Lunedì 1 dicembre è l’ultimo giorno utile per il versamento degli acconti di imposte. Si tratta del pagamento degli acconti Irpef, Ires, Irap e di alcune imposte sostitutive quali ad esempio la cedolare secca.
acconto irpef
Acconto irpef: la riduzione per cedolare secca e contribuenti minimi
Si è parlato diffusamente del Dpcm dello scorso 21 novembre: non si è trattato di un semplice testo normativo, ma del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che è intervenuto direttamente sull’Irpef. Come è ormai noto, l’acconto dell’imposta relativo al mese attualmente in corso è stato ridotto di diciassette punti percentuali (dal 99 all’82%) e il conseguente differimento del pagamento in questione per quel che concerne il periodo d’imposta del 2011. La novità deve essere ampliata nella sua strutturazione, quindi bisogna comprendere tutti i soggetti che vi sono coinvolti. Ad esempio, dettaglio non certo trascurabile, il minor acconto viene ad essere applicato anche al versamento della seconda rata o in alternativa del versamento unico relativo alla cosiddetto regime della cedolare secca sugli affitti.
Irpef, Monti vara lo sconto sull’acconto di novembre
Il presidente del Consiglio Mario Monti ha firmato un decreto che applica quanto previsto dalla manovra estiva 2010, con previsione di una riduzione di 17 punti percentuali dell’acconto Irpef da pagare entro il 30 novembre. In altri termini, la rata dell’acconto dell’imposta sul reddito delle persone fisiche scende dal 99% all’82%, permettendo in tal modo ai contribuenti di poter festeggiare un Natale più ricco dello scorso anno.
Come intuibile, la riduzione dell’acconto Irpef di novembre non genera una variazione assoluta del carico fiscale, quanto un mero slittamento di parte dell’esborso monetario al 2012. I 17 punti percentuali che vengono “scontati” il 30 novembre, verranno infatti recuperati dallo Stato con il pagamento del prossimo anno, generando così uno spostamento delle proprie entrate che – a livello di Paese Italia – è pari a ben 2,3 miliardi di euro.
Irpef e Irap 2011: tutti i codici tributo
E’ quello di domani, 5 agosto del 2011, il termine ultimo per il pagamento delle tasse di Unico 2011 con la maggiorazione dello 0,40%; oltre tale termine scattano le sanzioni ragion per cui, a favore dei contribuenti, elenchiamo alcuni dei codici tributo più importanti, per Irpef e Irap, da indicare nell’F24. Il codice tributo per il saldo Irpef è 4001; 4033 è il codice tributo per la prima rata dell’acconto Irpef. 3800 è il codice tributo per il saldo Irap, mentre per la prima rata dell’acconto Irap si deve utilizzare il codice tributo 3812.
Unico 2011: gli acconti irpef
Ogni anno, quando si presenta con Unico 2011 la dichiarazione dei redditi, il Fisco chiede non solo di pagare a saldo l’Irpef, ma anche l’acconto sull’imposta sul reddito delle persone
Secondo acconto IRPEF 2010, in scadenza il 30 novembre
SECONDO ACCONTO IMPOSTE 2010
Scadrà il 30.11.2010 il termine per il versamento del II° acconto delle imposte dovute per il 2010, l’acconto riguarderà sia le persone fisiche che quelle giuridiche.
Esistono 2 metodi di calcolo dell’acconto dovuto sulle tasse:
- Metodo storico
- Metodo previsionale
Iniziamo con il dire che l’acconto deve essere versato in 2 rate, la prima 16/6 o il 16/7, con la maggiorazione dello 0,40%, e la seconda entro il 30/11, oppure con un unica rata se l’acconto non supera in totale € 103,00.
Come detto esistono 2 metodi di calcolo che vedremo nel dettaglio.
Metodo storico
Se si sceglie di utilizzare il metodo storico, l’acconto si calcola in base al 99% dell’importo del rigo differenza del modello UNICO 2010, questo sia per l’IRPEF/IRES che per l’IRAP, tenendo sempre in considerazione gli eventuali crediti dell’anno prima che non devono essere considerati al fine del calcolo.
Cioè può capitare che un contribuente finisca l’anno senza dover pagare un saldo di imposta avendo beneficiato di crediti dell’anno precedente.
Quindi bisogna prendere in considerazione il RIGO DIFFERENZA del modello UNICO 2010.
Metodo previsionale
Mentre se si sceglie di utilizzare il metodo previsionale l’acconto dovuto va determinato sulla base di una valutazione di reddito/valore della produzione che si presume di realizzare nell’anno.
Infatti se il contribuente preveda di conseguire una produzione inferiore all’anno passato può scegliere di ridurre l’acconto da versare, ma bisogna considerare che l’importo dovrà essere in totale equivalente al 99% del rigo differenza dell’anno prossimo.