L’Agenzia delle Entrate, intervenuta sul tema degli strumenti a tutela del credito, ha stretto le maglie delle misure cautelari applicabili ai danni del contribuente.
Con la circolare 4/E del 15,02,2010, infatti, viene adottata una posizione molto rigida nei confronti di chi è in debito nei confronti del Fisco: è possibile procedere ad iscrizione ipotecaria, su beni immobili od a sequestro conservativo, anche quando sono ancora aperti i termini di risposta ed eventuale adesione ai contenuti di un verbale o di un invito.
La linea dura contro i fenomeni di evasione della riscossione trae origine da quanto disposto dal cosiddetto “decreto anticrisi” (D.L. 185/2008).
Con questa presa di posizione, l’Agenzia delle Entrate vuole dare alle misure cautelari adottabili, il più ampio raggio d’azione possibile per garantirsi la riscossione dei tributi evasi.