La giornata domani rappresenta l’ultima possibilità per diversi contribuenti in merito al rispetto di una importante scadenza fiscale: oltre ad essere un vero e proprio “Iva-Day”, infatti, il 20 agosto è il termine ultimo fissato dalla nostra amministrazione finanziaria per quel che riguarda le ritenute sulle polizze vita che sono state stipulate entro la data del 31 dicembre del 2000. Di cosa si sta parlando esattamente? Entrando maggiormente nello specifico, c’è da dire che tale scadenza contempla il pagamento delle ritenute alla fonte su quei redditi di capitale che derivano dai riscatti o dalle scadenze di queste polizze, a patto che la stipula sia avvenuta entro la fine dell’anno 2000.
F24 telematico
Oicr: la scadenza del prossimo 20 agosto
Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio: è questo il nome completo di una delle principali entità finanziarie con cui gli investitori possono avere a che fare, meglio noti con la più semplice sigla di Oicr. È proprio ad essi che si riferisce una delle scadenze imminenti fissate dalla nostra amministrazione finanziaria. In effetti, mancano appena dieci giorni per rispettare il termine ultimo relativo al pagamento delle ritenute sui proventi che derivano proprio da tali organismi. Che cosa occorrerà fare, dunque, entro il prossimo 20 agosto?
La scadenza di domani per i soggetti Ires
La giornata di domani sarà fondamentale per quel che concerne una scadenza fiscale di rilievo decisa dalla nostra amministrazione finanziaria: il 16 luglio rappresenta infatti il termine ultimo per provvedere al versamento di alcune imposte che si riferiscono ai soggetti Ires (Imposta sul Reddito delle Società). In questo caso, però, bisogna fare alcune distinzioni. Anzitutto, la scadenza in questione deve essere rispettata da quei soggetti che hanno approvato il loro bilancio entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio e che hanno optato per il pagamento in forma rateale.
Premi di produttività: ultimi sette giorni per l’imposta sostitutiva
Non è rimasta che una settimana ai sostituti di imposta per provvedere al pagamento dell’imposta sostitutiva dell’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), ma anche delle addizionali regionale e comunale: volendo essere più precisi, la scadenza fiscale del prossimo 16 luglio è stata fissata dalla nostra amministrazione finanziaria per venire incontro a quei soggetti che sono obbligati a versare la misura del 10% sulle somme che sono state erogate nel corso del mese di giugno ai dipendenti che fanno parte del settore privato.
Ultima settimana per l’imposta sostitutiva delle plusvalenze
È rimasta soltanto una settimana per organizzarsi e non mancare una delle principali scadenze fiscali del prossimo 18 giugno: si tratta, infatti, dell’ultimo giorno disponibile per le aziende e gli enti interessati che sono obbligati al pagamento della prima o unica rata di una tassa molto particolare, vale a dire l’imposta sostitutiva del 6% che riguarda le plusvalenze che sono state iscritte in bilancio. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che l’importo massimo che è previsto in questo caso non deve superare i trecento milioni di euro, mentre queste stesse plusvalenze devono scaturire dalle valutazioni di metalli preziosi per l’utilizzo non industriale. L’intera operazione viene svolta attraverso il modello F24 in formato telematico: nel caso di specie, bisogna far riferimento a un codice tributo, il 1830, il quale identifica proprio l’imposta sostitutiva appena spiegata, più precisamente il suo saldo.
Studi di settore: il 18 giugno termina l’adeguamento
Fra due settimane esatte giungerà a scadenza un importante appuntamento fiscale: la data del prossimo 18 giugno, infatti, è quella che è stata scelta dalla nostra amministrazione finanziaria per consentire l’adeguamento relativo agli studi di settore. Di cosa si tratta esattamente? Nel dettaglio, bisogna ricordare di versare le imposte che si riferiscono ai ricavi indicati all’interno della dichiarazione dei redditi e a causa dell’adeguamento spontaneo, sia ai parametri che agli studi stessi. Nell’ipotesi in cui, poi, il periodo d’imposta sia differente rispetto al primo in cui viene applicato lo studio di settore oppure una sua revisione, allora è stato previsto il pagamento anche di una maggiorazione (la misura in questione è pari a tre punti percentuali).
Doppia scadenza per il Preu sugli apparecchi da intrattenimento
Questi ultimi dieci giorni di maggio riserveranno degli appuntamenti fiscali di rilievo per quel che riguarda il cosiddetto Preu: l’acronimo in questione sta a indicare il prelievo erariale unico relativo agli apparecchi da intrattenimento, con ben due date dedicate ad esso. Di cosa si tratta esattamente? Anzitutto, la scadenza del 22 maggio, quella più imminente quindi, si riferisce a tale prelievo, con il versamento della quarta rata del secondo periodo contabile (per intenderci si sta parlando di due mesi consecutivi che sono appena terminati, vale a dire marzo e aprile). Il calcolo in questione non è difficile, in quanto è sufficiente prendere a riferimento il Preu che è dovuto per il periodo contabile al netto di quanto è stato pagato nelle prime tre rate.
Ultime tre settimane per la scadenza dei contribuenti Iva
La data del prossimo 16 maggio può sembrare lontana, ma va monitorata in maniera costante da tutti i contribuenti Iva che ha optato per un pagamento ben preciso dell’Imposta sul Valore Aggiunto: si tratta, infatti, della scadenza che la nostra amministrazione finanziaria ha predisposto per il versamento nella forma rateale del tributo nel 2011, visto che il consueto appuntamento di maggio si riferisce alla terza rata che risulta dalla dichiarazione annuale. In questo caso, poi, occorre ricordare che esiste anche una maggiorazione su base mensile di 0,33 punti percentuali, senza alcuna distinzione per quel che concerne il giorno in cui è stato effettuato il versamento. L’intera operazione viene posta in essere mediante il modello F24 in formato elettronico, ma soprattutto avvalendosi di una serie di codici tributo che sono noti da diverso tempo.
Ritenute d’acconto: ultimi otto giorni per i sostituti d’imposta
Il prossimo 16 aprile rappresenterà una data in cui i sostituti d’imposta dovranno tentare di non “annegare” nel mare dei codici tributo messi a disposizione per un adempimento fiscale ben preciso: tra otto giorni, infatti, questi stessi soggetti avranno l’obbligo di versare le ritenute di acconto che sono state effettuate nel corso del mese di marzo, in particolare per quel che concerne i redditi di lavoro dipendente e quelli assimilati a questi ultimi, senza dimenticare il lavoro autonomo, le provvigioni, i redditi di capitale e i redditi diversi. L’operazione si svolge nel modo consueto, vale a dire sfruttando il modello F24 in forma elettronica, mentre i contribuenti che non sono in possesso di una partita Iva hanno anche la possibilità di avvalersi di intermediari come gli istituti di credito e le agenzie postali.
Pescatori autonomi: si avvicina la scadenza del 16 dicembre
Mancano appena cinque giorni alla scadenza fiscale di riferimento per i pescatori autonomi: in effetti, il prossimo 16 dicembre rappresenta il termine ultimo che è stato fissato per tali soggetti e la loro contribuzione mensile. Si tratta di una operazione che deve essere condotta esclusivamente attraverso la modalità elettronica, avvalendosi del consueto modello F24 telematico. In alternativa, comunque, è sempre possibile fare affidamento sugli intermediari che sono stati abilitati in questo senso e che hanno anche il permesso di sfruttare l’F24 cumulativo; quest’ultima procedura è stata prevista da diverso tempo ormai, nello specifico dall’articolo 37, comma 49, del Decreto Legge 223 del 2006 (“Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale”), il quale parla espressamente di titolari di partita Iva e dei loro obblighi.
Rimborsi fiscali 2011: conto corrente, come modificarlo
Un contribuente che, in materia di rimborsi fiscali, deve modificare le coordinate Iban del conto corrente può farlo accedendo direttamente online, con le credenziali personali, al sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it. A ricordarlo è Fiscooggi.it, il Quotidiano telematico dell’Amministrazione finanziaria dello Stato, nell’angolo de “La Posta”, recentemente lanciato sul sito per rispondere ai quesiti dei lettori. Nel caso in cui il contribuente online sostituisce le coordinate Iban, il sistema in automatico considererà le nuove coordinate.
Rimborsi fiscali 2011: Italia maglia nera
In Italia basta pagare con un giorno di ritardo le tasse, che subito il Fisco fa scattare inesorabili le sanzioni e gli interessi. Ma quando si tratta del contrario, ovverosia di un rimborso fiscale, le cose cambiano; anzi, i tempi sono biblici. Questo, in particolare, stando ad una nuova indagine effettuata sui rimborsi fiscali da parte di KRLS Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani. E così l’Italia, già maglia nera per imponibile evaso, è anche una nazione lumaca per quel che riguarda i rimborsi fiscali.
Tasse Web: le ricevute con Entratel e Fisconline
L’Agenzia delle Entrate, con i canali telematici di Entratel e di Fisconline, permette di effettuare tantissime operazioni a volte obbligatorie rispetto al canale fisico relativo agli Uffici dell’Amministrazione finanziaria dello Stato. Trasmettere documenti al Fisco con questi canali è sicuro al pari della consegna presso gli Uffici fisici; questo perché per ogni inoltro l’Agenzia delle Entrate, sempre online, nell’apposita sezione “Ricevute“, recapita al contribuente la comunicazione relativa all’avvenuta trasmissione dei dati.
F24 cumulativo per gli intermediari
Le tasse i contribuenti le possono pagare “in proprio”, ovverosia, ad esempio, collegandosi all’Internet Banking di un Istituto di credito, ed accedendo alla sezione tasse per il pagamento con F24. Pur tuttavia, questa operazione, in maniera “cumulativa”, per conto dei propri assistiti, la possono fare su delega anche tutti quegli intermediari che risultano essere abilitati al canale telematico Entratel dell’Agenzia delle Entrate. Stiamo parlando, tra gli altri, dei Caf, le Associazioni di categoria ed i professionisti che, attraverso un apposito servizio, denominato proprio “F24 cumulativo”, possono versare le imposte dovute dai propri assistiti con l’addebito diretto sul rispettivo conto corrente bancario o postale.