Come funziona il condono delle cartelle esattoriali di Equitalia? Come è possibile verificare se la propria cartella esattoriale erogata dall’ente Equitalia sia interessata dal condono? Appare opportuno effettuare una serie di ragionamenti e fornire informazioni utili allo studio di questa spinosa prassi.
Risoluzioni
Rateizzazione, Equitalia ripristina i benefici per i contribuenti che ne avevano perso il diritto
Coloro i quali, per legge, hanno perso il bonus della rateizzazione al 31 dicembre 2014, godranno ora di nuove opportunità riservate loro da Equitalia e dal Governo.
Ravvedimento operoso, il nuovo modello di collaborazione tra cittadini
La nuova Legge di Stabilità, relativa all’anno 2015 ha il merito di introdurre un modello di collaborazione tra fisco e cittadino inedito in confronto al passato. In questo schema il cittadino ha un ruolo decisamente attivo.
Equitalia permette di pagare i debiti a rate. La procedura entro il 31 luglio
Le rateizzazioni restano la soluzione più usata da famiglie e imprese per pagare le cartelle di Equitalia. Finora sono attive 2,3 milioni per un importo di oltre 25 miliardi di
Redditometro, quali azioni intraprendere in caso di accertamento
L’Agenzia delle Entrate, nelle prossime settimane inizierà l’invio delle lettere di accertamento indirizzate a circa 20 mila gli italiani che nei prossimi giorni si vedranno quindi recapitare la missiva con la quale l’Istituto chiederà loro di presentarsi presso uno dei suoi uffici per la verifica delle spese effettuate.
Ritenuta d’acconto sui bonifici dall’estero
In queste ultime settimane si è discusso molto riguardo alla ritenuta d’acconto da applicare sui bonifici provenienti dall’estero, norma entrata in vigore dal 1° febbraio. Una tassa per nulla trascurabile, visto che si tratta del 20% del totale bonificato.
Società trasparenti e F24: vietato lo scambio di ritenute
Vi sono molte società di capitali, in primis le società per azioni e quelle a responsabilità limitata, che optano per la trasparenza aziendale: è proprio ad esse che si è rivolta la nostra amministrazione finanziaria con un’apposita circolare, la risoluzione 99/E. Che cosa viene disposto esattamente con questo documento? Il primo concetto che balza agli occhi è il fatto che tali enti non dovranno permettere lo scambio di ritenute d’acconto con i soci. In effetti, la trasparenza è dettata proprio dal fatto che le ritenute stesse vengono subite e quindi non si possono mantenere in alcun modo per poi procedere con la compensazione fiscale all’interno del modello F24. La precisazione dell’Agenzia delle Entrate non è di poco conto, anche perché soltanto due anni fa questo meccanismo tributario era invece consentito.
Deducibilità fiscale ampia per le donazioni alla ricerca
Deducibilità fiscale ampia per le donazioni alla ricerca, ed in particolare per le erogazioni liberali a favore dei cosiddetti “IRCCS”, ovverosia gli istituti di ricovero e di cura a carattere scientifico, sia pubblici, sia privati. A chiarirlo con una Risoluzione, la numero 87/E, pubblicata nella giornata di ieri, venerdì 19 agosto del 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare quindi come il donatore possa portare in diminuzione del proprio reddito, e quindi in deduzione fiscale, le somme erogate a favore degli IRCCS.
Ravvedimento: importante Risoluzione delle Entrate
Sì al ravvedimento parziale, ma con le sanzioni e con gli interessi da applicare che devono andare di pari passo. Questo è quanto nella giornata di ieri, giovedì 23 giugno del 2011, ha spiegato e chiarito l’Agenzia delle Entrate con un’apposita Risoluzione, la numero 67/E, con la quale si precisa che il ravvedimento frazionato, che non rappresenta un ravvedimento a rate, è ammesso a patto che il contribuente paghi gli interessi e le sanzioni, ed a patto che nel frattempo da parte dell’Amministrazione finanziaria dello Stato non siano intervenuti dei controlli.
Imposta di bollo: esenzione per attestazioni di regolarità fiscale
Le attestazioni di regolarità fiscale che vengono rilasciate dall’Amministrazione finanziaria dello Stato scontano l’esenzione da imposta di bollo. A chiarirlo, con un’apposita Risoluzione, la numero 50/E, pubblicata nella giornata di
Bonus Assunzioni: In caso di dimissione del dipendente il bonus potrebbe sopravvivere
L’agenzia delle Entrate torna a parlare del tema del Bonus Assunzioni e lo fa con la risoluzione n. 105/E del 12.10.2010.
Nello specifico la risoluzione chiarisce la casistica delle dimissioni del lavoratore cosi detto “agevolato“.
Per essere più chiari in caso di dimissione del lavoratore per cui il datore di lavoro aveva beneficiato del Bonus Assunzioni, quest’ultimo per non rischiare di dover restituire il credito di imposta già utilizzato e di non poter usufruire del restante, dovrà mantenere come media annua l’incremento occupazionale per almeno tre anni o due per le Pmi.
Vendita della seconda pertinenza di un’abitazione prima casa
Torniamo a parlare di prima casa ed in particolar modo delle pertinenze. L’Agenzia ddelle Entrate con la Risoluzione n. 95/E del 05.10.2010 ha chiarito il corretto trattamento fiscale da riservare,
Cessione crediti verso il FISCO da parte di società importatrice di automezzi
Quando una società produttrice o importatrice di autoveicoli cede a terzi crediti maturati verso il Fisco, la società che acquista il credito può utilizzarlo per effettuare una compensazione con i propri debiti nei confronti del Fisco stesso: è quanto ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la recente Risoluzione numero 15/E del 05.03.2010.
A seguito di un interpello presentato da una Azienda produttrice di autovetture, che chiedeva lumi in merito alla possibilità di cedere i crediti di imposta derivanti dagli incentivi alla rottamazione, l’Agenzia delle Entrate ha, quindi, precisato che il credito maturato nei confronti dell’Erario segue, nelle sue vicende, le ordinarie regole dettate dal diritto civile e pertanto può essere trasferito a terzi.
Regime IVA per posti barca
Con Risoluzione del 19.01.2010, l’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza in merito al regime IVA da applicare alla locazione di spazi di mare per “parcheggio” di natanti.
Nell’interpello che ha sollecitato l’intervento della Agenzia con la Risoluzione detta, una società avente ad oggetto la gestione di pontili galleggianti affermava che quando un ente concede ad un privato un bene del demanio marittimo (spazio di mare) per una finalità (parcheggio barca) prevedendosi il pagamento di un prezzo, si compie una attività commerciale;detta attività – se effettuata per una durata di tempo determinata – è assimilabile alla locazione di beni immobili e quindi esente dall’IVA, affermava la società che ha posto l’interpello in questione, confortata in queste conclusioni dalla sentenza della Corte di Cassazione numero 6138 del 2009.
Sul tema, invece, con la Risoluzione in esame, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che va richiamato quanto espresso dalla Corte di Giustizia con sentenza del 03.03.2005 (causa numero 428/02):