Il decreto dello scorso 19 aprile 2013, rettificato dal successivo del 3 giugno, introduce un bonus in favore dei datori di lavoro privati, inclusi professionisti e cooperative, con esclusione del lavoro domestico, finalizzato a supportare le assunzioni a termine o a tempo indeterminato, anche part time, o a scopo di somministrazione, di lavoratori licenziati nei 12 mesi precedenti l’assunzione da parte di imprese che occupano anche meno di 15 dipendenti, per giustificato motivo oggettivo.
bonus assunzioni
Decreto sviluppo: nuovi crediti di imposta
Con il recente Decreto Sviluppo, approvato dall’attuale Governo in carica, sono state introdotte tutta una serie di misure di rilancio e di sostegno all’economia; tra queste ci sono anche alcuni provvedimenti che, per specifici ambiti, introducono degli appositi sgravi fiscali attraverso il meccanismo del credito di imposta. Trattasi, nello specifico, in accordo con quanto riporta il sito Internet del Governo, del riconoscimento di un credito d’imposta per quelle imprese che investono nella ricerca scientifica.
Crediti di imposta: quali sono
Il Fisco, per specifici investimenti e settori della nostra economia, può concedere, nel rispetto dei requisiti previsti, dei bonus fiscali sotto forma di credito di imposta che poi si può
Bonus assunzioni: la scadenza è fissata al 31 marzo
Datori di lavoro ammessi a usufruire del credito d’imposta sulle assunzioni: sono questi i contribuenti che devono guardare con attenzione alla scadenza fiscale del 31 marzo 2011, ultima data disponibile
Bonus Assunzioni: In caso di dimissione del dipendente il bonus potrebbe sopravvivere
L’agenzia delle Entrate torna a parlare del tema del Bonus Assunzioni e lo fa con la risoluzione n. 105/E del 12.10.2010.
Nello specifico la risoluzione chiarisce la casistica delle dimissioni del lavoratore cosi detto “agevolato“.
Per essere più chiari in caso di dimissione del lavoratore per cui il datore di lavoro aveva beneficiato del Bonus Assunzioni, quest’ultimo per non rischiare di dover restituire il credito di imposta già utilizzato e di non poter usufruire del restante, dovrà mantenere come media annua l’incremento occupazionale per almeno tre anni o due per le Pmi.