Secondo la Corte di Cassazione, la vendita di un terreno a un soggetto terzo può rappresentare un caso di elusione fiscale nel momento in cui c’è stato un indebito risparmio d’imposta: in base alla sentenza dei giudici di Piazza Cavour, infatti, il tutto può essere dimostrato attraverso appositi indizi e presunzioni, non solamente quando si ha a che fare con la simulazione di un contratto. Che cosa è successo di preciso per arrivare a una pronuncia del genere? Già un mese fa si era parlato dello stesso fenomeno, sottolineando come le fatture con sconto fossero un segnale di elusione fiscale. Stavolta, si è trattato del recupero a tassazione di una plusvalenza posta in essere con la cessione di un terreno a carico di un contribuente.
elusione fiscale
Fisco ecco chi evade
Chi evade il fisco italiano? I commercianti che non emettono lo scontrino? O sono di più gli artigiani che si “dimenticano” di compilare la fattura? O ancora gli imprenditori che non assumono i lavoratori in nero? Il settimanale Panorama se l’è chiesto, ed ha compiuto una lunga ricerca sul profilo degli evasori fiscali, oramai annidati in ogni categoria professionale. Ma quali sono le principali considerazioni formulate dalla Guardia di Finanza in materia?
Verifiche elusione fiscale
Secondo quanto affermato da Bruno Buratti, comando generale della Guardia di Finanza, durante un recente convegno sull’evasione, elusione e abuso del diritto, dal 2010 ad oggi sarebbero state 149 le verifiche effettuate dalla Gdf in applicazione dell’art. 37-bis del dpr 600/73 (Disposizioni antielusive), mentre le segnalazioni su basi imponibili sottratte a tassazione ammontano a circa 5,4 miliardi di euro. Per quanto concerne il 2012, è inoltre stato reso noto che durante la prima parte sarebbero state oltre 34 mila le operazioni sospette di antiriciclaggio, 1.113 messe in evidenza da figure professionali e 41 da commercialisti ed esperti contabili.
C’è elusione fiscale anche con la remissione del debito
Non ci si può opporre in alcun modo a una accusa di elusione fiscale quando la minusvalenza relativa alla cessione di partecipazioni è stata generata da una remissione del debito nei confronti della società che deve essere ceduta: secondo quanto affermato dalla Corte di Cassazione, una operazione del genere non ha giustificazione economica, mentre l’unico scopo da raggiungere è quello di aumentare il valore dei titoli azionari della società che ne beneficia; in effetti, le azioni in questione vengono vendute a un prezzo inferiore e questo provoca la costituzione di una minusvalenza del tutto deducibile.
Elusione e abuso di diritto: importante sentenza della Cassazione
L’elusione fiscale non riceve solitamente la stessa attenzione dell’evasione e questo per un motivo molto semplice: in effetti, tale pratica consiste in vari artifizi, peraltro legali, che consentono di pagare meno tasse. Una delle ultime ordinanze della Corte di Cassazione ha però aggiunto delle nuove disposizioni in tal senso. Come hanno stabilito i giudici di Piazza Cavour, una contestazione che si basa sull’abuso di diritto è legittima, a patto che non vi sia una prova contraria. Lo stesso abuso, inoltre, rappresenta una clausola generale antielusiva. Cerchiamo di approfondire la questione. L’ordinanza degli “ermellini” si è resa necessaria dopo che l’Agenzia delle Entrate aveva contestato due operazioni in quanto elusive: in pratica, un contribuente aveva donato la proprietà di un terreno da edificare in favore del coniuge e dei figli, per poi vendere lo stesso a dei soggetti terzi.