La seconda rata dell’IMU, pur abolita per decreto, lascerà un piccolo strascico per un numero limitato di contribuenti. Si tratta della mini IMU che ha fatto tanto parlare di sé nei giorni appena trascorsi. E’ la tassa dovuta in tutti quei Comuni che a causa di un ritocco a rialzo delle aliquote, si sono trovati ad imporre ai contribuenti più di quanto è stato ora abolito dallo Stato.
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Tasse extra dai Comuni nonostante la cancellazione della seconda rata dell’IMU
La tassa più discussa dagli italiani torna ancora a far parlare di sé nonostante l’abrogazione della seconda rata. Nella giornata di ieri, infatti, il Consiglio dei Ministri ha finalmente varato il decreto legge che sancisce la cancellazione della seconda rata dell’IMU, l’Imposta Municipale Unica, ma la questione non sembra ancora essersi risolta del tutto.
Autovelox nei Comuni
Torniamo oggi ad occuparci di autovelox, croce degli automobilisti italiani, e delizia delle casse comunali. L’occasione ci è offerta da una recente circolare prefettizia che ha stabilito come negli armadietti posizionati a bordo delle strade possano essere posizionati dei misuratori di velocità che siano unicamente omologati e compatibili con i manufatti di contenimento. Ad occuparsi del caso è stato il quotidiano economico giuridico Italia Oggi. Cerchiamo di comprendere quali siano le indicazioni e le cautele da adottare sugli autovelox.
Stipendi pubblici nei comuni in crisi
Anche i dipendenti comunali delle municipalità in deficit di cassa riceveranno regolarmente lo stipendio. Come previsto da diversi giorni, infatti, i sindaci a capo di comuni in deficit a causa della sovrastima del gettito Imu, potranno pagare gli stipendi dei propri dipendenti per i prossimi mesi grazie al bonifico immediato della terza rata del Fondo sperimentale di riequilibrio (che in seguito alla riforma federale fiscale ha sostituito i vecchi trasferimenti, e che per quest’anno ammonta a complessivi 6,8 miliardi di euro).
Lotta comunale all’evasione fiscale
Un efficiente contrasto all’evasione fiscale è realizzabile solo attraverso il coinvolgimento adeguato degli enti territoriali locali. In particolar modo, il governo sembra intenzionato a coinvolgere in maniera più incisiva i Comuni, rendendoli parte attiva nella segnalazione di casi “sospetti”, nel supporto agli accertamenti e, pertanto, nella gestione dell’iniziale processo che potrebbe poi condurre al riconoscimento di somme ingenti.
Imu tutta ai Comuni dal 2013
Dal 2013 l’intera imposta municipale unica tornerà ai Comuni. A dichiararlo è stato il presidente dell’Anci (l’Associazione nazionale dei Comuni italiani), Graziano Delrio. “Il governo” – ha dichiarato il presidente – “ha preso un impegno preciso in questo. Dovremmo ragionare dopo la prima rata su come questo avverrà tecnicamente, ma dal 2013 in poi finalmente i Comuni potranno avere un pilastro della propria autonomia finanziaria completa”.
“Crediamo” – ha poi sottolineato Delrio – “che questo percorso sia interessante e giusto come avevamo sempre chiesto. Questo permetterà di modulare le tasse sulla base dei servizi che vengono erogati ai cittadini. Tutto il gettito andrà ai comuni. Questo è quanto ci ha garantito il presidente del Consiglio. I comuni faranno di tutto per mantenere le aliquote moderate e non, come è successo oggi con un gioco dei trasferimenti, le aliquote così alte”.
Comuni italiani contro l’IMU
Patrimoniale rigida e ingiusta. Così è stata definita l’imposta municipale unica, che dal 2012 sostituisce l’imposta comunale sugli immobili, da parte del presidente dei sindaci italiani Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia. Un attacco duro e non certamente inatteso, visto e considerato che buona parte dei sindaci non sembra aver gradito l’introduzione di tale imposta da parte dell’esecutivo Monti.
“Se lo Stato ha deciso di fare una patrimoniale lo dica chiaramente: è giusto pensare ad una tassazione del patrimonio, ma il governo non si nasconda dietro la faccia dei comuni” – ha dichiarato Delrio nel corso della recente conferenza stampa convocata per illustrare i contenuti della campagna che l’Anci sta conducendo per diffondere le opportune informazioni sull’imposta municipale unica.
Imu: imposta municipale sugli immobili verso l’anticipo
L’imu, imposta municipale sugli immobili, potrebbe in Italia essere applicata a livello locale in anticipo rispetto al previsto. Questo dopo l’ultima manovra finanziaria da 45 miliardi di euro che, salvo modifiche sostanziali del Testo, rischia di colpire pesantemente, e nuovamente, i Comuni e le Regioni con minori trasferimenti statali. Secondo quanto riportato dal portale di annunci immobiliari online Idealista.it, citando un articolo apparso sul “Sole 24 Ore”, con l’ultimissima manovra finanziaria i Comuni potrebbero presentare il conto ai cittadini proprio con l’Imu e con un inasprimento delle addizionali ai fini Irpef.
Crediti ICI: quelli vantati dai Comuni sono privilegiati
Se un’azienda fallisce, ed il Comune vanta dei crediti sull’imposta comunale sugli immobili (ICI), allora nell’ambito delle procedure di insinuazione al passivo questi crediti devono ritenersi come privilegiati e non
SUAP: Sportello unico per le attività produttive
Per tutti i procedimenti che abbiano per oggetto le prestazioni di servizio o l’attività produttive dovrà essere preso in riferimento solo ed esclusivamente lo Sportello Unico per le Attività Produttive,
Pubblica Amministrazion ed investimenti finanziari
Alcuni mesi fa si era parlato, com molta preoccupazione, degli investimenti che operavano i comuni ed in generale le amministrazioni pubbliche, su prodotti finanziari, nello specifico “derivati”. La preoccupazione nasceva
Esenzioni ICI: Piccola precisazione….
Leggo una nota sul Sole 24 Ore di oggi, 30.01.2009, che mi lascia perplesso e alquanto turbato. La nota riporta che il ministero dell’Economia ha stabilito, solo dopo un’iterogazione parlamentare,
Federalismo fiscale, si rischia il caos
L’allarme giunge dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (CNDCEC): il disegno di legge sul federalismo fiscale, presentato nei giorni scorsi dal Governo, potrebbe aggravare pesantemente il già difficile rapporto fra gli italiani e la normativa tributaria.
Il presidente dell’Ordine, Claudio Siciliotti, è stato molto chiaro nel dipingere una situazione di caos qualora la rivoluzione federale dovesse davvero presentarsi così come in queste ore appare. Siciliotti ha usato il termine di “Babele fiscale”, tratteggiando un’Italia dove rischiano di trovarsi a convivere leggi tributarie statali insieme a norme regionali e locali, ognuna caratterizzata da propri presupposti, regole applicative e aliquote, per di più differenti da Regione a Regione quando non addirittura da Comune a Comune.
Un autentico caos che già metterebbe in seria difficoltà gli operatori del settore, ma che agli occhi del comune cittadino si trasformerebbe in un’inestricabile giungla, ben più complessa dell’attuale sistema normativo, che certamente semplice non è.
Zone Franche Urbane: Tempo fino al 21.07.2008
Le Zone Franche Urbane (ZFU) sono state istituite dalla Finanziaria 2007 e modificate con la manovra 2008 con l’obiettivo di l’obiettivo di contrastare i fenomeni di esclusione sociale e favorire