Compensazione imposte e contributi

contributiI crediti e i debiti che risultano in sede di dichiarazione dei redditi possono essere compensati. Tutti i contribuenti che vantano un credito di imposta che deriva dalla dichiarazione stessa, possono in altri termini utilizzarlo per il versamento di importi a debito. Dal 1 gennaio 2011 è comunque previsto il divieto di compensazione per i contribuenti nei cui confronti risultano iscrizioni a ruolo di importo superiore ai 1.500 euro.

Compensazione crediti anche senza dichiarazione

Secondo quanto affermato dalla Commissione tributaria provinciale di Pisa, con la sentenza n. 83/2/12, depositata lo scorso 5 aprile, il contribuente che ha registrato regolarmente le fatture, e ha provveduto ad effettuare le liquidazioni periodiche, ma non ha provveduto a presentare la dichiarazione annuale, può comunque effettuare la compensazione del credito annuale, così come previsto dall’art. 17 del d.lgs. 241/1997, se il medesimo è stato riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate. Ma cerchiamo di comprendere in che modo si sia arrivati a tale conclusione.

Compensazione crediti IVA aprile 2012

Il mese di aprile 2012 apporta qualche interessante novità in materia di compensazione crediti IVA. Innanzitutto, a decorrere dalla prossima scadenza dei termini di versamento, prevista per il 16 aprile 2012, i crediti IVA di importo superiore ai 5 mila euro potranno essere utilizzati per la compensazione solamente se si sia presentata la dichiarazione IVA entro la fine del mese di marzo e solamente se per la trasmissione di deleghe di versamento si utilizzino i sistemi telematici già a suo tempo messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

In merito, ricordiamo infatti che nella scorsa giornata del 16 marzo 2012 è stato emanato il provvedimento che fornisce concreta attuazione alla norma che riduce alla soglia dei 5 mila euro il precedente limite di 10 mila euro sul limite di compensazione dei crediti IVA, in prosecuzione di limitazioni che furono precedentemente introdotte per arginare la pratica sempre più diffusa di posticipare il versamento dei tributi attraverso l’utilizzo di crediti IVA inesistenti.

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