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Acconto irpef: la riduzione per cedolare secca e contribuenti minimi

Si è parlato diffusamente del Dpcm dello scorso 21 novembre: non si è trattato di un semplice testo normativo, ma del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che è intervenuto direttamente sull’Irpef. Come è ormai noto, l’acconto dell’imposta relativo al mese attualmente in corso è stato ridotto di diciassette punti percentuali (dal 99 all’82%) e il conseguente differimento del pagamento in questione per quel che concerne il periodo d’imposta del 2011. La novità deve essere ampliata nella sua strutturazione, quindi bisogna comprendere tutti i soggetti che vi sono coinvolti. Ad esempio, dettaglio non certo trascurabile, il minor acconto viene ad essere applicato anche al versamento della seconda rata o in alternativa del versamento unico relativo alla cosiddetto regime della cedolare secca sugli affitti.

Cedolare secca, facciamo un po’ di chiarezza sugli acconti

Come noto, il 30 novembre 2011 è il termine ultimo per il pagamento della seconda rata dell’acconto della cedolare secca, determinata con il metodo previsionale. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questo importante appuntamento per tutti i proprietari immobiliari che abbiano concesso in locazione abitativa una propria seconda casa.

Innanzitutto, per tutti i contratti in corso, scaduti o risolti entro la data del 31 maggio 2011, l’acconto è pagabile in due rate (la prima pari al 40%, la seconda pari al 60%) solamente nell’ipotesi in cui questo sia almeno pari a 251,52 euro. Nel caso in cui l’acconto dovuto sia inferiore a 251,52 euro, invece, la cedolare secca è pagabile con un’unica rata, in scadenza il 30 novembre 2011.

Immobili commerciali, la cedolare secca è esclusa

Gli immobili a destinazione commerciale sono rappresentati solitamente da negozi, bar, ristoranti, uffici, alberghi e magazzini: una domanda che ci si può porre in questo caso riguarda il comportamento da tenere in relazione alla cedolare secca, nel caso specifico in cui l’edificio in questione sia diventato di proprietà grazie a una eredità testamentaria. In effetti, anche questa ipotesi prevede un termine di versamento ben preciso per quel che concerne il rinnovo annuale e le possibilità di applicazione della stessa cedolare secca. In pratica, secondo quanto previsto dal Dpr 131 del 1986 (il “Testo Unico dell’Imposta di Registro”), l’imposta che si deve versare per la registrazione dei contratti di locazione e per l’affitto dei beni immobili, senza dimenticare le eventuali cessioni, risoluzioni e proroghe, va liquidata dalla parti contraenti entro trenta giorni di tempo, attraverso un apposito pagamento dell’importo presso chi è abilitato a questa riscossione.

Scadenze fiscali, domani la terza rata di acconto sulla cedolare secca

Domani, 16 settembre, è un appuntamento molto importante per le scadenze fiscali che riguardano i proprietari di case. Coloro che infatti sono proprietari di un immobile ad uso abitativo, e hanno scelto a suo tempo di passare al regime fiscale della cedolare secca, dovranno infatti tenere bene a mente il pagamento che dovrà essere effettuato con decorrenza massima nella data sopra ricordata.

Il 16 settembre è infatti il termine ultimo per poter versare la terza rata di acconto, maggiorata di una quota interessi pari a 4 punti percentuali annui, e un maggiorazione ulteriore pari a 0,40 punti percentuali per gli importi che sono soggetti a rateizzazione.

I vantaggi della cedolare secca sullo scudo fiscale

Il regime della cedolare secca può rappresentare un utile alleato per il contrasto all’evasione fiscale? La risposta sembra positiva, alla luce delle caratteristiche peculiari del sistema in questione: in effetti, applicando un’aliquota del 20% sullo scudo fiscale, si potrebbero ricavare ben ventuno miliardi di euro, così come affermato dalla Federconsumatori, la quale è intenzionata a proporre questo prelievo in alternativa alle misure contenute nella recente manovra finanziaria. La proposta è semplice è prevede, nello specifico, che la cedolare vada a colpire il riciclaggio di Stato, richiedendo espressamente agli istituti di credito, alle società di intermediazione mobiliare e a quelle fiduciarie di prelevare la somma citata in precedenza.

Cedolare secca: ultimi giorni per i versamenti rateali

Gli adempimenti della cedolare secca chiamano a raccolta i contribuenti coinvolti per la fine di questo mese. Sono rimasti, dunque, pochi giorni per i locatari, le persone fisiche e coloro che sono in possesso di diritti reali di godimento dal punto di vista immobiliare: più precisamente, la scadenza in questione si riferisce a chi ha optato per il regime menzionato in precedenza, visto che è giunta l’ora di pagare la seconda rata dell’acconto, importo a cui devono essere aggiunti gli interessi (ogni anno ammontano al 4%), oltre alla maggiorazione relativa alla scelta rateale (0,40%). Quest’ultima maggiorazione, invece, non viene ad essere applicata nel caso del versamento della terza rata di acconto, sempre entro il prossimo 31 agosto.

Cedolare secca: il caso della separazione dei coniugi

Una casistica particolare della cedolare secca può essere senza dubbio imprevista e intervenire in corso d’opera: in effetti, che cosa accade quando un appartamento viene dato in affitto a una coppia di sposi tramite contratto di locazione e poi questi stessi soggetti si separano? Il problema sussiste, in particolare, quando i coniugi sono cointestatari del contratto e bisogna comprendere a chi applicare l’aumento Istat previsto dalla cedolare. In questo caso, prendendo spunto dalla Legge 392 del 1978, la successione dell’altro coniuge al conduttore avviene nell’ipotesi in cui il diritto di abitare nella casa viene attribuito dal giudice al primo soggetto.

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La cedolare secca e il problema degli affitti in nero

La cedolare secca è entrata pienamente nel vivo della propria applicazione, ma in alcune città sono ancora gli affitti in nero ad avere la meglio: segno di un precoce fallimento? Il caso più esemplificativo è sicuramente quello di Firenze, mentre a Milano e a Roma le norme anti-evasione sembrano funzionare meglio. La cedolare prevede una imposizione fiscale fissa che supera di non molto i venti punti percentuali di aliquota, mentre in Toscana ci sono ancora troppi contribuenti che preferiscono affidarsi alla consueta tassazione dell’Irpef e i già menzionati affitti in nero. L’indagine di Solo Affitti è stata molto chiara ed esauriente, le richieste degli affiliati sono andate in una direzione ben precisa.

Cedolare secca: le simulazioni online e le comunicazioni

La cedolare secca torna d’attualità proprio nel corso della giornata odierna: ci troviamo infatti di fronte alla scadenza fiscale relativa al primo acconto del regime fiscale in questione, con le ormai famose due aliquote che vanno a caratterizzare gli affitti immobiliari, vale a dire il 19% e il 21%. I contribuenti devono sapere che esistono diversi simulatori sul web per ottenere un calcolo efficace della cedolare stessa: le possibilità spaziano dalla determinazione effettiva dell’imposta fino al confronto con le precedenti tassazioni, precisando ovviamente il reddito annuo lordo e la tipologia esatta di contratto. Inoltre, la legge impone di inviare una apposita raccomandata all’inquilino, altrimenti il regime rischia di non essere valido.

Cedolare secca: il caso delle locazioni turistiche

La validità della cedolare secca sugli affitti può essere allargata a tutti i canoni di locazione? La risposta è affermativa anche quando si tratta di locazioni di alloggi, quindi con uno spiccato intento turistico, quando la durata prevista non è maggiore dei trenta giorni e non vi è, di conseguenza, alcun obbligo di registrazione. In effetti, secondo quanto previsto dal regime fiscale in questione, non vi sono distinzioni di sorta in tal caso. Come ha spiegato la nostra stessa amministrazione finanziaria, poi, nell’ipotesi in cui l’obbligo di registrazione non sussiste, allora il locatore ha la possibilità di applicare la cedolare secca al momento della dichiarazione dei redditi.

Cedolare secca, la scadenza fiscale del 5 agosto

Gli approfondimenti sulla cedolare secca sono praticamente quotidiani e questo per rendere i contribuenti ancora più edotti sulle novità che coinvolgono questo regime fiscale: l’ultimo appunto da annotare, stavolta sul calendario delle scadenze temporali, riguarda un acconto. In effetti, il 5 agosto 2011 rappresenta il termine ultimo per provvedere al versamento della prima rata di tale adempimento: in pratica, bisogna ricordare che la misura fissata in questo senso è pari al 40%, ma anche che vi sarà una maggiorazione di altri 0,40 punti percentuali.

Cedolare secca, gli aumenti di aliquota in previsione

La cedolare secca è ormai partita da diverso tempo, ma ci sono alcune polemiche che rischiano seriamente di farla diventare molto antipatica ai contribuenti: con la manovra finanziaria estiva, infatti, inquilini e proprietari immobiliari sono praticamente costretti a sopportare alcuni sacrifici importanti, soprattutto per quel che concerne i contratti di affitto e gli interventi di ristrutturazione. Se è vero che i bonus per il risparmio energetico e le ristrutturazioni edilizie verranno sensibilmente ridimensionati, lo stesso non può dirsi per le locazioni, le quali subiranno un aumento di aliquota dal 21 al 25,2%.

Cedolare secca, la raccomandata è un atto prudenziale

Un problema che può sorgere in merito al regime della cedolare secca è quello dell’invio delle raccomandate. Come deve avvenire questa operazione, specialmente quando il contratto di locazione abitativa non prevede alcun tipo di aumento di canone? In base al decreto 23 del 2011, il testo che ha di fatto introdotto questa modalità fiscale, la cedolare è valida e applicabile anche nel caso in cui non vi sia alcun obbligo di registrazione. Questa frase dovrebbe sottintendere il fatto che il novero in questione ricomprende tutti i contratti, anche quelli stagionali.

Contratti di locazione: Iris semplifica le registrazioni

La locazione immobiliare sta diventando sempre più semplice dal punto di vista gestionale: l’Agenzia delle Entrate ha infatti lanciato un nuovo software che andrà ad agevolare la vita dei contribuenti che hanno optato per il regime della cedolare secca. Si tratta di Iris, il quale si accompagna idealmente a Siria. Tale modello, da utilizzare quando si pagano sia l’imposta di registro che quella di bollo, si compone di due sole pagine in cui bisogna riportare i dati e le informazioni del caso; nel dettaglio, la prima pagina è destinata agli estremi del soggetto locatore e di quello conduttore, mentre la seconda è quella che è stata predisposta per i dati dell’immobile, per le pertinenze e le altre informazioni contrattuali.