Pagamento IMU in compensazione, ecco come fare

L’imposta municipale unica viene pagata attraverso la presentazione del modello F24. Uno strumento che potrebbe tornare molto utile per poter compensare l’IMU con eventuali crediti che derivino nei confronti di diversi enti impositori, come lo Stato, le Regioni, i Comuni, l’Inps, l’Inail o l’Enpals. Ovviamente, la compensazione dovrà essere evidenziata inun unico modello F24, trasmesso e presentato anche se a saldo zero.

Non solo: anche coloro che si avvalgono del 730 possono comunque scegliere di compensare il versamento dell’imposta municipale unica attraverso la compilazione del quadro I. in merito, se si vuole adoperare l’intero credito risultante dal 730 per il pagamento dell’IMU, occorrerà barrare la colonna 1 del rigo I1, mentre la colonna 2 è riservata solo all’indicazione dell’importo del credito che si intende utilizzare in compensazione.

Categorie Imu

F24: istruzioni per il credito d’imposta sulla ricerca

I crediti d’imposta relativi al finanziamento di progetti di ricerca beneficiano finalmente di istruzioni e modalità operative ben dettagliate: queste ultime sono state infatti destinate a quelle aziende e a quelle imprese che hanno scelto di sfruttare questo meccanismo fiscale, previsto espressamente dal Decreto Legge 70 del 2011 (il cosiddetto “Decreto Sviluppo”). Che cosa viene previsto nello specifico? I finanziamenti in questione serviranno a fornire il supporto economico necessario per porre in essere ricerche scientifiche e non insieme alle università e agli enti pubblici che sono attivi in questo settore. Il credito, per l’appunto, può essere ottenuto attraverso una apposita compensazione nel modello F24, le cui modalità sono descritte per filo e per segno in un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Unico 2011: Irap in eccesso, si può compensare

I crediti Irap maturati si possono andare a compensare con il modello Unico. Ad “aprire” a questa operazione è stata l’Agenzia delle Entrate, con una apposita risoluzione, la numero 79/E, pubblicata nella giornata di ieri, venerdì 29 luglio del 2011. Con la risoluzione, in particolare, viene da un lato rimarcato come la dichiarazione di Unico 2011 e quella dell’Irap siano separate, ma dall’altro il Fisco ha fatto presente come i contribuenti che non sono più tenuti a presentare la dichiarazione Irap, possano recuperare il credito proprio con il modello di dichiarazione dei redditi.

Unico 2011: la compensazione dei crediti Iva

Rispetto al passato la compensazione dei crediti Iva, sopra specifici livelli di importo, per il contribuente che presenta Unico, è soggetta ad opportune procedure da rispettare. In particolare, la compensazione

Assistenza fiscale: compensazioni Iva via Pec

Per qualsiasi problema o chiarimento in materia di operazioni di compensazione dell’Iva, sia i contribuenti, sia gli intermediari abilitati, hanno da ora un canale in più, rigorosamente digitale, per mettersi

Categorie Iva

Compensazioni IVA superiori a € 10.000

Ancora un appuntamento per i contribuenti al 16 marzo, questa volta con riguardo alle operazioni di utilizzo dei crediti IVA superiori ad un ammontare complessivo di Euro 10.000,00 in compensazione con debiti verso il Fisco.

Si ricorda che chi intende beneficiare di questo meccanismo deve avere, come condizione “sine qua non”, presentato entro il 28 febbraio la dichiarazione o l’istanza da cui risulta il credito.

Questo requisito si inquadra nell’azione di contrasto alle compensazioni fraudolente messe in atto dai contribuenti con crediti IVA cosiddetti “oltre soglia”, ovvero di importo superiore ai € 10.000,00; azione di contrasto che, a sua volta, si inquadra nelle direttive dettate dal cosiddetto “decreto anticrisi” numero 78 emanato dal nostro Governo nel luglio dello scorso anno.

Le modalità concrete di utilizzo del meccanismo in compensazione detto sono state illustrate dalla Agenzia delle Entrate nel corso di un incontro tenutosi il 9 marzo scorso con gli Ordini professionali e con le Associazioni di categoria.

Cessione crediti verso il FISCO da parte di società importatrice di automezzi

Quando una società produttrice o importatrice di autoveicoli cede a terzi crediti maturati verso il Fisco, la società che acquista il credito può utilizzarlo per effettuare una compensazione con i propri debiti nei confronti del Fisco stesso: è quanto ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la recente Risoluzione numero 15/E del 05.03.2010.

A seguito di un interpello presentato da una Azienda produttrice di autovetture, che chiedeva lumi in merito alla possibilità di cedere i crediti di imposta derivanti dagli incentivi alla rottamazione, l’Agenzia delle Entrate ha, quindi, precisato che il credito maturato nei confronti dell’Erario segue, nelle sue vicende, le ordinarie regole dettate dal diritto civile e pertanto può essere trasferito a terzi.