Quasi un aiuto agli evasori. Le sanzioni per chi nasconde al fisco meno del tre per cento del dovuto saranno più basse. Così come le multe per coloro i quali non presentano la dichiarazione dei redditi e rimediano entro dodici mesi.
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Delega fiscale, chi dichiara entro fine anno riceverà sanzioni più leggere
Arriva una strategia per salvare in ‘zona Cesarini’ le norme di attuazione riguardanti la delega fiscale poche ore prima della scadenza.
Delega fiscale, l’attuazione si avvicina
Entro la fine di questo mese il governo guidato da Matteo Renzi dovrebbe completare l’attuazione della delega fiscale in virtù di un pacchetto costituito da sei decreti attuativi.
Delega fiscale, quali sono i temi ancora in bilico?
C’è da decidere sulla delega fiscale. E molte sono le argomentazioni da approfondire.
Come funziona il contrasto di interessi
L’evasione fiscale italiana è al suo record storico e le misure proposte sono tra le più diverse: una di queste, anche se non si tratta di una novità assoluta, è quella del contrasto di interessi. Questo sistema è stato inserito nella cosiddetta delega fiscale del Governo e prevede degli accorgimenti che potrebbero risultare utili per stanare i furbetti del Fisco. In particolare, si tratta di scaricare direttamente gli scontrini e le ricevute fiscali dal modello 730, quello della dichiarazione dei redditi: la detraibilità, dunque, coinvolge tutte le spese che sono realizzate dai contribuenti. L’evasione ha davvero le ore contate in questa maniera?
Delega fiscale approvata dal Consiglio dei Ministri
Come era ampiamente atteso, il Consiglio dei Ministri ha approvato il ddl delega per la riforma fiscale, che finalmente sostituirà la vecchia delega a firma dell’ex ministro Tremonti, da troppo tempo ferma sui banchi del Parlamento. Numerose le novità che sono contemplate in tale provvedimento, e che possono ben essere in grado di costituire una sorpresa evidente rispetto alle precedenti aspettative.
In particolar modo, sembra esser tramontata l’idea di adottare il fondo taglia tasse nella sua versione originariamente ipotizzata (un fondo nel quale far confluire i proventi derivanti dalla lotta all’evasione, con possibili di utilizzare tali stanziamenti per futuri sgravi fiscali). Niente di fatto anche per quanto concerne il taglio delle aliquote Irpef, e la soppressione graduale dell’imposta regionale sulle attività produttive. Probabile infine la stabilizzazione del cinque per mille.