Nuova versione elettronica per il software ReddiTest

Si chiama ReddiTest ed è il software messo a disposizione dalla nostra amministrazione finanziaria per comunicare le informazioni utili per calcolare i redditi: si tratta, nello specifico, della versione telematica 2.0.0, anche se il prodotto in questione non è ovviamente destinato a tutti i contribuenti. Per la precisione, esso è stato ideato e progettato per venire incontro alle esigenze fiscali delle associazioni di categoria, gli ordini professionali e le organizzazioni sindacali, in particolare quegli enti che hanno intenzione di fornire il loro contributo in merito alla sperimentazione del nuovo redditometro che dovrà divenire effettivo e funzionante a breve. Il funzionamento è piuttosto semplice, in quanto è possibile inserire tutte le informazioni del caso, in modo da ottenere la stima del reddito familiare, anche se gli esempi in questione godranno del completo anonimato.

Unico 2011: nuovo software per il controllo degli studi di settore

La nostra amministrazione finanziaria ha reso noto l’aggiornamento della versione elettronica degli studi di settore allegati a Unico 2011: il sito web delle Entrate ospita infatti da tre giorni a questa parte questo software fondamentale per quei contribuenti che devono provvedere alla compilazione di tali parametri fiscali. Si tratta, nello specifico, di una apposita procedura di controllo che evita gli errori, le anomali e le incongruenze che possono venire a crearsi tra i dati che sono presenti all’interno della dichiarazione dei redditi e quelli relativi proprio agli studi di settore, con tutte le specifiche e le indicazioni che fanno riferimento a un altro software fondamentale, vale a dire Gerico.

Studi di settore 2011 e parametri

Sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, è presente un’ampia sezione sugli studi di settore e sui parametri. Gli studi di settore, lo ricordiamo, sono obbligatori da presentare per buona parte dei contribuenti titolari partita Iva, e permettono di fornire al Fisco una stima dei compensi o dei ricavi attribuibili proprio al contribuente. Questo, tra l’altro, al fine di verificare se c’è congruità tra i dati dichiarati dal contribuente, e quelli che si ricavano dall’applicazione dello specifico studio di settore.

Unico e studi di settore, doppio appuntamento col Fisco

In questi giorni, per chi oltre ad Unico 2011 è soggetto, e quindi obbligato, anche alla presentazione degli studi di settore, l’appuntamento con il Fisco è doppio. Ed in vista delle relative scadenze per i due adempimenti, l’Agenzia delle Entrate, proprio sugli studi di settore, ha emanato una circolare, la numero 30/E, che è stata diffusa martedì scorso, 28 giugno del 2011, e che si può come al solito visionare e scaricare dalla sezione “Provvedimenti, Circolari e Risoluzioni” del sito Internet dell’Amministrazione finanziaria dello Stato.

Versamenti tasse: Proroga per i contribuenti sottoposti a studi di settore

Come l’anno passato, causa ritardo nel rilascio degli Studi di Settore 2010, i termini per il versamento delle imposte da UNICO 2010 verranno prorogati.

Cosi è stato stabilito con il decreto che prevede infatti lo slittamento dei versamenti per quei contribuenti sottoposti a studi di settore.

Come detto non è cosa nuova, anche l’anno passato successe la stessa cosa, il ritardo causato agli operatori e professionisti per poter predisporre in modo adeguato il versamento delle imposte è tale da far si che venga concesso maggior tempo per la generazione delle deleghe di pagamento, F24.

Studi di Settore: Obbligo del contraddittorio

Con circolare n.19/e del 14.04.2010 dell’Agenzia delle Entrate viene rilevato che in caso di accertamento motivato sulla base delle risultanze degli studi di settore senza essere stato attivato  il preventivo contraddittorio con il contribuente, la pretesa del tributo deve essere abbandonata.

Viene inserita in primo piano la necessità quindi del  confronto preventivo con il contribuente, anche alla luce di quattro sentenze del 2009 delle sezioni unite della Cassazione (nn. 26635, 26636, 26637 e 26638), che confermano sostanzialmente l’orientamento dell’Agenzia già espresso in precedenti documenti di prassi (v.si circ. n. 5/2008).

Tanto premesso, in caso di mancata attivazione del contraddittorio, gli avvisi d’accertamento relativi agli studi di settore risulteranno “viziati”, pertanto gli uffici dell’Agenzia abbandoneranno tutti i relativi contenziosi “sospesi”.

Nel caso in cui nell’atto di accertamento manchino le ragioni esposte dal contribuente non si produrrà la nullità dell’atto, a patto che le stesse risultino dai verbali del contraddittorio.

Studi di Settore e Federalismo: Novità in arrivo

studi di settore

Studi di Settore

L’Agenzia delle Entrate con la circolare 29/E del 18.06.2009 è tornata a trattare il tema degli Studi Settore ed in particolare, oltre alle novità previste per il 2008, ha parlato di quelle che verranno istituite nei prossimi anni.

La cosa che ha colpito di più è stato il collegamento, perarlo giusto e piu volte richiesto, tra Studi di Settore e federalismo, inteso come differenza in termini di prezzi e tariffe tra regioni e regioni.

Proprio per far si che vi siano Studi di Settore ad hoc per ogni regione, l’Agenzia sta prevedendo nuovi studi di settore a vocazione “federale”, visto che entro il 2013 vanno elaborati su base regionale e locale, tenendo quindi presenti le differenze nelle prestazioni di servizi e nelle cessioni di beni.