Il congedo dei lavoratori invalidi è a carico delle aziende

Le aziende devono farsi carico del congedo che si rende necessario per le cure dei lavoratori invalidi (vedi anche Controlli falsi invalidi): il Ministero del Lavoro è stato molto preciso in uno dei suoi ultimi interpelli, sottolineando quale sia l’ambito di questa novità del rinvio al regime economico delle assenze per malattia. In particolare, essa riguarda soprattutto le modalità di calcolo del trattamento economico, mentre non sono consentiti i trasferimenti degli oneri a carico dell’Inps. Questa delucidazione si era resa necessaria alla luce di due questioni poste dai consulenti del lavoro. Anzitutto, bisognava capire se l’indennità da riconoscere ai lavoratori per le assenze fosse a carico del datore di lavoro oppure dell’Inps stesso.

Il contributo arretrato per le imprese in liquidazione

Il messaggio 4207 reso noto due giorni fa dall’Inps ha a che fare con un fondo di solidarietà ben preciso. Si tratta infatti di quello destinato al personale già dipendente da imprese di assicurazione che sono state poste in liquidazione coatta amministrativa. In pratica, l’ente previdenziale ha voluto ricordare l’obbligo di pagamento per quel che concerne il contributo ordinario di finanziamento per l’intero corso del 2012 (gennaio-dicembre). In effetti, i fondi di solidarietà che sono istituiti presso l’istituto prevedono in maniera chiara che vi sia un contributo del genere, a carico delle imprese e dei lavoratori.

Pressione fiscale Italia 2012

La guerra di cifre sulla pressione fiscale italiana nel corso del 2012 può essere riassunta in un’unica percentuale: 57,2%. È questa, infatti, la pressione fiscale “effettiva” rispetto al prodotto interno lordo, ovvero quella che è sopportata dagli introiti derivanti dalla vendita di prodotti e di servizi legalmente e totalmente dichiarati. Una cifra che difficilmente può vantare termini di riferimento in Europa e nel resto del mondo, con buona pace degli auspici di riduzione del peso di tasse e imposte sulle nostre tasche.

Anche gli appunti sono indizio di evasione fiscale

Dimmi quali sono i tuoi appunti e ti dirò che evasore sei: si può riadattare in questa maniera un famoso detto alla luce di una delle ultime sentenze della Corte di Cassazione. I giudici di Piazza Cavour hanno infatti stabilito come la contabilità in nero, ben rappresentata anche da appunti scritti a mano dal soggetto imprenditore, ha un valore di tipo probatorio, dunque può legittimare al ricorso all’accertamento induttivo, come previsto dal Dpr 600 del 1973 (“Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi”). I fatti che sono stati esaminati dalla sezione tributaria della Suprema Corte sono presto detti.

Iva agevolata per la manutenzione degli impianti di riscaldamento

Anche le manutenzioni ordinarie obbligatorie sugli impianti di riscaldamento condominiali possono beneficiare dell’aliquota Iva ridotta al 10%, propria degli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

È questo in sintesi quanto affermato dall’Agenzia delle Entrate, nella risoluzione n. 15/E dello scorso quatto marzo, in risposta ad un interpello di una impresa operante nel settore della climatizzazione, la quale chiedeva lumi sul corretto trattamento ai fini dell’imposta sul valore aggiunto dei contratti di assistenza e manutenzione dei sistemi di riscaldamento condominiali, installati in fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata.

Vendita casa prima dei cinque anni senza sanzione

Chi vende una casa prima dei cinque anni dalla data del rogito d’acquisto, usufruendo delle agevolazioni della prima casa, non incorre nella decadenza dell’agevolazione se non compra una nuova abitazione principale entro un anno dalla vendita se – entro tale periodo di tempo – presenta al fisco un’istanza di rinuncia all’acquisto di una nuova casa. Una utile occasione per evitare di incappare in sanzioni piuttosto salate.

Senza delibera l’Ires è indeducibile dal compenso degli amministratori

Quando non esiste una delibera assembleare specifica, i compensi che sono corrisposti ai vari amministratori non possono essere dedotti dal reddito d’impresa. È questa la sintesi di una recente sentenza della Commissione Tributaria di Trento. Che cosa è successo esattamente? Una verifica fiscale molto accurata aveva prodotto come risultato l’emissione di un avviso di accertamento per contestare la deduzione dei compensi in questione. Nel dettaglio, si è trattato di una società a responsabilità limitata (Srl). La nostra amministrazione finanziaria aveva motivato tutto questo con il fatto che il ruolo di amministratore può essere svolto sia in forma gratuita che retribuita.

Scadenza vidimazione dei libri sociali società di capitale

Tra le numerose differenze che distinguono le società di capitale da quelle di persone, sul versante degli adempimenti, trova risalto l’imposta annuale di vidimazione dei libri sociali in scadenza il prossimo 18/03, posticipo del 16/03 in quanto giorno festivo.

La tassa, dovuta in misura forfettaria per la numerazione e la bollatura dei libri e dei registri sociali, a prescindere dal numero e dalle pagine effettivamente utilizzati nel corso dell’anno, grava su società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, aziende speciali e consorzi tra enti territoriali, comprese le imprese in liquidazione ordinaria o in procedura concorsuale.

Fisco: chiesti 777 milioni di euro a Microsoft!

Il fisco danese sta domandando 777 milioni di euro a Microsoft. Alla base di tale incredibile richiesta, gli importi che la compagnia americana avrebbe dovuto pagare per l’acquisto della software house Navision, interessi compresi. L’operazione, archiviata nel 2002, avrebbe portato nelle casse del fisco della Danimarca minori introiti per 5,8 miliardi di corone. Di qui, la scelta di domandare in casa Microsoft quanto dovuto, almeno stando all’indiscrezione riportata dal sito ufficiale di Danmarks Radio, la radio/TV pubblica nazionale.

Il Fisco stabilisce la misura degli interessi di mora

Gli interessi di mora ammontano al 5,2233% in ragione d’anno (vedi anche Novità pagamenti entro 30 giorni): è questa la disposizione stabilita dalla nostra amministrazione finanziaria con un provvedimento di pochi giorni fa. In pratica, la misura in questione comincerà ad essere applicata a partire dal prossimo mese di maggio e il direttore dell’Agenzia delle Entrate l’ha ricavata prendendo spunto dalla media dei tassi bancari attivi. In pratica, quest’ultima è stata individuata direttamente dalla Banca d’Italia per quel che concerne il periodo di tempo compreso tra il primo e l’ultimo giorno dello scorso anno. Ma a cosa verranno applicati tali interessi nello specifico?

Nuovo vademecum Agenzia delle Entrate sul fisco sulla casa

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova versione del vademecum utile per poter monitorare tutte le principali caratteristiche del fisco sugli immobili. Cinque sono i capitoli che contraddistinguono questo nuovo “manuale” delle Entrate, cominciando con quello dedicato alla tassazione degli immobili, con aggiornamento di una nutrita schiera di argomenti rispetto alla precedente versione disponibile della stessa guida.

Esenzioni dell’Imu più chiare per gli enti no profit

L’Imposta Municipale Unica ha ancora spazio e motivo per essere approfondita (vedi anche Dichiarazione Imu chi può non presentarla). In effetti, il Dipartimento delle Finanze ha reso note quarantotto ore fa ben due risoluzioni a tal proposito, cercando di far capire come devono essere applicate in maniera corretta le esenzioni relative all’Imu. Volendo essere ancora più precisi, il riferimento è andato a quegli immobili che sono usati dagli enti non commerciali, in modo da rendere ancora più elastica l’interpretazione della norma in questione. Anzitutto, si deve parlare della risoluzione 3/Df.

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