BCE: Italia deve tagliare la spesa nella Finanziaria 2009

La Banca centrale europea (BCE) ha chiesto all’Italia, come ad altri paesi del’unione Europea, di provvedere a risanare i bilanci in deficit.

Questo dovrà avvenire inevitabilmente già dalla Finanziaria 2009, non ci sono stati segnali di riallineamento agli standard imposti dalla Banca centrale europea, prevedendo misure correttive necessarie ad assicurare progressi verso il risanamento dei conti pubblici, preferibilmente dal lato della spesa.

Processi verbali di constatazione (PVC): Approvato il modello di adesione

La manovra d’estate, DL 112/2008, ha,  tra le tante novità apportate, dato la possibilità ai contribuenti di poter aderire ai processi verbali di constatazione (PVC) in via telematica.

Ebbene in data 10.09.08 è stato finalmente approvato, mediante sottoscrizione da parte del direttore dell’Agenzia delle Entrate, il provvedimento attuativodel modello, completo delle relative istruzioni, per la comunicazione dell’adesione ai processi verbali di constatazione (PVC).

Stock option: Finisce il regime agevolato

Gia dal 25.06.2008, con l’entrata in vigore del DL 112/2008, è cessato il regime agevolato sulle Stock option per tutte le azioni assegnate ai dipendenti a decorrere da quella data anche se i piani di riparto erano stati approvati precedentemente. A stabilirlo è stata la circolare n. 54/E del 09.09.2008 .

Ma cerchiamo di capire come funzionava il regime agevolato e come sarà ora con l’introduzione del DL 112/2008:

Prima:

Fino al 25.06.2008 il regime agevolato funzionava nel seguente modo, in pratica il lavoratore escludeva dal proprio reddito la differenza tra il valore delle azioni al momento dell’assegnazione e il reale prezzo di acquisto.

Adesso:

Con l’abolizione del regime agevolativo, torna soggetto a tassazione ordinaria, progressiva e per scaglioni, il reddito derivante dalla differenza tra il valore delle azioni al momento dell’assegnazione del diritto d’opzione e quanto corrisposto dal dipendente al momento dell’esercizio dell’opzione. Pertanto, tale differenza concorrerà alla determinazione del reddito da lavoro dipendente e sarà assoggettata a ritenuta d’acconto dal datore di lavoro.
Per quanto riguarda invece la tassazione delle plusvalenze a seguito della vendita delle azioni da parte del dipendente, con il nuovo sistema, l’aliquota del 12,5% sul capital gain si applica tenendo conto del valore assoggettato a tassazione.

Documento programmatico sulla sicurezza: semplificazioni

Il Documento Programmatico sulla Sicurezza (o più comunemente: DPS) è uno degli adempimenti più pesanti fra quelli che la legge sulla privacy (D.Lgs. 196/2003) impone a tutti coloro che compiono un trattamento di dati personali: chiunque, anche se in misura ridotta e per scopi puramente interni, effettui un trattamento (raccolta, elaborazione, trasmissione, archiviazione) di dati personali, è a tutti gli effetti titolare del trattamento e come tale ha una serie di obblighi.
Il Documento Programmatico sulla Sicurezza, in particolare, è un documento da redigere o aggiornare ogni anno entro il 31 marzo e nel quale il titolare deve descrivere il trattamento effettuato, i potenziali rischi per la privacy e le misure di salvaguardia adottate.
Come è evidente, l’impegno risulta piuttosto gravoso e sproporzionato per moltissimi soggetti per i quali l’attività di trattamento dei dati è davvero ridotta: si pensi al professionista che raccoglie i dati anagrafici dei suoi clienti al semplice fine di emettere la fattura.
Dopo molte discussioni, finalmente il DL 112/2008 ha portato grandi semplificazioni in materia di DPS: al presentarsi di certe condizioni, infatti, il documento può essere sostituito da una semplice autocertificazione.

Federalismo fiscale: Quali novità?

Oramai è pressochè fatta, in Italia ci sarà il federalismo fiscale, questo almeno se verrà a breve approvato il disegno di legge, discusso dal Consiglio dei Ministri attualmente in carica, con il quale veà data maggiore autonomia alle regioni.

Infatti con il Federalismo Fiscale le Regioni avranno carta bianca per fissare le tariffe sulle prestazioni e sui servizi in funzione delle proprie disponibilità e del volere parere dei cittadini.

Il Federalismo Fiscale si propone di incentivare l’unione tra i comuni per risolvere di comune accordo problematiche di interesse locale, particolare attenzione poi verrà data alle cosi dette città metropolitane.

Ma quali sono le città metropolitane?:

Lavoratori autonomi: Plusvalenze e minusvalenze da cessioni immobili

La risoluzione 310 emanata dall’Agenzia delle Entrate il 21.07.08 ha offerto gli indispensabili chiarimenti sulla portata della norma introdotta col D.L. 223/2006 e riguardante la rilevanza nel reddito di lavoro autonomo delle plusvalenze e minusvalenze nella cessione di immobilizzazioni da parte dei lavoratori autonomi.

Fino ad un paio di anni, infatti, le plusvalenze e le minusvalenze (in parole povere: la differenza, rispettivamente positiva o negativa, fra il corrispettivo della cessione e la parte del costo originario non ancora ammortizzata) non avevano alcun rilievo nella determinazione del reddito dei lavoratori autonomi, e questo creava una notevole disparità di trattamento rispetto agli imprenditori.

Le modifiche introdotte col D.L. 223/2006 hanno colmato questa differenza, stabilendo che le plusvalenze e le minusvalenze entrano a pieno titolo nel reddito degli autonomi; rimanevano tuttavia molti dubbi sulle situazioni pendenti alla data di entrata in vigore del decreto-legge.

Gli incentivi allo start-up

Nella recente manovra economica, DL 112/2008, entrata definitivamente in vigore il 5 agosto, ha ricevuto una scarsa attenzione una norma piuttosto interessante in materia di incentivazione fiscale al cosiddetto “incentivo allo start-up”.

La norma, dai presupposti in verità piuttosto contorti, stabilisce la totale esenzione dalla tassazione della plusvalenza derivante dalla cessione di partecipazioni detenute da almeno 3 anni in società commerciali (Società di Persone e Società di Capitali) che hanno iniziato la loro attività da meno di sette.

L’esenzione, tuttavia, vale solo se tale plusvalenza è reinvestita entro due anni nella sottoscrizione o nell’acquisto di quote in un’altra società commerciale ancora in fase di costituzione oppure già operante ma da meno di 3 anni, e purché quest’ultima operi nel medesimo settore della precedente.

L’importo esente da imposta non può superare il quintuplo delle spese in immobilizzazioni sostenuti dalla società nei precedenti 5 anni. Si incentiva, in parole povere, l’azione di coloro che scommettono su imprese ancora da costituire o che muovono i primi passi.

Libro Unico: L’INAIL continua a vidimare il libro matricola

In tema di Libro unico, già trattato nei precedenti articoli, informiamo che L’INAIL, Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro, ha reso noto con una comunicazione del 02.09.08 che fino al 31.12.2008 continuerà a vidimare dei “vecchi ” libri matricola.

Questo perchè, spiega la nota, il Decreto Ministeriale del 9 Luglio 2008, emanato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, che abroga il Libro Matricola, istituendo il Libro Unico, stabilisce che i datori di lavoro possono, nel periodo transitorio, adempiere all’obbligo di tenuta del Libro Unico del Lavoro attraverso l’utilizzo del vecchio Libro Matricola utilizzando esclusivamente le sezioni paga e presenze.

Invio telematico delle cesioni di quote da parte dei commercialisti: Si attendono le istruzioni

Cessioni quote srl

Come oramai è noto è previsto l’invio telematico delle cessioni di quote di S.r.l. da parte dei commercialisti.

Questo grazie al disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri il 18/06, che prevede per le cessioni di quote di S.r.l. ,  l’equiparazione della firma digitale non autenticata alla firma autenticata di un Notaio, con relativa trasmissione telematica successiva della scrittura privata informatica al registro delle imprese da parte del commercialista abilitato.

Ma tutto ciò però ad oggi risulta non ancora operativo.

Sale l’onerosità dei mutui: riflessioni

Gli italiani, si sa, sono un popolo di debitori. Un po’ per la presenza di sempre meno soldi nelle proprie tasche, un po’ per l’offerta sempre più vasta di strumenti di pagamento differenti e variegati, sempre più spesso si preferisce ricorrere a forme di finanziamento diretto o indiretto pur di dilazionare nel tempo i pagamenti, tanto per gli investimenti quanto per i consumi.

I dati diffusi periodicamente dalla Banca d’Italia già da tempo sono preoccupanti. Che le famiglie italiane siano sempre più indebitate non è quindi una novità; ma che le nuove fiammate dell’inflazione portassero così in alto gli oneri finanziari non era previsto, almeno fino a pochi mesi fa.

La Banca d’Italia ha comunicato che il T.A.E.G. sui mutui è salito nel mese di luglio dal 5,98% al 6,07%, mentre per il credito al consumo il tasso è salito al 9,90% rispetto al 9,77% di appena un mese prima.