L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in relazione ai criteri di determinazione del credito di imposta a favore degli enti di previdenza obbligatoria. Ecco le spiegazioni fornite dal fisco attraverso la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate.
credito di imposta
Credito di imposta per riacquisto della prima casa
La legge stabilisce un credito di imposta per coloro che hanno ceduto l’abitazione a suo tempo acquistata usufruendo dei benefici previsti per la prima casa ai fini dell’imposta di registro e dell’imposta sul valore aggiunto, ed entro un anno dalla vendita acquistano un’altra abitazione non di lusso, costituente prima casa. In particolare, affermano le Entrate, il credito d’imposta spetta ai contribuenti che non sono decaduti dal beneficio prima casa ed è pari all’ammontare dell’imposta di registro o dell’Iva corrisposta in relazione al primo acquisto agevolato.
Nuovo credito di imposta per assunzioni
È finalmente giunto ad approdo il nuovo credito di imposta del 35%, con un limite massimo di 200 mila euro, rivolto alle imprese che assumeranno a tempo indeterminato del personale altamente qualificato. Un bonus che, come si potrà facilmente evidenziare, è certamente riduttivo rispetto agli auspici iniziali (c’è addirittura chi parlava di un benefit al 100% con tetto di spesa di 300 mila euro), ma che potrà comunque apportare significativi benefici in capo alle imprese che opteranno per un’assunzione “i qualità”.
Il decreto Crescita istitutivo del bonus interviene altresì nei confronti della nascita del Fondo per la crescita sostenibile, con il quale si riordina l’intricato sistema degli incentivi, abrogando ben 43 disposizioni concernenti aiuti alle imprese. Il nuovo Fondo per la crescita sostenibile, sarà destinato al “finanziamento di programmi e di interventi con un impatto significativo in ambito nazionale sulla competitività dell’apparato produttivo”, avendo particolare attenzione alla promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, al rafforzamento della struttura produttiva e alla promozione della presenza internazionale delle imprese, con attrazione di investimenti dall’estero.