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Impugnare il sollecito Equitalia

Il sollecito di pagamento emesso da Equitalia in relazione a cartelle esattoriali rimaste insolute è sempre impugnabile. A stabilirlo è una recente pronuncia della Corte di cassazione che, con la sentenza n. 18642 del 30 ottobre 2012, ha accolto in parte il ricorso di un avvocato che aveva impugnato un sollecito di pagamento spiccato dall’esattore in relazione a contributi non versati alla Cassa. Il sollecito di pagamento sarebbe così equiparabile a un avviso bonario e, pertanto, sarebbe impugnabile, contriariamente a quanto affermato dal secondo grado di Milano.

Nuova riscossione veloce

Riscuotere le tasse sarà un po’ più semplice e rapido per le casse del fisco. Ad ogni modo, la procedura sarà altresì accompagnata da qualche maggiore cautela per i contribuenti, che godranno di una fase di “allerta” che preannuncerà, di fatto, la riscossione coattiva dei debiti di minore importo. Prima di avviare azioni di recupero di somme fi no a 1.000 euro, infatti, Equitalia dovrà inviare al contribuente un sollecito tramite posta ordinaria: solo da quel momento decorreranno ulteriori 120 giorni di stop automatico della  riscossione.

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Fine Equitalia: chi verrà dopo?

La storia di Equitalia, l’agente per la riscossione dei tributi mai amato dagli italiani, è agli sgoccioli. La riscossione delle entrate locali sta per passare di mano a nuovi soggetti e, il tutto, dovrà peraltro avvenire in tempi rapidissimi, aprendo scenari non certo troppo chiari sulle figure che prenderanno il posto di Equitalia. Cerchiamo allora di vederci più chiaro sulla fine di Equitalia e sui suoi successori, attraverso questo nostro approfondimento che prende spunto dalle ipotesi dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani in materia.

Ipoteca valida solo con cartella

Nell’ipotesi di contestazione sul ricevimento di cartelle presupposte all’ipoteca, il concessionario addetto alla riscossione, oltre a dover dimostrare l’avvenuta notifica, dovrà fornire anche la matrice o la copia delle cartelle. Se non riuscirà ad allegare le cartelle, il vizio non potrà essere sanato con l’esibizione degli estratti dei ruoli esattoriali, “poiché gli stessi sono documenti elaborati dallo stesso esattore ai quali nessuna norma attribuisce valenza di prova inoppugnabile”. A tanto è giunta la Commissione tributaria regionale di Bari con la sua sentenza n. 3/6/12.

Cartelle illegittime se notificate a mezzo posta

La notifica delle cartelle di pagamento a mezzo postale deve essere eseguita con l’intervento di un intermediario abilitato. La violazione rende inesistente sia la notifica che la cartella impugnata, e può essere anche rilevata autonomamente dal giudice. Il principio, confermato da diverse commissioni di merito, è stato ribadito anche dalla recente sentenza della Commissione provinciale di Reggio Emilia, che potrebbe anticipare nel prossimo futuro un preciso riscontro di legittimità da parte dei giudici della Corte di Cassazione.

Versamento tardivo condono

Il versamento tardivo della seconda rata di condono può essere considerato come un “errore scusabile”. Ad affermarlo è la Commissione tributaria provinciale di Lecce con la pronuncia del 25 giugno 2012, n. 355. Ad approfondire il tema è stato, negli scorsi giorni, un articolo apparso sul quotidiano economico giuridico Italia Oggi a firma di Federico Gavioli. Cerchiamo di comprendere perchè la Ctp pugliese ha ammesso che il versamento tardivo della seconda rata di condono possa non inficiare la validità del condono stesso, in quanto errore scusabile.

Cartelle illegittime senza nome del responsabile

Le cartelle ribattezzate “mute” – ovvero, quelle in cui non è presente il nome del responsabile, ma solamente la sua carica – sono illegittime. In altri termini, non è possibile procedere con iscrizione a ruolo se negli atti non viene specificato in maniera chiara il nominativo del funzionario responsabile del procedimento, poiché non è più sufficiente l’indicazione che – appunto – ricopre la carica di responsabile dello stesso in quanto direttore dell’ufficio, o delegato del preposto.

Cartelle esattoriali nulle se notificate per posta

La Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso, con la sentenza n. 133 dell’11 giugno 2012, ha dichiarato che le cartelle di pagamento notificate direttamente da Equitalia attraverso il sistema postale, inclusa la raccomandata con ricevuta di ritorno, e pertanto non notificate di persona dall’ufficiale dell’Ente di riscossione, sono nulle. Una pronuncia che non apporta grandi innovazioni rispetto alle ultime sentenze in materia, e che conferma l’orientamento prevalente.

Come rateizzare l’Inps

È passato più di un anno e mezzo quando è stata introdotto il nuovo sistema per il recupero dei crediti che fanno capo all’Inps: fino al 2010, infatti, si era seguita un’altra procedura, basata soprattutto sulla formazione e consegna del ruolo in questione all’agente di riscossione. La novità principale è consistita essenzialmente nella notifica di un avviso di addebito con valore di titolo esecutivo, sia per le somme che rappresentano contributi previdenziali e assistenziali sia per quelle accertate come dovute dagli uffici oppure dagli organi di vigilanza.

Risarcimento danno morale Equitalia

E’ possibile richiedere il risarcimento di un danno morale da parte di Equitalia? La risposta è certamente positiva. Stando a quanto sancito dalla Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 9445 dell’11 giugno 2012, ha accolto il ricorso di un avvocato che aveva subito da Equitalia un pignoramento, nonostante avesse già comunicato di aver vinto la causa con il fisco, il contribuente ha diritto ad essere risarcito dall’Agente riscossore del danno morale per il pignoramento illegittimo.

Considerato che il legale ha vinto la causa contro la società di riscossione e contro il Comune, in relazione alla circostanza che aveva già comunicato ad entrambi l’estinzione del proprio debito, è divenuto pertanto concreto il risarcimento del danno da parte della società.

Assistenza Equitalia per i contribuenti

Le principali associazioni dei consulenti del lavoro stanno concordando con Equitalia una serie di iniziative concrete per cercare di alleviare le sofferenze dei contribuenti che si trovino dinanzi alla necessità di regolarizzare la propria posizione con il Fisco, cercando di ridurre il gap conoscitivo e di interpretazione che milioni di italiani subiscono quando si trovano a che fare con gli adempimenti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

In questa ottica va inquadrata l’intesa raggiunta tra il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro (che riunisce oltre 28 mila consulenti del lavoro) e Equitalia, allo scopo di analizzare in via specifica le situazioni critiche segnalate su tutto il territorio nazionale, come ad esempio accade per i casi di cartelle per tributi già pagati o oggetto di sentenza favorevole a seguito di un precedente contenzioso.

Fine di Equitalia nel 2013

Da tempo si parla di una revisione globale del sistema di riscossione delle imposte e delle tasse e, in particolar modo, del ruolo di Equitalia, da più parti accusata di imporre una modalità di prelievo eccessivamente “brusca”. Ebbene, negli ultimi giorni è stato rilanciato un progetto dell’Associazione nazionale dei comuni, volto a costituire una nuova struttura (sotto forma tecnica di consorzio o agenzia) che gestisca le varie attività di accertamento, liquidazione e riscossione (spontanea e coaettiva) dei tributi locali.

Il tutto, nell’attesa che Equitalia esca dalla scena, con decorrenza 1 gennaio 2013. Peccato che, con l’aggravarsi della crisi e il montare delle polemiche con la società, i termini di decorrenza della nuova agenzia potrebbero addirittura essere più prossimi. Una ipotesi concreta, pertanto, è quella di un’introduzione di un nuovo soggetto che scalzi Equitalia nel rapporto con i contribuenti morosi, applicando nuove regole comportamentali.

Il nuovo Sportello Amico di Equitalia

La giornata di oggi può essere definita come molto importante per i contribuenti italiani: in effetti, si tratta del momento in cui sarà inaugurato il nuovo servizio di Equitalia, il cosiddetto “Sportello Amico”, il quale comincerà la sua avventura in dieci città del nostro paese come progetto-pilota. Che cosa accadrà di preciso? L’intento è quello di allestire nei vari uffici locali della società di riscossione tributaria un angolo appositamente dedicato a varie funzioni, come ad esempio il sostegno a quelle persone che si trovano maggiormente in difficoltà con le pratiche, anche le più semplici. Il riferimento non può che andare, dunque, agli immigrati e ai soggetti anziani, i quali per motivi di lingua e di età hanno bisogno di una tutela più ampia.

Decreto semplificazioni fiscali, le novità su Equitalia

Alcune importanti novità su Equitalia sono state apportate con il decreto semplificazioni fiscali. Innanzitutto, sparisce l’obbligo di procedere a iscrizione ipotecaria o a espropriazione immobiliare per debiti a ruolo di importo complessivamente inferiore a 20 mila euro. In altri termini, per debiti di entità non troppo elevata l’agente per la riscossione dovrà cercare altre strade per recuperare l’ammontare dovuto, evitando pertanto di gravare sulle spalle del contribuente con una delle misure più sgradite.

Le novità si estendono inoltre al pignoramento degli stipendi. Viene infatti introdotta una scala proporzionale delle percentuali di pignoramento sulla base dell’entità dell’emolumento, con limiti ben più bassi di quanto previsto dalla normativa civilistica, al fine di rendere la pressione di Equitalia meno ingente del passato sui redditi meno elevati.