Non mancano poi tantissimi giorni, appena cinque per la precisione, alla scadenza fiscale che vede coinvolte quelle imprese che hanno sottoscritto un contratto di rete o che aderiscono a uno già esistente: in effetti, il termine ultimo previsto in questo caso dall’Agenzia delle Entrate è il prossimo 23 maggio, una data entro cui è necessario presentare una apposita comunicazione, corredata dai dati relativi alla fruizione dei vantaggi tributari destinati a quelle aziende che fanno parte proprio delle reti di impresa. Il modello da utilizzare per tale adempimento si può reperire in maniera piuttosto semplice sul sito dell’amministrazione finanziaria, mentre l’invio in questione può avvenire soltanto mediante la modalità telematica. La presentazione sarà ultimata tra cinque giorni come già ricordato, mentre l’avvio della procedura è cominciato lo scorso 2 maggio.
Scadenze
Proroga di due mesi per la scadenza sullo scudo fiscale
Una delle principali scadenze fiscali che era stata fissata dall’Agenzia delle Entrate per il mese di maggio appena cominciato ha beneficiato di una proroga temporale non indifferente: si sta facendo riferimento all’imposta di bollo speciale a cadenza annuale che viene applicata sulle attività finanziarie che sono oggetto di emersione, oltre che di quella imposta straordinaria che vige sui prelievi relativi alle attività finanziarie dello stesso tipo. In sintesi, si potrebbe parlare dei tributi che gravano sui capitali rientrati grazie al cosiddetto “scudo fiscale”. Ebbene, questi adempimenti tributari vedono coinvolti diversi soggetti, vale a dire gli istituti di credito, le società di intermediazione mobiliare (Sim), le società di gestione del risparmio, le società fiduciarie e gli agenti di cambio.
Ultimi due giorni per il rendiconto degli enti non profit
Mancano appena due giorni alla scadenza fiscale prevista per la redazione del rendiconto da parte degli enti non profit: entrando maggiormente nel dettaglio, il termine del 30 aprile è stato fissato per mettere a punto questa rendicontazione che deve tenere conto di tutte le regole che sono previste per le scritture contabili, ricordando che la redazione deve aver luogo entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio vero e proprio. Quali sono le altre disposizioni che bisogna tenere bene a mente in questo caso? Tale scadenza si rivolge a degli enti piuttosto specifici, dunque è necessario approfondire le loro caratteristiche. Anzitutto, si tratta degli enti non commerciali che danno vita a delle raccolte pubbliche di fondi: gli esempi sono davvero molti, perfino le associazioni sportive dilettantistiche, quelle senza alcun fine di lucro e le cosiddette pro-loco.
Comunicazioni all’Anagrafe Tributaria: la scadenza del 30 aprile
La fine di questo mese di aprile andrà a coincidere perfettamente con la scadenza relativa a un adempimento fiscale: c’è infatti tempo fino al prossimo 30 aprile per inviare attraverso la modalità elettronica le comunicazioni da parte di alcuni soggetti ben precisi, sfruttando i due servizi che sono stati predisposti da tempo dalla nostra amministrazione finanziaria, vale a dire Fisconline ed Entratel, molto utili anche in altri casi. Ma a chi si riferisce questo termine temporale ormai così vicino? Le ipotesi previste sono davvero moltissime, ma se ne può fare una selezione per capire meglio l’adempimento. Il primo esempio è quello delle imprese che sono solite versare gli interessi o attribuire il pagamento degli stessi alle persone fisiche che risiedono in uno Stato membro (si tratta di informazioni molto preziose per quel concerne proprio gli interessi pagati).
Scade domani il termine per i contributi alla Cas.sa Colf
Sono rimasti soltanto due giorni per provvedere al versamento dei contributi Inps e Cas.sa Colf: il riferimento in questione non può che andare, dunque, al lavoro di tipo domestico e a un periodo di tempo ben preciso, vale a dire il primo trimestre di quest’anno. Entrando maggiormente nel dettaglio, la Cas.sa Colf non è altro che lo strumento che è stato messo a disposizione dei dipendenti e dei datori di lavoro dalle parti sociali che hanno siglato il contratto collettivo nazionale del settore domestico. In pratica, esso è utile per fornire delle adeguate prestazioni assistenziali, rispettando allo stesso tempo quanto previsto dalle rappresentanze sindacali. Il 10 aprile del 2012, quindi la giornata di domani, è stato scelto dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale come il termine ultimo per tale pagamento: i contributi sono quelli relativi al lavoro che è stato svolto dalle colf e dalle badanti nel periodo compreso tra gli scorsi mesi di gennaio e marzo.
Ritenute d’acconto: ultimi otto giorni per i sostituti d’imposta
Il prossimo 16 aprile rappresenterà una data in cui i sostituti d’imposta dovranno tentare di non “annegare” nel mare dei codici tributo messi a disposizione per un adempimento fiscale ben preciso: tra otto giorni, infatti, questi stessi soggetti avranno l’obbligo di versare le ritenute di acconto che sono state effettuate nel corso del mese di marzo, in particolare per quel che concerne i redditi di lavoro dipendente e quelli assimilati a questi ultimi, senza dimenticare il lavoro autonomo, le provvigioni, i redditi di capitale e i redditi diversi. L’operazione si svolge nel modo consueto, vale a dire sfruttando il modello F24 in forma elettronica, mentre i contribuenti che non sono in possesso di una partita Iva hanno anche la possibilità di avvalersi di intermediari come gli istituti di credito e le agenzie postali.
Per il modello 730-4 c’è tempo fino al 20 aprile
Una proroga temporale di ben venti giorni: è questo il vantaggio che è stato concesso a tutti questi sostituti d’imposta che hanno l’obbligo di provvedere alla comunicazione nei confronti dell’amministrazione finanziaria del loro indirizzo telematico. Quest’ultimo, infatti, servirà per la ricezione del flusso dei modelli 730-4, utili per la contabilità di quelle dichiarazioni che si riferiscono ai dipendenti e ai pensionati, oltre che per le relative operazioni di conguaglio. La scadenza originaria era stata fissata per lo scorso 31 marzo, ma ora si è deciso di ampliare l’attesa fino al prossimo 20 aprile, sfruttando comunque sempre lo stesso documento fiscale che è stato introdotto da due mesi a questa parte.
Enti pubblici e pensioni: la scadenza del 16 aprile
Sono rimaste due settimane a disposizione per tutti quei soggetti che sono soliti corrispondere dei redditi da pensione con un importo che non sia superiore al limite dei 18mila euro l’anno: il novero in questione, per il quale è appunto prevista la scadenza fiscale del prossimo 16 aprile, ricomprende gli enti e gli organismi pubblici, ma anche le amministrazioni centrali dello Stato. In pratica, ad essi viene espressamente richiesto di pagare la rata delle imposte che sono dovute in sede di conguaglio alla fine di ogni anno, oltre a una rata che si riferisce al canone della Rai, un versamento quest’ultimo che viene effettuato per conto di quei pensionati che hanno presentato la richiesta in questione entro lo scorso 15 novembre. Come si procede esattamente a questa operazione?
Locazione: ultimi due giorni per pagare l’imposta di registro
Non sono rimasti che due giorni per far fronte a una delle scadenze fiscali più importanti a livello immobiliare: in effetti, tutti quei soggetti che sono titolari di un contratto di locazione e affitto hanno l’obbligo di pagare l’imposta di registro che si riferisce ai contratti nuovi o che sono stati rinnovati in maniera tacita a partire dallo scorso 1° marzo. Il termine ultimo, come è facilmente intuibile, è rappresentato dal prossimo 2 aprile. Come si effettua nello specifico questo versamento tributario? I contribuenti coinvolti devono utilizzare il modello F23 presso gli istituti di credito, le agenzie postali o i concessionari che sono abilitati in questo senso. Nell’ipotesi in cui, invece, si è verificata una registrazione del contratto stesso attraverso la modalità telematica, allora il pagamento in questione può essere considerato contestuale al momento in cui è stato registrato.
Modello Eas, c’è tempo fino al 2 aprile per le correzioni
Non rimane poi molto tempo per far fronte alla scadenza del modello Eas (Enti Associativi): il termine temporale in questione è stato infatti fissato per il prossimo 2 aprile, quindi rimangono a disposizione una decina di giorni per segnalare all’Agenzia delle Entrate se sono intervenute o meno delle novità in merito a quanto comunicato nella dichiarazione precedente. Nell’ipotesi di cambiamenti da apportare in tal senso, allora è necessario compilare nuovamente il documento e trasmetterlo nei tempi. C’è comunque da dire che la scadenza originaria di quest’anno era stata prevista per il 31 marzo, ma quest’ultimo cade di sabato e dunque è subentrato uno slittamento di due giorni. La stessa amministrazione finanziaria ha anche messo a disposizione degli opportuni canali telematici per segnalare qualsiasi tipo di variazione, il tutto in maniera gratuita.
Libri sociali, ultimi due giorni per la tassa di vidimazione
Sono rimasti appena due giorni alle società capitalistiche che vogliono pagare senza alcuna sanzione aggiuntiva l’imposta annuale relativa alla concessione governativa per la numerazione e la bollatura dei loro libri contabili: il 16 marzo 2012 rappresenta la scadenza in questione e si tratta di un appuntamento che riguarda anche quelle compagnia che si trovano in stato di liquidazione e quegli enti che sono soliti svolgere attività di tipo commerciale. La tassa a cui si sta facendo riferimento, inoltre, è di natura forfetaria. L’elenco in questione ricomprende vari tipi di società, vale a dire le società per azioni, quelle a responsabilità limitata (le Srl), quelle consortili a responsabilità limitata, oltre ai consorzi e alle aziende speciali. Il fatto di considerare valida perfino la liquidazione ordinaria è dettato dal fatto che l’obbligo rimane in piedi fino a quando non si è proceduto alla cancellazione dell’ente dal registro delle imprese, dunque qualsiasi procedura concorsuale non pregiudica l’imposizione fiscale.
Scadenze fiscali di metà marzo
Riprendiamo oggi il nostro consueto appuntamento con le scadenze fiscali di metà mese. Il 15 marzo scade il termine ultimo per poter effettuare numerosi versamenti e comunicazioni, tra cui spicca il solito termine per l’annotazione dell’eventuale cumulativa delle fatture emesse o ricevute, e delle autofatture emesse dal cessionario o dal committente per le operazioni rilevanti territorialmente in Italia, poste in essere dal cedente o prestatore non residente per un ammontante inferiore a 300 euro.
La scadenza sarà utile anche a quei commercianti al dettaglio che desiderino procedere all’annotazione riepilogativa mensile, anziché giornaliera, dei corrispettivi inerenti al mese precedente, se ovviamente gli stessi sono certificati dallo scontrino fiscale (facoltà consentita anche ai contribuenti che emettono le ricevute fiscali, per effetto dell’equiparazione tra scontrino e ricevuta ai fini certificativi).
Sisma Abruzzo, la proroga per lo spesometro
Il terribile sisma che ha sconvolto l’Abruzzo sta per entrare nel suo terzo anno di “età”, ma la nostra amministrazione finanziaria non ha dimenticato tutti quei contribuenti che risiedevano e risiedono ancora nel cosiddetto “cratere” dell’evento in questione: la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate è stata effettuata ormai da un mese, ma la scadenza da rispettare in questo senso è sempre più vicina, il prossimo 16 marzo. Di cosa si tratta esattamente? In pratica, il Fisco ha concesso una importante proroga per quel che riguarda l’invio di comunicazioni rilevanti ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto (quello che ci stiamo abituando a chiamare “spesometro”) e relative al 2010. Nel dettaglio, i contribuenti e i professionisti residenti nella zona in questione, vale a dire quella che è stata colpita da scosse di una intensità pari o addirittura superiore al sesto grado della Scala Mercalli, avranno più tempo per questi adempimenti fiscali, i quali fanno riferimento all’obbligo di fatturazione e che non possono prevede un importo inferiore al limite dei 25mila euro.
Scudo fiscale, termini prorogati a maggio
Il termine per i versamenti legati allo scudo fiscale è stato prorogato al 16 maggio. Entro tale data sarà pertanto opportuno procedere al pagamento dell’imposta di bollo speciale sull’anonimato, per una scadenza che sarà poi applicata con cadenza annuale. Ad affermarlo è il decreto legge sulle semplificazioni tributaria, che concede ulteriori tre mesi di tempo per permettere a banche, società di gestione e fiduciarie di quantificare con ragionevole certezza l’imposta sui capitali scudati e trattenere così gli importi dai conti amministrati, o recuperare la provvista dai contribuenti.
Con lo stesso decreto fiscale è inoltre stata introdotta una norma specifica mirata a punire l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. In maniera più specifica, è previsto che in sede di rettifica ai fini delle imposte dirette non concorrono a formare reddito “i componenti positivi direttamente afferenti a spese o altri componenti negativi relativi a beni o servizi non effettivamente scambiati o prestati, entro i limiti dell’ammontare non ammesso in deduzione delle predette spese o altri componenti negativi”.