La risoluzione 125/E che la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri si riferisce espressamente alla gestione dei concorsi a pronostici e delle scommesse: sono stati infatti istituiti due appositi codici tributo in tal senso, vale a dire il numero 5271 e il 5272, i quali dovranno essere sfruttati al momento del pagamento delle sanzioni tramite il modello F24 Accise. Volendo essere ancora più precisi, si tratta delle sanzioni amministrative che vengono comminate a coloro che gestiscono questi monopoli e che però non provvedono a presentare la certificazione dell’avvio di attività, oppure lo fanno in ritardo. Le disposizioni specifiche per queste violazioni sono state introdotte dalla recente “Legge di stabilità per il 2011” (la legge 220 del 2010 per la precisione), la quale specifica proprio che le multe in questione vanno da un minimo di 516 a un massimo di duemila euro, il tutto nel nome della regolazione dell’imposta unica che è dovuta ai Monopoli di Stato.
Modelli
I modelli F23 e F24 compilabili direttamente dal pc
La compilazione a mano dei modelli F23 e F24 può essere senz’altro un’alternativa utile per i contribuenti interessati: è il commercialista che fornisce questi documenti e poi si provvede a elencare tutti i dati utili alle poste oppure in banca. Ovviamente, però, esiste una possibilità più semplice che velocizza i tempi e semplifica l’adempimento, vale a dire la compilazione dei due modelli direttamente dal proprio computer. Come si deve procedere in questo senso? Il problema degli F23 e degli F24 che sono messi a disposizione dalla nostra amministrazione finanziaria sul sito web è rappresentato dal formato: il pdf, infatti, non consente di scrivere direttamente dal pc e la possibilità di errori è sempre dietro l’angolo.
Denuncia di successione: l’uso dell’F23 e del modello 4
Uno degli atti amministrativi e burocratici più importanti con cui si può avere a che fare è la cosiddetta denuncia di successione: si tratta, infatti, di un adempimento obbligatorio e da cui non si può prescindere, il quale ricorre in occasione di situazioni piuttosto particolari dal punto di vista privato. In effetti, il riferimento non può che andare alle successioni e alle eredità, degli argomenti piuttosto complessi da affrontare, ma che prevedono anche una disciplina piuttosto precisa. Quali sono le modalità che consentono di velocizzare e rendere più adeguate le procedure di successione? Gli adempimenti possono essere realizzati in vari modi, ma, in particolare, si possono considerare due modelli fiscali in tal senso, vale a dire il modello F23 e il modello 4, entrambi molto utili. In aggiunta, non bisogna dimenticare altri elementi preziosi, quali lo stato di famiglia e il certificato di morte della persona a cui si dovrà appunto succedere.
Modello F24: si potrà pagare anche imposta di registro, ipotecaria e bollo
Al fine di semplificare le procedure di pagamento, presto il modello F24 potrebbe diventare un vero e proprio modulo universale di versamento. Il “caro” modello dovrebbe infatti prevedere anche la possibilità di poter assolvere efficacemente al pagamento dell’imposta di registro, dell’imposta ipotecaria, dell’imposta di bollo, e anche dell’imposta comunale sull’incremento del valore degli immobili, semplificando di fatto i rapporti con il fisco.
Per licenziare questa nuova funzionalità del modello F24 occorrerà tuttavia attendere l’intesa concreta tra l’Agenzia delle Entrate e quella del Territorio. Un accordo che dovrà finalizzare alcuni aspetti pratici della trasformazione dell’F24 in modello universale, ma che non dovrebbe costituire grandi problemi o ostacoli all’implementazione di questo modello quale generale strumento di incasso tributario.
Cartelle esattoriali: tutte le novità del 2011
Ci sono molte novità che riguardano le cartelle esattoriali e che vale la pena approfondire, così da rendere i contribuenti ancora più informati in merito ai loro adempimenti fiscali: le modifiche si riferiscono soprattutto alla necessità di avere un adeguamento alle regole del processo tributario, le quali sono contenute all’interno dell’ultima manovra finanziaria approvata dal nostro governo quest’anno. L’amministrazione finanziaria, inoltre, ha già provveduto a comunicare la struttura del nuovo modello e le istruzioni di base a cui fare riferimento. La manovra in questione, infatti, ha di fatto reso le cartelle di pagamento uno strumento che può essere suscettibile di un ricorso (la cosiddetta impugnativa) di fronte alle Commissioni Tributarie Provinciali. Ecco spiegato il motivo dell’aggiornamento in questione, in particolare per quel che concerne la sezione della modalità di ricorso.
Superbollo auto, ecco i codici tributo per l’F24
Il superbollo auto è una delle discussioni fiscali più accese del nostro paese in questi ultimi giorni: si tratta di una imposta di proprietà molto particolare, la quale va a colpire anche coloro che hanno provveduto a vendere la propria vettura potente lo scorso mese di luglio, comunque per il momento vi sono delle disposizioni ben precise per il relativo pagamento. In effetti, l’Agenzia delle Entrate ha predisposto degli appositi codici tributo per la compilazione del modello F24, quindi è bene fare un po’ di chiarezza da questo punto di vista. Anzitutto, uno dei codici più importanti è sicuramente il 3364, il quale deve essere sfruttato all’interno del documento appena citato, più precisamente quello che fa riferimento ai pagamenti con elementi identificativi.
Modello 770 tardivo, c’è tempo fino al 21 novembre
A tutto c’è rimedio, un’affermazione valida in molti campi e più che mai in quello fiscale: la frase, poi, è più che mai azzeccata per il modello 770 relativo a quest’anno, sia la versione ordinaria che quella semplificata, tanto che l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei sostituti d’imposta un termine per provvedere alla dichiarazione tardiva. C’è infatti tempo fino al prossimo 21 novembre per tutti coloro che non hanno rispettato la scadenza di agosto. Ovviamente, come accade normalmente in questi casi, sarà necessario versare anche una sanzione pecuniaria in misura ridotta. La data in questione è fondamentale e chiunque non dovesse rispettarla si renderà responsabile di una vera e propria omissione. Un mese di tempo, comunque, dovrebbe essere sufficiente per porre in essere questo ravvedimento operoso, a patto che non siano già cominciate delle ispezioni o indagini sull’azienda.
Contenziosi col Fisco: la chiusura con il modello F24
Siete dei contribuenti che hanno avuto una lite con il fisco del valore non superiore ai ventimila euro? La chiusura del contenzioso è diventata davvero semplice per il nostro paese, visto che tale operazione può avvenire entro e non oltre il prossimo 30 novembre, andando a beneficiare di un importo da versare in forma agevolata. Il pagamento in questione è espressamente previsto dal Decreto legge 98 del 2011, quella che siamo abituati a chiamare “manovra correttiva di luglio”, la quale ha introdotto la possibilità di dare una definizione più rapida e agevole alle liti tributarie non anteriori allo scorso 1° maggio; in particolare, il riferimento va alle controversie che possono essere sorte tra i contribuenti stessi e le Commissioni Tributarie, ma anche i giudici ordinari e quelli della Corte di Cassazione.
F24 Accise, modificata la descrizione del codice 5248
I contribuenti che avranno a che fare con il modello fiscale F24 Accise dovranno prestare la massima attenzione all’ultima modifica che è stata introdotta dall’Agenzia delle Entrate: in effetti, la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a cambiare la descrizione di uno dei tanti codici tributo che sono stati istituti a tale scopo e che vanno inseriti all’interno del documento in questione. Nello specifico, si tratta del codice 5248, il quale faceva espresso riferimento a quelle somme di denaro che dovevano essere pagate all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato come sanzione amministrativa pecuniaria. Volendo essere ancora più precisi, inoltre, la multa da versare era dovuta ad alcune violazioni specifiche, vale a dire quelle relative alla partecipazioni di soggetti di minore età ai giochi con in palio delle vincite in denaro.
Studi di settore, quali le sanzioni per l’omessa presentazione
Parliamo oggi di studi di settore e, in particolar modo, di quali sono le sanzioni per l’omessa presentazione di tale documento, anche alla luce della recente manovra.
In particolare, le sanzioni sono di due tipologie. Se si è omessa la presentazione prevista dal d.lgs. 471/1997, art. 8, co. 1, la sanzione è stabilita in misura fissa e, pertanto, non risulta esser elegata ad alcun parametro variabile. L’applicazione della sanzione avverrà per una misura massima pari a 2.065,83 euro in caso di omessa presentazione del modello degli Studi da integrare al Modello Unico, o attraverso una dichiarazione integrativa (anche a seguito di un invito formale da parte dell’Agenzia delle Entrate).
Contenzioso tributario: i valori del contributo unificato
Il 15 settembre scorso è terminata la sospensione temporanea dei processi amministrativi, civili e tributari, blocco che era cominciato il 1° agosto: questo vuol dire che anche il contenzioso fiscale può riprendere il suo corso naturale, ma d’ora in poi si dovrà far fronte alle novità contenute in uno specifico testo normativo, il Decreto 98 del 2011 (“Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”). In particolare, bisogna prestare la massima attenzione a quanto contenuto nell’articolo 37 di questa stessa legge, il quale introduce il cosiddetto “contributo unificato”, la tassa che di fatto andrà a sostituire l’imposta di bollo. C’è comunque da precisare che tale contributo rappresenterà una novità solamente per quei processi che sono stati notificati dal 6 luglio scorso: il valore del tributo non è fisso, ma va sempre individuato e quantificato in base al valore che viene assegnato di fatto alla lite fiscale.
Liti fiscali, tutte le istruzioni per il modello F24
Il contenzioso con il fisco è una realtà piuttosto frequente nel nostro paese ed è per questo motivo che l’Agenzia delle Entrate ha predisposto in maniera accurata questo adempimento in relazione al modello F24: in effetti, il pagamento di tutte quelle somme di denaro che si riferiscono a tali liti dovrà avvenire entro e non oltre il 30 novembre prossimo, mentre per la relativa richiesta ci sono ancora sette mesi di tempo, visto che la scadenza in questione è stata fissata al 2 aprile del 2012. In questo modo, tutte le liti fiscali possono essere portate a compimento in maniera rapida ed efficace, con un’unica soluzione di pagamento. In pratica, la novità si è resa necessaria dopo l’approvazione di questa estate della manovra economica (per la precisione si tratta del Decreto 98 del 2011) che la prevede espressamente.
F24 cumulativo per gli intermediari
Le tasse i contribuenti le possono pagare “in proprio”, ovverosia, ad esempio, collegandosi all’Internet Banking di un Istituto di credito, ed accedendo alla sezione tasse per il pagamento con F24. Pur tuttavia, questa operazione, in maniera “cumulativa”, per conto dei propri assistiti, la possono fare su delega anche tutti quegli intermediari che risultano essere abilitati al canale telematico Entratel dell’Agenzia delle Entrate. Stiamo parlando, tra gli altri, dei Caf, le Associazioni di categoria ed i professionisti che, attraverso un apposito servizio, denominato proprio “F24 cumulativo”, possono versare le imposte dovute dai propri assistiti con l’addebito diretto sul rispettivo conto corrente bancario o postale.
Modello F24: pagamento Tia e Tosap
In Italia, grazie a delle apposite convenzioni, sia la Tia, sia la Tosap, si possono pagare con il modello F24. E’ il caso, in particolare, del Comune di Sennori, in provincia di Sassari, dove l’Amministrazione comunale e le Entrate della Sardegna, in accordo con quanto reso noto da Fiscooggi.it, il Quotidiano telematico dell’Amministrazione finanziaria dello Stato, hanno rinnovato la convenzione per il pagamento con F24, fino al 31 maggio del 2012, salvo ulteriori proroghe, della Tia e della Tosap.