Il canone Rai dell’affittuario

È una delle tasse più odiate degli italiani: il canone Rai non ha certo fatto molto per attirarsi le simpatie dei contribuenti e, tra le altre cose, ha generato spesso una serie incredibile di dubbi e perplessità. Una di queste riguarda la posizione fiscale che si deve associare a un affittuario. Che cosa succede, nello specifico, quando quest’ultimo è il proprietario dell’appartamento ed è anche la persona a cui appartiene il televisore? Non si tratta di una domanda banale, in quanto è proprio l’apparecchio in questione che determina il relativo versamento. Il pagamento del canone spetta proprio all’affittuario, dato che si sta parlando di colui che detiene il televisore.

Rimborso canone Rai in base al reddito

Come noto, il Comune può disporre il rimborso del canone Rai in favore dei cittadini di età avanzata. Se tuttavia lo fa senza legare il benefit a requisiti di natura reddituale, genera un danno erariale. A tale è giunta la Corte dei Conti per la Regione Lombardia, con la sentenza n. 385/2012, che ha condannato gli amministratori di un comune nella zona di Como a rifondere le casse comunali delle somme spese nel 2009 per rimborsare integralmente il canone Rai a quei cittadini che avessero superato l’ottantesimo anno di età. Senza, appunto, indicare una soglia di reddito.

Enti pubblici e pensioni: la scadenza del 16 aprile

Sono rimaste due settimane a disposizione per tutti quei soggetti che sono soliti corrispondere dei redditi da pensione con un importo che non sia superiore al limite dei 18mila euro l’anno: il novero in questione, per il quale è appunto prevista la scadenza fiscale del prossimo 16 aprile, ricomprende gli enti e gli organismi pubblici, ma anche le amministrazioni centrali dello Stato. In pratica, ad essi viene espressamente richiesto di pagare la rata delle imposte che sono dovute in sede di conguaglio alla fine di ogni anno, oltre a una rata che si riferisce al canone della Rai, un versamento quest’ultimo che viene effettuato per conto di quei pensionati che hanno presentato la richiesta in questione entro lo scorso 15 novembre. Come si procede esattamente a questa operazione?

Ecco le sanzioni per il mancato pagamento canone RAI

Come noto, il canone RAI è una tassa sul possesso di un apparecchio televisivo. Il suo pagamento è effettuabile attraverso un versamento annuo (eventualmente frazionabile) e riguarda – salvo poche eccezioni – tutti coloro che sono titolari di un dispositivo finalizzato alla ricezione del segnale televisivo. Ma cosa accade nell’ipotesi di mancato o ritardato pagamento? Quali sono le multe cui si va incontro?

Gli abbonati che non hanno provveduto a versare il canone RAI nei tempi previsti, sono tenuti a pagarlo maggiorato di interessi legali e delle spese per la riscossione coattiva, eventualmente promossa dalla amministrazione finanziaria. Il versamento del canone RAI – maggiorato delle more – deve essere effettuato attraverso il bollettino allegato alla richiesta di pagamento inviato dalla RAI.

Come rateizzare il canone RAI

Il canone RAI è la tassa sul possesso dell’apparecchio televisivo. Il suo pagamento, effettuabile con periodicità annuale, è tuttavia rateizzabile in più tranche. A dirlo è stessa RAI nel suo sito internet, nel quale afferma come sia “possibile effettuare a rate il pagamento del canone di abbonamento alla televisione tramite trattenuta effettuata dagli enti pensionistici”.

Per poter ottenere la rateizzazione del canone RAI è innanzitutto necessario che i soggetti interessati siano titolari di prestazioni pensionistiche con erogazione mensile, sia di natura previdenziale o assistenziale, come l’assegno sociale e di invalidità civile. Il reddito di pensione non deve inoltre superare i 18 mila euro, e il titolare dell’abbonamento alla televisione deve coincidere con il titolare del reddito suddetto.

Requisiti esonero canone RAI

Il canone RAI è una tassa sul possesso di un apparecchio televisivo, da pagare annualmente da parte di tutti coloro che posseggono un dispositivo che sia in grado di trasmettere il segnale TV. Non tutti gli italiani sono tuttavia dovuti a pagare il canone RAI. Cerchiamo quindi di comprendere chi potrà essere esentato dal versamento di questa tassa.

La prima categoria di soggetti esentati dal pagamento del canone RAI è quella degli over 75. In virtù di quanto stabilito dalla l. 24 dicembre 2007, n. 248, infatti, tutti i cittadini che hanno compiuto i 75 anni di età entro il termine di pagamento del canone, non convivono con altri soggetti diversi dal coniuge titolare di reddito proprio, e posseggono un reddito complessivo (cioè, sommato a quello del coniuge) non superiore ai 516,46 euro, possono evitare il pagamento della tassa.

Sanzioni mancato pagamento canone RAI

Formalmente il canone Rai non è un abbonamento ma piuttosto una tassa (illegittima?) sul possesso di un apparecchio televisivo, applicata a prescindere che si guardino i programmi di “mamma Rai”, appunto, e dalla qualità degli stessi. Fu il Regio decreto-legge 2 febbraio 1938 n. 246, in epoca fascista, ad istituire il controverso tributo, inizialmente applicato soprattutto alla radio, più diffusa della TV, e in generale a tutti gli “apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni”. Sono esentati dal pagamento del canone Rai soggetti in possesso di determinati requisiti: gli over 75; coloro che non convivono con altri soggetti diversi dal coniuge titolari di reddito proprio; coloro il cui reddito, unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non superi complessivamente euro 516,46 per tredici mensilità (euro 6.713,98 annui).

Disdetta canone rai

Il canone Rai è un’imposta dovuta allo Stato sul possesso del televisore. Se si intende rinunicare all’utilizzo del proprio apparecchio, senza disfarsene in modo definitivo, si può disdire il canone Rai chiedendo il cosiddetto suggellamento dell’apparecchio. Si tratta di un’operazione mediante la quale l’utente dichiara di non voler più utilizzare il televisore e inoltra richiesta della propria volontà di disdetta. In passato le autorità preposte procedevano a “sigillare” fisicamente l’apparecchio, infilandolo in un sacco di iuta e chiudendolo con un sigillo del Ministero. Tale procedura, nella pratica, viene messa in atto molto raramente.

Canone Rai: cambio di residenza

Il Canone Rai è un tributo – di fatto una tassa di possesso –  introdotto dal Regio decreto n. 246 del 21 febbraio 1938, articolo 1(R.D.L.21/02/1938 n.246) con cui è stato sancito l’obbligo di versare una imposta per la “detenzione di apparati atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo”.

Premesso questo, ogni nucleo familiare deve provvedere al pagamento di un abbonamento. A rigor di legge, la Rai chiede dunque di pagare il canone, e lo fa mediante l’invio di una lettera a coloro che risiedono in un dato immobile e non risultano ancora nell’elenco abbonati.  Il presupposto è che vi debba essere almeno un apparecchio in ogni abitazione. Dal momento che non è possibile enumerare e controllare i singoli televisori acquistati e venduti, le verifiche vengono condotte sulla residenza.

Requisiti esonero canone rai

L’abbonamento al canone Rai non è ovviamente dovuto da tutti i cittadini, ci sono infatti delle eccezioni e degli esoneri di cui bisogna tenere debitamente in considerazione: il caso più importante ed esemplificativo è quello che riguarda gli utenti che hanno un’età superiore ai settantacinque anni, il cui pagamento per questa specifica imposta non è dovuto. Ovviamente, però, bisogna rispettare delle condizioni e dei requisiti ben precisi, ragione per la quale è bene fare ordine da questo punto di vista. L’età è importante e se sono stati superati gli anni appena menzionati, è possibile richiedere l’esonero dal versamento, con un conseguente risparmio di oltre cento euro per quel che concerne ogni singolo anno, una somma di denaro che potrebbe tornare utile agli anziani coinvolti.

Canone Rai non dovuto per tablet, smartphone e pc

Negli ultimi giorni la Rai è intervenuta sulla polemica avente ad oggetto l’estensione del pagamento del canone di abbonamento tv anche per i possessori di smartphone, tablet e personal computer. La prima interpretazione estensiva della norma (secondo cui anche famiglie e professionisti titolari di qualsiasi apparecchio in grado di ricevere il segnale tv avrebbero dovuto procedere al pagamento del canone Rai) è stata rapidamente ricondotta su interpretazioni ben più ristrettive.

Il risultato? Né le famiglie né le imprese che posseggono un personal computer, un cellulare di ultime generazioni e un tablet, dovranno procedere al pagamento dell’abbonamento, salvo che non si tratti di apparecchio finalizzato alla sola ricezione del segnale per la televisione. Con conseguente sospiro di sollievo da parte dei protagonisti passivi di tutta la vicenda.

Redditi da pensione: la scadenza fiscale di domani

Il 22 agosto 2011 sarà una data campale per quei contribuenti che sono titolari di un reddito da pensione ben specifico: il riferimento di questa scadenza fiscale va infatti a coloro che percepiscono ogni anno un compenso che non è superiore ai 18mila euro complessivi, ma non basta il calcolo di questo ammontare. domani, per la precisione, i pensionati che hanno posto in essere una richiesta preventiva entro lo scorso 15 novembre dovranno vedersi riconosciuto il versamento della rata del canone Rai di quest’anno da parte degli enti pensionistici che ne hanno ovviamente competenza.

Canone Rai: esonero over 75

Non tutti devono pagare la tassa di possesso del televisore o, se volete, quello che comunemente viene definito come il “canone Rai“. Dall’anno 2008, infatti, nel rispetto di opportuni requisiti, gli over 75, per il televisore presente nella casa di residenza, sono esonerati dal pagamento del canone rai. Nel dettaglio, prendendo a riferimento il corrente anno, il cittadino over 75 è esonerato dal pagamento del canone rai 2011 per il televisore presente nella prima casa dove risiede a patto che abbia almeno 75 anni, e che il reddito complessivo, compreso il coniuge, non superi la soglia dei 6.713,98 euro.