Con l’arrivo della Local Tax in luogo dell’Imu e della Tasi, i sindaci saranno liberi di incrementare o togliere i tributi locali. Il progetto – tributo unico comunale va avanti e si cercano soluzioni per far confluire all’interno di un’unica sigla alcune tra le imposte più significative.
aliquote
Aliquote province Rc Auto
Stando ai dati statistici ufficiali, dal mese di maggio 2011 ad oggi oltre il 70% delle province (77 sul totale di 102 che, tuttavia, non tiene conto della Sardegna), ha portato in incremento le aliquote Rc Auto. Una possibilità prevista dal federalismo fiscale, che consentiva alle province di incrementare fino a 3,5 punti percentuali l’aliquota dell’imposta sull’Rc Auto (12,5%), che dal 2012 è divenuta un tributo provinciale. Il citato provvedimento sul federalismo, il d.l. 68/2011, lasciava altresì libere le province di abbassare l’aliquota: una scelta rimasta inoptata.
Effetti aumento Iva
L’incremento dell’aliquota sull’imposta sul valore aggiunto dal 20% al 21% ha prodotto un inatteso calo del gettito fiscale. Complice la diminuzione dei consumi da una parte, e l’aumento di alcuni settori di evasione, nel corso del periodo gennaio / maggio 2012 il gettito Iva lorda è stato pari a 42,3 miliardi di euro, contro i 42,7 miliardi di euro dello stesso periodo dello scorso anno, con una variazione negativa che supera il punto percentuale (in termini assoluti, circa 467 milioni di euro).
Capitali scudati: aliquote e basi imponibili
I capitali scudati verranno sottoposti a una tassazione piuttosto particolare: in particolare, bisogna comprendere quali saranno le basi imponibili, le percentuali d’imposta le date entro le quali pagare il tributo per il triennio compreso tra lo scorso anno e il 2013. Come ha previsto in maniera chiara e inequivocabile il Decreto Salva-Italia, tutti quei capitali che sono stati fatti rimpatriare nei periodi 2001-2002 e 2009-2010 beneficeranno di un’imposta di bollo tutta speciale con validità annuale. Questo tributo, infatti, va versato con le aliquote del dieci per mille, limitatamente all’anno attualmente in corso, e del 13,5 per mille in merito al 2013, mentre gli anni successivi avranno come riferimento un’aliquota del quattro per mille. Questo vuol dire dunque che le percentuali appena menzionate non sono altro che la misura del valore delle attività segretate al 31 dicembre dello scorso anno.
Contributi Gestione Separata INPS più “cari” dal 2012
Dal 1 gennaio 2012 scatta l’aumento dei contributi previdenziali delle persone iscritte alla Gestione separata dell’INPS. Un aumento concretizzato in un apprezzamento dei versamenti pari a un punto percentuale, come previsto dall’art. 22 comma 1 della Legge di stabilità recentemente approvata. L’aumento interessa inoltre non solamente gli iscritti “in senso stretto” alla Gestione separata, quanto anche i pensionati, e i soggetti assicurati presso altre forme previdenziali.
Le nuove aliquote in programma diventeranno pertanto pari al 27,72% (contro il precedente 26,72%) per quanto concerne i soggetti iscritti alla sola Gestione separata, e pari al 18% (contro il precedente 17%) per quanto invece riguarda i soggetti che risultano essere iscritti anche a un’altra Gestione previdenziale.
Inps e coltivatori diretti: i contributi obbligatori per il 2011
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale si rivolge ancora una volta alla categoria dei coltivatori diretti, dei mezzadri e degli imprenditori agricoli: l’occasione è stata rappresentata dall’aggiornamento dei contributi obbligatori per
Piccoli coloni: l’Inps precisa i contributi dei concedenti
L’ultima circolare diffusa dall’Inps risale praticamente a tre giorni fa: si tratta di un documento che ha interessato da vicino i contributi dovuti dai piccoli coloni e dai compartecipanti familiari.
Aliquote IRPEF 2011
Anche per il 2011 le aliquote Irpef sono invariate e come al solito sono strutturate in funzione degli scaglioni di reddito, che sono cinque. La prima aliquota, al 23%, è
Aliquote IRPEF 2010
Aliquote IRPEF 2010
Anche quest’anno le aliquote IRPEF rimangono invariate, sono sempre 5 come gli anni passati.
Il Ministro Tremonti ha affermato che la situazione italiana non ha permesso almeno per ora di abbassare, come promesso, le aliquote IRPEF, mantenendole alle percentuali passate, lasciando però uno spiraglio di speranza per il 2013, anno in cui verrà attuata la riforma fiscale con relativo abbassamento delle aliquote.
Come detto le aliquote IRPEF 2010 sono 5 e nello specifico sono:
- 23 % da 0 a € 15.000
- 27% da €15.001 a €28.000,
- 38% da €28.001 a €55.000,
- 41% da €55.001 a €75.000,
- 43% oltre € 75.000
Come sempre ricordiamo che il calcolo viene effettuato con metodo progressivo quindi le variazioni avvengono sulla parte eccedente di reddito, quindi le aliquote scattano da un euro successivo all’aliquota precedente solo per la quota che supera.
Ricordiamo che non devono l’IRPEF:
Scaglioni IRPEF 2009
Ecco al solito appuntamento con le aliquote o scaglioni IRPEF per il 2009, in linea di massima non ci sono state variazioni con l’anno passato.
Ma vediamo nel dettaglio le aliquote 2009:
- 23% per redditi fino a € 15.000
- 27% oltre i € 15.001 e fino a € 28.000;
- 38% oltre i € 28.001 e fino a € 55.000;
- 41% oltre i e 55.001 e fino a € 75.000:
- 43% oltrei € 75.000
Come sempre ricordiamo che il calcolo viene effettuato con metodo progressivo quindi le variazioni avvengono sulla parte eccedente di reddito, quindi le aliquote scattano da un euro successivo all’aliquota precedente solo per la quota che supera.
Anche per quanto riguarda chi non è tenuto al pagamento dell’IRPEF ricordiamo che non devono l’IRPEF: