La risoluzione 8/E resa pubblica oggi dalla nostra amministrazione finanziaria ha istituito una nuova causale contributo dedicata ai datori di lavoro: nello specifico, essa è rivolta a quei soggetti che devono utilizzare il modello F24 per il pagamento dei contributi relativi al finanziamento dei cosiddetti enti bilaterali. Nello specifico, si è fatto riferimento all’Ente Bilaterale della Pesca, con la causale CCNL che è stata denominata per l’appunto Contributo di finanziamento dell’Ente Bilaterale della Pesca (abbreviato semplicemente in Ebi Pesca).
codici tributo
La scadenza per i versamenti degli eredi
Due settimane esatte: il prossimo 17 dicembre rappresenta il termine ultimo fissato dalla nostra amministrazione finanziaria per alcuni versamenti fiscali da parte degli eredi. Volendo essere ancora più precisi, si tratta di quei soggetti nominati eredi di persone decedute in una data successiva al 16 febbraio di quest’anno e che devono presentare le dichiarazioni per conto del cosiddetto de cuius. In pratica, essi sono chiamati a pagare le imposte che risultano dai modelli Unico e Irap del 2012, con il vantaggio dell’assenza di qualsiasi maggiorazione; l’Imposta sul Valore Aggiunto si riferisce al 2011 ed è quella che risulta dalla dichiarazione annuale, maggiorata di 0,4 punti percentuali per quel che riguarda il mese o la frazione di mese.
F24: i codici tributo per la mediazione tributaria
La risoluzione 37/E che la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a pubblicare ieri sarà un punto di riferimento fondamentale per quel che riguarda la mediazione tributaria e il suo perfezionamento nei minimi dettagli: in effetti, l’Agenzia delle Entrate ha istituito una serie di codici tributo che dovranno essere sfruttati e utilizzati con la massima attenzione in questo senso, visto che si sta parlando del nuovo istituto del contenzioso fiscale che riguarda tutte quelle controversie il cui valore non supera i ventimila euro. In pratica, l’intera mediazione viene realizzata pagando quanto dovuto entro il termine di venti giorni dalla sottoscrizione vera e propria. Questa somma di denaro, inoltre, può beneficiare di un versamento per intero oppure attraverso la modalità rateale (fino a otto rate trimestrali per la precisione).
Imu, le novità dei modelli F24 e F24 Accise
L’Imposta Municipale Unica è la protagonista assoluta delle ultime discussioni fiscali: la sua introduzione sta implicando un cambiamento piuttosto importante, vale a dire quello relativo all’utilizzo dei modelli per la compilazione. Tale novità riguarda nello specifico l’F24 classico e l’F24 Accise, quindi è opportuno approfondire nel dettaglio l’argomento per evitare qualsiasi tipo di errore. Anzitutto, nel nuovo F24 in questione lo schema prevede che non vi siano più le diciture Ici, ma ovviamente si fa riferimento alla sigla Imu. Allo stesso modo, non sarà presente la dicitura “Detrazione Ici abitazione principale”, sostituita con il più semplice termine “Detrazione”. C’è comunque da precisare che il vecchio modello può ancora essere sfruttato per il versamento, una possibilità che è stata messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate fino al prossimo 31 maggio.
Ritenute d’acconto: ultimi otto giorni per i sostituti d’imposta
Il prossimo 16 aprile rappresenterà una data in cui i sostituti d’imposta dovranno tentare di non “annegare” nel mare dei codici tributo messi a disposizione per un adempimento fiscale ben preciso: tra otto giorni, infatti, questi stessi soggetti avranno l’obbligo di versare le ritenute di acconto che sono state effettuate nel corso del mese di marzo, in particolare per quel che concerne i redditi di lavoro dipendente e quelli assimilati a questi ultimi, senza dimenticare il lavoro autonomo, le provvigioni, i redditi di capitale e i redditi diversi. L’operazione si svolge nel modo consueto, vale a dire sfruttando il modello F24 in forma elettronica, mentre i contribuenti che non sono in possesso di una partita Iva hanno anche la possibilità di avvalersi di intermediari come gli istituti di credito e le agenzie postali.
Locazione: ultimi due giorni per pagare l’imposta di registro
Non sono rimasti che due giorni per far fronte a una delle scadenze fiscali più importanti a livello immobiliare: in effetti, tutti quei soggetti che sono titolari di un contratto di locazione e affitto hanno l’obbligo di pagare l’imposta di registro che si riferisce ai contratti nuovi o che sono stati rinnovati in maniera tacita a partire dallo scorso 1° marzo. Il termine ultimo, come è facilmente intuibile, è rappresentato dal prossimo 2 aprile. Come si effettua nello specifico questo versamento tributario? I contribuenti coinvolti devono utilizzare il modello F23 presso gli istituti di credito, le agenzie postali o i concessionari che sono abilitati in questo senso. Nell’ipotesi in cui, invece, si è verificata una registrazione del contratto stesso attraverso la modalità telematica, allora il pagamento in questione può essere considerato contestuale al momento in cui è stato registrato.
F24: istituiti i codici tributo per le rendite immobiliari
Il settore immobiliare è ancora una volta uno dei protagonisti assoluti dell’ultima risoluzione che è stata pubblicata dalla nostra amministrazione finanziaria, la 19/E che reca la data della giornata di ieri: in effetti, il Fisco ha voluto chiarire quali sono i codici tributo specifici che vanno sfruttati per il pagamento delle somme derivanti dall’attribuzione d’ufficio della rendita presunta agli immobili. In pratica, si tratta di una attribuzione che viene stabilita dall’Agenzia del Territorio e che si rivolge in maniera diretta a tutti quei proprietari che non hanno ottemperato alla presentazione del relativo aggiornamento catastale, come previsto espressamente dalla legge (il testo di riferimento è il Decreto 78 del 2010, le ormai famose misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e la competitività economica). L’istituzione è quindi cosa fatta, come utilizzare questi stessi codici?
Avvisi esecutivi e F24: ecco i codici tributo per il 1° ottobre
Mancano appena due giorni al debutto ufficiale della nuova disciplina relativa agli atti di accertamento, più precisamente la loro esecutività: come ha precisato l’Agenzia delle Entrate, infatti, dal prossimo 1° ottobre bisognerà prestare la massima attenzione a queste riscossioni e alle modalità da rispettare, visto che gli atti stessi cominceranno a diventare appunto esecutivi dopo sessanta giorni dal momento della notifica. Ecco perché la nostra amministrazione finanziaria ha già provveduto a istituire degli appositi codici tributo in tal senso, i quali dovranno essere utilizzati all’interno del modello F24 per indicare a quanto ammontano le somme per gli adempimenti da accertamento. La risoluzione 95/E di due giorni fa, inoltre, ha messo in luce le varie casistiche, sottolineando come i codici per le eventuali sanzioni pecuniarie saranno introdotti a breve.
Petrolio e gas: codici e scadenze per l’addizionale Ires
Anche il petrolio e il gas vanno monitorati costantemente per quel che concerne le scadenze fiscali. Tutti quei contribuenti che hanno ottenuto dei ricavi che superano i venticinque milioni di euro e che sono attivi nella ricerca di idrocarburi liquidi, nella raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, dovranno infatti tenere bene a mente la data del prossimo 18 luglio 2011: si tratta del termine ultimo per provvedere al pagamento dell’addizionale Ires (l’aliquota è pari al 6,5%), al quale va applicata anche una maggiorazione.
Geometri: nuovi codici tributo per l’F24 Accise
La circolare 58/E resa pubblica dall’Agenzia delle Entrate nel corso della giornata di ieri si è focalizzata, in particolare, sulla figura dei geometri: questo documento, infatti, ha istituito i codici