Cassazione: chiarita la validità delle cartelle esattoriali

La Corte di Cassazione entra nel merito fiscale con una delle sue ultime sentenze: secondo i giudici di Piazza Cavour, infatti, la notifica delle cartelle esattoriali non può essere considerata invalida quando c’è stato l’invio di una raccomandata con avviso di ricevimento e quest’ultimo manca delle generalità del contribuente coinvolto. Il riferimento normativo di questa decisione è andato al Dpr 602 del 1973 (“Disposizioni sulla riscossione delle imposte di reddito”), con la precisazione che la notifica in questione diviene una realtà concreta anche quando non collaborano soggetti terzi, ma si assiste all’operazione diretta di un concessionario.

Più giorni a disposizione per impugnare le cartelle esattoriali

Le multe sono purtroppo una realtà quotidiana, ma la Corte di Cassazione ha deciso di rendere questo adempimento un po’ meno gravoso. In effetti, come è emerso di recente da una sentenza dei giudici di Piazza Cavour, la cartella esattoriale in questi casi è impugnabile dopo diversi giorni: non si tratta più, però, dei consueti trenta, ma di ben sessanta giorni complessivi, una possibilità che il contribuente può sfruttare appieno. Il tempo a disposizione è quindi maggiore, proprio alla luce di questa specifica ordinanza.

Cartelle esattoriali: un emendamento contro quelle da 100 euro

Le multe di importo pari o inferiore ai cento euro non meritano alcun tipo di cartella esattoriale: è questa la presa di posizione netta di due deputati, Giuseppe Marinello del Pdl e Maurizio Fugatti della Lega, intenzionati a proporre tale emendamento per quel che riguarda il cosiddetto Decreto Sviluppo. La proposta è presto detta, in pratica ad Equitalia e alle altre società partecipate non sarà consentito di svolgere i consueti accertamenti, ma anche le riscossioni e le liquidazioni del caso, soprattutto in relazione all’Ici e alle multe automobilistiche.

Camera: proposte nuove soglie di debito per le cartelle esattoriali

La Commissione Finanze della Camera ha avuto parecchio lavoro da sbrigare in questi ultimi giorni: in particolare, sono state le cartelle esattoriali a dominare l’attenzione, tanto da essere auspicata una nuova serie di provvedimenti per quelle imprese che si trovano maggiormente in difficoltà da questo punto di vista, senza dimenticare ovviamente i contribuenti. Nel dettaglio, ci si è chiesti se le misure volte a ridurre l’invasività di questi strumenti di riscossione possano essere ampliati anche ai cittadini, una precisazione che dovrà essere spiegata da Equitalia. Inoltre, si parla già di quello che potrebbe essere l’importo limite per il cosiddetto “fermo amministrativo”.

Le nuove regole per la compensazione dei tributi iscritti a ruolo

Oggi Vi illustreremo le nuove regole per la compensazione dei tributi iscritti a ruolo.

Infatti tali novità sono state introdotte a partire dal 01.01.2011 e comportano nuove limitazioni per le compensazioni, nel caso in cui vi siano imposte iscritte a ruolo.

Con la Manovra Correttiva 2010 è sato infatti introdotto il divieto di compensare con modello F24 i crediti relativi alle imposte, fino alla concorrenza dell’importo dei debiti iscritti a ruolo per imposte, comprese le somme accessorie, per un ammontare maggiore di € 1.500, questo vale per i tributi iscritti a ruolo per i quali sia scaduto il termine di pagamento.