Mancano esattamente nove giorni alla scadenza valida per il cosiddetto libro unico del lavoro: entro il prossimo 30 novembre, infatti, i datori di lavoro, i committenti e i soggetti intermediari hanno l’obbligo di stampare questo stesso documento oppure di consegnarne una copia al soggetto che è incaricato per la tenuta. Il periodo temporale di riferimento è quello di paga precedente per la precisione. La modalità da sfruttare in questo caso, inoltre, è quella della stampa meccanografica, su fogli mobili a ciclo continuo, con numerazione di ogni pagina e vidimazione. Tra l’altro, i datori di lavoro utilizzano anche il modello Uniurg, dunque è necessario non fare confusione da questo punto di vista.
Scadenze
Adempimenti fiscali pesano per 36 giorni
Adempiere a tutte le scadenze fiscali costa ad un’azienda 36 giorni lavorativi all’anno. A ribadirlo sono i Giovani di Confcommercio, nel Rapporto ‘Credito e burocrazia’ che cita i dati della Banca Mondiale. I giorni per gli adempimenti (120 azioni in tutto l’anno) sono il 76 per in più della media Ue e il 46 per cento in più dei Paesi Ocse. L’occasione è stata altresì utile per cercare di fare il punto sull’evoluzione del credito nazionale bancario nei confronti delle imprese, e sull’impatto della crisi sull’operatività imprenditoriale italiana.
Scade domani il termine per le dichiarazioni integrative
C’è tempo fino a domani per provvedere alla trasmissione dei risultati delle dichiarazioni integrative: la scadenza del 10 novembre, infatti, è stata scelta dalla nostra amministrazione finanziaria per inviare i risultati contabili di queste stesse dichiarazioni direttamente all’Agenzia delle Entrate e in modalità telematica. I soggetti chiamati a rispettare il termine in questione sono i Centri di Assistenza Fiscale (meglio conosciuti con l’acronimo Caf) e i professionisti abilitati che sono soliti prestare assistenza di tipo tributario. Gli errori del modello 730, ma non solo di quest’ultimo, sono molto comuni, dunque questa scadenza è molto importante.
Ancora cinque giorni per il bollo degli assegni circolari
Mancano soltanto cinque giorni prima della scadenza fiscale fissata dalla nostra amministrazione finanziaria per il pagamento degli assegni circolari: in pratica, questo termine ultimo si riferisce al versamento dell’imposta di bollo che grava su questi stessi assegni, più precisamente quelli in circolazione alla fine del terzo trimestre del 2012 (lo scorso mese di settembre). Le sanzioni per l’assegno irregolare sono piuttosto pesanti e quindi bisognerebbe evitarle preparandosi per tempo. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che i soggetti coinvolti in tal caso sono le banche e gli istituti di credito che sono soliti emettere gli assegni circolari, la cui caratteristica principale è quella della disponibilità del denaro, il quale viene bloccato in maniera contestuale all’emissione.
Grande distribuzione: la scadenza del 15 novembre
Il mese di novembre è appena cominciato e dunque bisogna senza alcuna pensare a come fare fronte a una delle principali scadenze fiscali che vi saranno a breve: in effetti, ci sono ancora undici giorni di tempo per provvedere all’adempimento tributario della trasmissione dei corrispettivi Igd. Quest’ultima sigla sta a identificare quelle imprese che sono attive appunto nella grande distribuzione. Volendo essere ancora più precisi, entro il prossimo 15 novembre bisognerà trasmettere i corrispettivi che si riferiscono alle operazioni poste in essere lo scorso mese di ottobre.
Ancora due giorni per rivalutare partecipazioni e terreni
La prima situazione riguarda quei contribuenti che hanno deciso di provvedere alla rivalutazione del valore di quelle partecipazioni che non sono negoziate nei mercati regolamentati; la seconda situazione, invece, prevede che sia stato rivalutato il valore dei terreni edificabili e che hanno una destinazione agricola. In entrambi i casi, però, il possesso deve essere avvenuto alla data del 1° gennaio del 2010: ebbene, chiunque si trovi in situazioni del genere deve provvedere al pagamento della terza e ultima rata dell’imposta sostitutiva che è stata determinata in base al valore che risulta dalla perizia giurata di stima, con tanto di applicazione di un interesse pari al 3% annuo (il versamento di quest’ultimo deve avvenire in maniera contestuale).
Scadenze fiscali: l’archiviazione delle ricevute per l’invio telematico
Sono rimasti soltanto due giorni per provvedere alla restituzione delle ricevute relative all’invio telematico del modello Unico: in pratica, come previsto espressamente dalla nostra amministrazione finanziaria, la data del 30 ottobre rappresenta una scadenza fiscale importante, entro la quale è necessario consegnare al contribuente l’originale della dichiarazione con tanto di ricevuta di invio. I soggetti chiamati a rispettare questo adempimento tributario sono gli intermediari abilitati alla trasmissione telematica di queste stesse dichiarazioni. L’archiviazione delle ricevute di invio telematico permette di gestire al meglio questa situazione, importando le stesse e associandole in maniera automatica ai documenti delle classi di appartenenza.
Ancora tre giorni per presentare il 730 ai Caf
Fra tre giorni esatti tutti i contribuenti interessati dovranno ricordarsi di rispettare la scadenza prevista per la presentazione al Caf (Centro di Assistenza Fiscale) del modello 730 integrativo: in pratica, la data del prossimo 25 ottobre si riferisce nello specifico a quei soggetti che si sono avvalsi dell’assistenza fiscale di questi centri e che hanno presentano il documento in questione. La modalità prevista è ovviamente quella della consegna diretta al Caf stesso. Il ricorso all’assistenza fiscale di questo tipo presenta diversi tipi di vantaggi. Anzitutto, i contribuenti possono semplificare in maniera sensibile tutti gli aspetti burocratici che sono collegati alla redazione, al calcolo delle imposte e alla presentazione della dichiarazione dei redditi (non è un caso che di recente il Codacons abbia lanciato il Caf a costo zero).
Tra due giorni scade la presentazione delle domande Cigs
Non rimangono che altri due giorni, oltre a oggi, per rispettare la scadenza prevista in relazione alla cassa integrazione guadagni: il prossimo 22 ottobre, infatti, sarà necessario inviare la domanda per la Cig ordinaria, in deroga e non evitabile, oltre ai vari riepiloghi delle giornate lavorative a cui si fa riferimento. Si tratta di un adempimento che interessa i sostituti d’imposta, i quali possono inviare quanto richiesto attraverso la modalità telematica all’Inps. Come si procede in questo caso? Anzitutto, bisogna ricordare che spesso la presentazione telematica per Cigs e contratti di solidarietà è simultanea.
Ancora un giorno per l’addizionale sulle stock options
Non è rimasto che un giorno per rispettare la scadenza del 16 ottobre, vale a dire quella relativa al versamento dell’addizionale sulle cosiddette stock options: in effetti, la giornata di domani rappresenta il termine ultimo in questo caso, con la possibilità di pagare l’addizionale su quei compensi che sono stati corrisposti a settembre sotto forma di bonus e di queste opzioni finanziarie, più precisamente nei confronti di dirigenti, manager e soggetti che sono titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa che hanno superato il triplo della parte fissa della retribuzione. Questo vuol dire che la scadenza fiscale in questione si riferisce ai sostituti d’imposta, i quali sono chiamati a sfruttare il consueto modello F24 in forma telematica.
Il 29 ottobre è la scadenza per le comunicazioni del leasing
Sono passate meno di tre settimane da quando si è precisato come non fosse necessario nessun regime del margine Iva per il leasing di autoveicoli: ebbene, ora è tempo di ricordare la scadenza che si riferisce proprio alle attività di locazione e di noleggio delle auto, dei caravan e di altre vetture, unità di diporto e aeromobili. In effetti, la data del prossimo 29 ottobre, tra quindici giorni esatti dunque, rappresenta il termine ultimo che la nostra amministrazione finanziaria ha messo a disposizione delle società e degli operatori commerciali che si occupano di leasing. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che questi stessi soggetti hanno l’obbligo di comunicare all’Anagrafe Tributaria i dati anagrafici di quei clienti con cui sono stati stipulati dei contratti, prendendo spunto dai corrispettivi percepiti nel corso del 2011.
Proroga fino a gennaio per lo spesometro relativo ai Pos
L’ultima settimana per la scadenza dello spesometro si unisce ora a un altro termine utile in questo senso: in effetti, è stata prorogata fino al prossimo 31 gennaio la data entro cui gli operatori finanziari che hanno emesso carta di credito, di debito o prepagata hanno l’obbligo di comunicare all’Anagrafe Tributaria le operazioni rilevanti ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto. Entrando maggiormente nel dettaglio, bisogna subito precisare che si tratta di operazioni che hanno un importo non inferiore al limite dei 3.600 euro, mentre il periodo di svolgimento a cui si sta facendo cenno è quello che va dal 6 luglio fino al 31 dicembre dello scorso anno.
Si avvicina la scadenza per gli apparecchi di intrattenimento
Una data molto importante e sempre più vicina per quel che concerne il versante fiscale è quella del prossimo 15 ottobre: nello specifico, si tratta del termine ultimo che la nostra amministrazione finanziaria ha fissato per il prelievo erariale unico degli apparecchi di intrattenimento (la sigla con cui è maggiormente conosciuto è Preu). Di cosa si tratta esattamente? Sono rimasti a disposizione quattro giorni esatti per il pagamento di tale prelievo su questi specifici apparecchi, più precisamente la seconda rata del quinto periodo (il bimestre settembre-ottobre per la precisione): in questo caso, l’importo ammonta a un quarto del Preu che era dovuto per il terzo periodo contabile (il bimestre maggio-giugno: doppia scadenza per il Preu sugli apparecchi da intrattenimento).
Ultima settimana per la scadenza dello spesometro
Manca giusto una settimana (15 ottobre 2012) alla nuova scadenza fiscale che ha a che fare con il cosiddetto spesometro: nello specifico, si sta facendo riferimento alla comunicazione che deve essere perfezionata dagli intermediari finanziari. Entrando maggiormente nello specifico, questi ultimi hanno l’obbligo di comunicare tutti quegli importi che nell’arco temporale di un anno sono riusciti a superare i tremila euro. Più precisamente, la nostra amministrazione finanziaria prenderà in esame quanto realizzato tra il 6 luglio e il 31 dicembre dello scorso anno, con i pagamenti posti in essere attraverso le carte di credito, quelle di debito o anche quelle prepagate.