Regolarizzazione case fantasma agli sgoccioli

Agli sgoccioli per i costruttori abusivi la possibilità di accatastare in via autonoma, gli immobili “fantasma”, individuati dalle operazioni di rilevamento condotte negli ultimi anni dall’ Agenzia del Territorio e rese pubbliche lo scorso 30 novembre.

I controlli, che hanno interessato l’intera superficie nazionale, hanno permesso con l’ausilio di sofisticate tecniche di mappatura aerea e satellitare di confrontare la situazione reale del Paese con gli archivi catastali, portando all’emersione di oltre un milione di fabbricati di vario genere ignoti al demanio, che sarà possibile dichiarare fino al prossimo 30 marzo (ovvero 2 aprile vista la concomitanza delle festività pasquali). In tal modo si eviteranno le maxi sanzioni previste dal D.L. 16/2012.

Le rendite presunte degli immobili fantasma

Quando un immobile non viene censito e dichiarato al Catasto si parla inevitabilmente di “case fantasma”: il fenomeno è fin troppo diffuso nel nostro paese e i numeri sono eloquenti. Si spiegano in questa maniera le ultime pubblicazioni dei comuni circa le rendite presunte da ottenere direttamente da tali immobili, i quali non sono stati dichiarati in maniera spontanea dai soggetti che ne avevano interesse. Le liste in questione sono state messe a disposizioni di tutti e potranno essere consultate fino al prossimo 2 luglio, così come ha provveduto a comunicare in maniera tempestiva l’Agenzia del Territorio. Queste rendite, comunque, sono pur sempre transitorie, ma rappresentano una consultazione davvero utile e preziosa per tutti i soggetti interessati, in primis gli uffici provinciali della stessa Agenzia.