Mutui a tasso fisso o variabile?

Mutui tasso fisso o variabile Tasso fisso o tasso variabile? Questa è la domanda che si pongono in molti, specie di questo periodo, nello scegliere il tipo di mutuo da

Spese telefoniche: Deducibilità parziale o totale?

spese telefoniche

Spese telefoniche

Come ben sapete la deducibilità delle spese telefoniche èstata modificata con la Finanziaria 2007.

Infatti dal 01 Gennaio del 2007 i costi telefonici sono diventati deducibili forfettariamente al 80% sia per la telefonia fissa ch emobile, sempre facendo molta attenzione all’inerenza delle spese, mentre l’IVA su tali spese è rimasta detraibile al 100% per la telefonia fissa e 50% per quella mobile.

Ma esistono dei casi in cui le spese per la telefonia sono interamente deducibili? Già l’Associazione dei dottori commercialisti aveva affermato che:

le spese integralmente inerenti a beni e servizi di trasmissione che, per natura o destinazione, non possono essere oggetto, neppure potenzialmente, di un utilizzo promiscuo e quindi sono deducibili al 100%.

Questa volta ainvece sull’argomento è tornata l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione numero 162 del 18.06.2009,  affermando che:

i costi riguardanti la telefonia, che realizzano direttamente l’attività propria dell’impresa, e quindi sono correlati a ricavi d’esercizio, possono essere integralmente dedotti; lo stesso dicasi per le spese di telefonia sopportate in qualità di imprese mandatarie del committente.

Studi di Settore e Federalismo: Novità in arrivo

studi di settore

Studi di Settore

L’Agenzia delle Entrate con la circolare 29/E del 18.06.2009 è tornata a trattare il tema degli Studi Settore ed in particolare, oltre alle novità previste per il 2008, ha parlato di quelle che verranno istituite nei prossimi anni.

La cosa che ha colpito di più è stato il collegamento, perarlo giusto e piu volte richiesto, tra Studi di Settore e federalismo, inteso come differenza in termini di prezzi e tariffe tra regioni e regioni.

Proprio per far si che vi siano Studi di Settore ad hoc per ogni regione, l’Agenzia sta prevedendo nuovi studi di settore a vocazione “federale”, visto che entro il 2013 vanno elaborati su base regionale e locale, tenendo quindi presenti le differenze nelle prestazioni di servizi e nelle cessioni di beni.

Acconto ICI ed esenzioni

ici-esenzione

ICI 2009

Scadrà domani, 16.06.20091  il versamento per l’acconto ICI 2009, come per l’anno passato anche quest’anno è in vigore l’esenzione per l’abitazione principale e relative pertinenze. Fanno eccezione le abitazioni di “lusso”, cioè quelle classificate nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) o A9 (castelli) che, se adibite a prima casa, beneficiano dell’aliquota ridotta e della detrazione stabilite dal Comune.

Ma l’esenzione non vale solo per i possessori di abitazione adibita a residenza, abitazione principale, infatti chi ha dato un’abitazione in uso gratuito a parenti che vi risiedono sarà allo stesso modo esentato dal versamento dell’ICI.

Ma in questo caso però il contribuente dovrà presentare il modello di comunicazione ICI al comune di ubicazione dell’immobile per comunicare la variazione d’imposta.

Rimborsi IRAP: Prorogati al 14 settembre l’invio dele domande

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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un comunicato stampa con il quale annuncia un provvedimento che prorogherà l’inizio del periodo per l’invio delle domande di rimborso Irap dal 12.06.09 al 14.09.09.

Il periodo nel quale sarà possibile inviare le domande sarà quindi dal 14.09.2009 al 13.11.2009.

I rimborsi saranno pagati secondo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze e nei limiti di spesa fissati dalla manovra anti-crisi (il decreto legge 185/08 ha previsto 100 milioni nel 2009, 500 per il 2010 e 400 per il 2011).

Per gli importi invece bisognerà prima individuare l’IRAP pagata dal 2004 al 2007 a titolo di saldo e acconto, verificando che negli esercizi di competenza il contribuente sia stato inciso da oneri per interessi o personale.

Diritti C.C.I.A.A 2009 importi aggiornati

diritto-annuale-2009

Come ogni anno in corrispondenza del versameto delle tasse bisognerà versare anche il diritto annule che le imprese iscritte all’apposito Registro sono tenute a versare alla Camera di commercio.

Il pagamento avviene tramite modello F24 entro lo stesso termine previsto per il versamento sia del saldo che del primo acconto, 16 giugno ovvero il 16 luglio se si opta per il versamento con maggiorazione dello 0,40%.

GLi importi del Diritto Annuale variano a seconda che si tratti di soggetti tenuti al pagamento in cifra fissa, soggetti che versano in base al fatturato e nuove imprese.

Per i primi, il diritto annuale è pari a:

  • 88 euro, per le imprese iscritte e per le imprese individuali annotate nella sezione speciale del Registro
  • 144 euro, per le società semplici non agricole
  • 170 euro, per le società tra professionisti (articolo 16, comma 2, Dlgs 96/2001).

Per la sede legale delle imprese iscritte nella sezione ordinaria del Registro, anche se annotate nella sezione speciale, il diritto annuale è determinato in misura fissa o per scaglioni, in base al fatturato dell’esercizio 2008:

Scaglioni di fatturato Aliquote
0 -100.000 € 200 (misura fissa)
100.000- 250.000 0,015%
250.000- 500.000 0,013%
500.000 -1.000.000 0,010%
1.000.000 -10.000.000 0,009%
10.000.000- 35.000.000 0,005%
35.000.000 -50.000.000 0,003%
oltre 50.000.000 0,001% (max 40.000 euro)