Detrazione figli a carico in caso di separazione dei coniugi

Oggi parliamo della detrazione IRPEF dei figli a carico

In linea generale la detrazione IRPEF dei figli a carico spetta nella misura del 50% per a coniuge, salvo diverso accordo, per esempio se le spese sostenute per i figli sono state effettuate da un solo coniuge questi potrà beneficiare della detrazione del 100%, allo stesso modo spetta al 100% se l’altro coniuge non possa fruirne per limiti di reddito.

Con la risoluzione n. 143/E del 30.12.2010 l’Agenzia delle Entrate approfondisce il caso in cui i genitori siano separati o divorziati, in questo caso la detrazione IRPEF per figli a carico spetta al coniuge affidatario mentre quando l’affido è congiunto ad entrambi nella misura del 50%.

Secondo acconto IRPEF 2010, in scadenza il 30 novembre

SECONDO ACCONTO IMPOSTE 2010

Scadrà il 30.11.2010 il termine per il versamento del II° acconto delle imposte dovute per il 2010, l’acconto riguarderà sia le persone fisiche che quelle giuridiche.

Esistono 2 metodi di calcolo dell’acconto dovuto sulle tasse:

  • Metodo storico
  • Metodo previsionale

Iniziamo con il dire che l’acconto deve essere versato in 2 rate, la prima 16/6 o il 16/7, con la maggiorazione dello 0,40%, e la seconda entro il 30/11, oppure con un unica rata se l’acconto non supera in totale € 103,00.

Come detto esistono 2 metodi di calcolo che vedremo nel dettaglio.

Metodo storico

Se si sceglie di utilizzare il metodo storico, l’acconto si calcola in base al 99% dell’importo del rigo differenza del modello UNICO 2010, questo sia per l’IRPEF/IRES che per l’IRAP, tenendo sempre in considerazione gli eventuali crediti dell’anno prima che non devono essere considerati al fine del calcolo.

Cioè può capitare che un contribuente finisca l’anno senza dover pagare un saldo di imposta avendo beneficiato di crediti dell’anno precedente.

Quindi bisogna prendere in considerazione il RIGO DIFFERENZA del modello UNICO 2010.

Metodo previsionale

Mentre se si sceglie di utilizzare il metodo previsionale l’acconto dovuto va determinato sulla base di una valutazione di reddito/valore della produzione che si presume di realizzare nell’anno.

Infatti se il contribuente preveda di conseguire una produzione inferiore all’anno passato può scegliere di ridurre l’acconto da versare, ma bisogna considerare che l’importo dovrà essere in totale equivalente al 99% del rigo differenza dell’anno prossimo.

Annuario del contribuente 2010: IX° edizione

Giunge alla IX° edizione l’Annuario del Contribuente 2010 che quest’anno è stato stampato in ben 180.000 copie disponibili grtuitamente presso tutti gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e scaricabile in formato PDF dal sito dell’Agenzia.

Come sempre in corso d’anno vi sarà la possibilità di aggiornamenti fiscali e cosi l’Amministrazione Finanziaria rende noto che è gia prevista l’uscita di un annuario BIS, apportante le eventuali modifiche che vi saranno.

L’Annuario 2010 si compone di 6 capitoli cosi suddivisi:

  1. Informazioni Generali
  2. Dichiarazione dei redditi persone fisiche
  3. Veramenti e rimborsi
  4. In caso di errori: Ravvedimento, comunicazioni e sanzioni
  5. Imposte sugli immobili, successioni e donazioni
  6. Contenzioso e strumenti per evitarlo

Versamenti tasse: Proroga per i contribuenti sottoposti a studi di settore

Come l’anno passato, causa ritardo nel rilascio degli Studi di Settore 2010, i termini per il versamento delle imposte da UNICO 2010 verranno prorogati.

Cosi è stato stabilito con il decreto che prevede infatti lo slittamento dei versamenti per quei contribuenti sottoposti a studi di settore.

Come detto non è cosa nuova, anche l’anno passato successe la stessa cosa, il ritardo causato agli operatori e professionisti per poter predisporre in modo adeguato il versamento delle imposte è tale da far si che venga concesso maggior tempo per la generazione delle deleghe di pagamento, F24.

Deducibilità interessi passivi soggetti IRES

Durante il forum del 03.006.2010 l’Agenzia delle Entrate confrontandosi con i Commercialisti ha affermato che all’interno del modello UNICO 2010, i soggetti IRES possono dedurre gli interessi passivi e gli oneri assimilati come stabilito dall’articolo 96 del Tuir.

Ma da tali interessi devono essere esclusi:

  • quelli passivi espliciti su debiti commerciali
  • quelli sui depositi cauzionali per attività commerciale

Mentre vanno inclusi:

Società non operative: Test di operatività in unico 2010

Nella compilazione del Modello UNICO 2010 le società devo fare molta attenzione alla compilazione del prospetto per il test dell’operatività.

Il test verifica se una società è operativa o no, società di comodo, applicando delle percentuali di ricavi minimi rapportate al valore delle immobilizzazioni societarie“ricavi presunti” e confrontandole con i ricavi effettivi verifica se sono maggiori o minori.

Questa verifa parte dal presupposto che una società con un certo valore di immobilizzazioni deve avere una percentuale di redditività.

Ma cosa succede se i ricavi conseguiti sono inferiori a quelli presunti?

Innanzitutto bisogna vedere se la società ha presentato l’istanza per la disapplicazione del calcolo per le società non operativa, se cosi non fosse la società dovrà dichiarare il reddito minimo presunto ai fini IRES e il valore della produzione ai fini IRAP e il credito IVA annuale non è né rimborsabile né compensabile.