Anche i finanziamenti da parte dei soci sono fondamentali per quel che riguarda il cosiddetto redditometro: ovviamente, essi devono tenere conto delle disponibilità finanziarie e delle necessità di reddito, ma comunque ogni singola comunicazione per quel che concerne gli interventi posti in essere sarà in grado di rendere più semplice il compito all’Agenzia delle Entrate, la quale potrà scovare i contribuenti pericolosi. Ciò non deve stupire più di tanto, visto che i finanziamenti in questione, così come le capitalizzazioni che vanno a vantaggio delle imprese, non sono altro che spese economiche che mettono in luce una maggiore capacità finanziaria e una possibile capacità reddituale più alta.
accertamento sintetico
Cassazione: i titoli azionari giustificano l’accertamento sintetico
Ben due sentenze di aprile della Corte di Cassazione hanno sancito un importante principio per quel che concerne l’accertamento sintetico del reddito di una impresa: nel dettaglio, i giudici di Piazza Cavour hanno stabilito che il metodo induttivo è quello più azzeccato nel caso in cui vi sia un aumento di patrimonio che non è giustificato, ad esempio quando si provvede ad acquistare delle quote sociali e azionarie. In questo caso, quindi, rimangono valide anche quelle presunzioni semplici che non sono provviste dei tipici requisiti fissati dalla legge, vale a dire la precisione, la concordanza e la gravità. Gli elementi di specie, infatti, sottintendono che vi sia una disponibilità chiara di un reddito. La decisione si è resa necessaria alla luce di un fatto che ha visto coinvolte due contribuenti.
Nuovo redditometro: come funziona
Il reddito complessivo di un contribuente, per un determinato periodo di imposta, può essere determinato in via sintetica dal Fisco, ed in particolare da parte dell’Ufficio delle Entrate, sulla base delle spese, di qualsiasi genere, che il contribuente stesso ha sostenuto. A farlo presente, in merito al nuovo redditometro, è l’Amministrazione finanziaria dello Stato nell’Annuario del Contribuente 2011, aggiungendo altresì come in ogni caso sia fatta salva la prova contraria del contribuente.
Redditometro e accertamento sintetico: quando è ammesso
Il Fisco può far scattare a carico di un contribuente il cosiddetto accertamento sintetico sulla base del meccanismo del redditometro, ovverosia in base alle spese effettuate dal contribuente nell’anno di imposta. Ma quando tutto ciò è ammesso? Ebbene, a spiegarlo, nell’Annuario del Contribuente 2011, è proprio l’Agenzia delle Entrate che al riguardo ha descritto ed illustrato le nuove regole ed i nuovi meccanismi del nuovo redditometro. Nel dettaglio, l’accertamento sintetico è ammesso nel momento in cui il reddito presunto risulterà essere superiore almeno del 20% rispetto a quello dichiarato dal contribuente.