Il redditometro sarà anche nuovo e rinnovato, ma non riesce proprio a ingranare, anzi è destinato a subire un rallentamento piuttosto improvviso: il termine ultimo previsto per i pagamenti relativi alla dichiarazione dei redditi si sta avvicinando velocemente, ma gli ostacoli e le difficoltà relative a questo strumento di accertamento stanno aumentando. Ad esempio, quello che non convince è soprattutto la presunzione assoluta per quel che riguarda la giustificazione degli esborsi finanziari in relazione al tenore di vita condotto, piuttosto che gli investimenti nel settore immobiliare. Quello che può fare la nostra amministrazione finanziaria è rendere più utile e prezioso il redditometro, magari dal punto di vista delle uscite complessive, visto che non è sempre possibile conservare per sempre gli scontrini di ogni spesa quotidiana o anche le annotazioni dei pagamenti effettuati con il denaro cash.
Dl 78/2010
Le istruzioni dell’Inps sulla indennità per la disoccupazione non agricola
Circa due giorni fa l’Inps si è occupata con una apposita circolare delle nuove modalità per presentare le domande di indennità di disoccupazione ordinaria non agricola con i requisiti ridotti: volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che si è fatto esplicito riferimento all’uso del canale telematico, sempre più frequente in questi casi. Tutto si basa sul Decreto legge 78 del 2010, il quale ha previsto proprio che fossero potenziati i servizi elettronici in ambito previdenziale. In effetti, dallo scorso 1° aprile questa presentazione della domanda relativa alla disoccupazione ordinaria che non si riferisce al settore primario deve essere effettuata soltanto mediante la modalità telematica, sfruttando in particolare alcuni canali, quali internet (Pin fornito dall’Inps stesso), i patronati e gli intermediari dell’ente romano, ma anche il contact center multicanale (esiste a tal proposito un apposito numero verde che può essere comodamente sfruttato).
Fondi immobiliari, il pagamento dell’imposta sostitutiva
La data del prossimo 16 gennaio sarà fondamentale per tutti coloro che verranno chiamati a pagare la prima rata dell’imposta sostitutiva del 5% in relazione ai fondi immobiliari: il riferimento non può che andare quindi alle società di gestione del risparmio e agli intermediari depositari che dovevano inizialmente rispettare una scadenza appena passata, quella dello scorso 16 dicembre. Visto che sarà passato un mese esatto in tal senso, sarà necessario aggiungere anche degli interessi per scongiurare le sanzioni pecuniarie previste. Come ha spiegato chiaramente la nostra amministrazione finanziaria, le ultime disposizioni normative che sono intervenute in tale ambito prevedono che l’assetto dei fondi comuni di investimento immobiliare sia cambiato in maniera profonda.