesso comunicato della Commissione, dal quale si evince che solamente l’applicazione di una normativa fiscale e doganale europea, in maniera coerente in tutti i Paesi UE, potrà ridurre al minimo i rischi di interpretazioni e di pratiche divergenti, e incentivare e migliorare il contrasto alle frodi in materia fiscale e doganale, l’evasione fiscale, il commercio di prodotti contraffatti nel vecchio Continente.

Contribuenti minimi 2012: nessuna applicazione di ritenuta d’acconto in fattura

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento molto chiarificatore per rendere più trasparente il nuovo regime dei contribuenti minimi 2012: il direttore dell’Agenzia ha infatti affermato che coloro che rientrano nell’ambito dei requisiti dei nuovi minimi, non devono applicare la ritenuta d’acconto in fattura. Un provvedimento spiegabile in sintesi nel timore che il contribuente vada a credito (considerata la riduzione della tassazione al 5%).

A questo collegamento, in proposito, è possibile scaricare il provvedimento n. 185820/2011, che permetterà ai contribuenti interessati di poter verificare il possesso, o meno, dei requisiti utili per poter essere inquadrati nel nuovo regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità.