Imu, le novità dei modelli F24 e F24 Accise

L’Imposta Municipale Unica è la protagonista assoluta delle ultime discussioni fiscali: la sua introduzione sta implicando un cambiamento piuttosto importante, vale a dire quello relativo all’utilizzo dei modelli per la compilazione. Tale novità riguarda nello specifico l’F24 classico e l’F24 Accise, quindi è opportuno approfondire nel dettaglio l’argomento per evitare qualsiasi tipo di errore. Anzitutto, nel nuovo F24 in questione lo schema prevede che non vi siano più le diciture Ici, ma ovviamente si fa riferimento alla sigla Imu. Allo stesso modo, non sarà presente la dicitura “Detrazione Ici abitazione principale”, sostituita con il più semplice termine “Detrazione”. C’è comunque da precisare che il vecchio modello può ancora essere sfruttato per il versamento, una possibilità che è stata messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate fino al prossimo 31 maggio.

F24 Accise, dal 10 aprile la nuova versione

È passata appena una settimana da quando l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento molto importante, il cui intento è stato quello di introdurre delle modifiche rilevanti al celebre modello di pagamento denominato F24 Accise: questo stesso documento, inoltre, ha previsto anche delle avvertenze particolari e molto chiare per quel che concerne la compilazione vera e propria. A questo punto, bisogna fare riferimento a una data specifica, vale a dire il prossimo 10 aprile. Si tratta, infatti, del giorno a partire dal quale sarà necessario sfruttare il nuovo modello in questione, sostituendo quindi di fatto quello che era stato approvato in precedenza e la cui introduzione risaliva alla fine del 2007. Con cosa avranno a che fare i contribuenti coinvolti? Le novità di maggior rilievo sono rappresentate senza dubbio dalla presenza di alcuni campi nel modello stesso, vale a dire quelli relativi al codice ufficio, alla rateazione e al codice atto.

Modello 730-4, la scadenza per i sostituti d’imposta

Il 2012 sta riservando una novità importante dal punto di vista fiscale per tutti quei datori di lavoro, sia pubblici che privati, che hanno l’obbligo di comunicare la sede elettronica per ricevere i modelli 730-4: la ricezione a cui si sta facendo riferimento è ovviamente quella che avviene tramite internet e che è consentita dalla nostra amministrazione finanziaria. In pratica, tale documento tributario contiene tutte le risultanze contabili che derivano dalle dichiarazioni, oltre ai dati relativi al 730-3 per il conguaglio da parte dei già citati sostituti d’imposta. Il termine previsto in tal caso è il prossimo 2 aprile, visto che quello inizialmente fissato, il 31 marzo per la precisione, cade di sabato. Fra poco più di due settimane, dunque, giungerà a scadenza il termine per la trasmissione in modalità esclusivamente elettronica del modello.

Vordruck 730/2012, la dichiarazione dei redditi in tedesco

La nostra amministrazione finanziaria ha dimostrato ancora una volta di essere piuttosto attenta alle minoranze linguistiche che sono presenti nel nostro paese, venendo quindi incontro alle esigenze di tutti i contribuenti: il riferimento non può che andare a un modello nuovo di zecca che è ora possibile rinvenire e scaricare sul sito web delle Entrate stesse, vale a dire Vordruck 730/2012. Si tratta, come si può comunque intuire facilmente da questa specifica denominazione, del modello in versione bilingue del 730 (la dichiarazione dei redditi per intenderci), quindi sia in italiano che in tedesco. Il documento in questione potrà essere comodamente sfruttato da tutti quei pensionati e quei lavoratori che vantano la madrelingua teutonica, con l’obiettivo chiaro di consentire loro di compilare la dichiarazione in maniera corretta, comprendendo ogni istruzione e richiesta ed evitando di conseguenza qualsiasi tipo di errore o equivoco dal punto di vista linguistico.

Le novità del modello 770 mensile

La gradualità temporale più ampia è una delle novità di rilievo del modello 770 di quest’anno: la trasmissione mensile di questo documento fiscale così importante, indirizzato ai sostituti d’imposta del nostro paese prevede infatti una nuova tempistica, sempre e comunque attraverso le consuete reti telematiche. In realtà, questa novità così corposa sarebbe già dovuta intervenire nel corso del 2011, come prevedeva espressamente un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, ma lo scorso anno è stato sfruttato solamente per la sperimentazione, mentre il 2012 è diventato sin da subito l’anno dell’operatività piena ed effettiva per quel che concerne il sistema di trasmissione a cadenza mensile. Che cosa cambierà in buona sostanza? I datori di lavoro sono stati abituati fino a questo momento a inviare il 770 direttamente alla nostra amministrazione finanziaria, avendo cura di inserire nel modello tutte le informazioni relative ai dipendenti una volta all’anno.

Apparecchi di intrattenimento, il codice per l’F24 Accise

La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate risale a qualche giorno fa (lo scorso 29 febbraio per la precisione), ma l’argomento è come sempre attuale e quindi va approfondito nel dettaglio. In effetti, la nostra amministrazione finanziaria ha deciso di istituire un apposito codice tributo, il 5273, che è stato pensato appositamente per i concessionari che utilizzano il modello F24 Accise: in pratica, tale riferimento servirà per il pagamento ai Monopoli di Stato di una imposta specifica, vale a dire l’addizionale pari al 6% che si applica sulle vincite ottenute grazie ai cosiddetti apparecchi di intrattenimento. Ovviamente, non vengono prese in considerazione tutte le somme, ma solamente quelle che vanno al di là dell’importo di cinquecento euro. Come funziona questo versamento?

F24: istituiti i codici tributo per le rendite immobiliari

Il settore immobiliare è ancora una volta uno dei protagonisti assoluti dell’ultima risoluzione che è stata pubblicata dalla nostra amministrazione finanziaria, la 19/E che reca la data della giornata di ieri: in effetti, il Fisco ha voluto chiarire quali sono i codici tributo specifici che vanno sfruttati per il pagamento delle somme derivanti dall’attribuzione d’ufficio della rendita presunta agli immobili. In pratica, si tratta di una attribuzione che viene stabilita dall’Agenzia del Territorio e che si rivolge in maniera diretta a tutti quei proprietari che non hanno ottemperato alla presentazione del relativo aggiornamento catastale, come previsto espressamente dalla legge (il testo di riferimento è il Decreto 78 del 2010, le ormai famose misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e la competitività economica). L’istituzione è quindi cosa fatta, come utilizzare questi stessi codici?

F24 unificato per i tributi speciali catastali

L’Agenzia delle Entrate e quella del Territorio si sono premunite di ricordare tutte le istruzioni relative al pagamento dei tributi speciali catastali: in effetti, non sono certo pochi i contribuenti coinvolti in questo senso e devono essere perfettamente a conoscenza dei versamenti da realizzare, oltre ai possibili interessi, le sanzioni pecuniarie e i vari oneri accessori. Proprio per questo motivo, si è deciso di rendere la procedura ancora più semplice, mettendo a disposizione il modello unificato F24, il quale sarà sfruttato proprio per questo adempimento tributario. Le due agenzie hanno infatti emanato un provvedimento congiunto, il quale spiega per filo e per segno quali sono le nuove modalità. D’altronde, si tratta di un passaggio dovuto dopo l’entrata in vigore del Decreto dell’8 novembre scorso del Ministero delle Finanze, un testo che aveva richiesto in maniera espressa di includere anche questo tipo di imposte e tutti gli oneri conseguenti, visto che non sono certo rari i casi di inosservanza della normativa catastale.

Imposta sugli aeromobili privati, i codici tributo per l’F24

Risale a qualche giorno fa la circolare con cui l’Agenzia delle Entrate ha reso noti tutti gli adempimenti relativi all’imposta erariale sugli aeromobili privati: si tratta di un tributo che è stato introdotto dalle recenti manovre del governo Monti, quindi ora bisognava conoscere tutte le modalità per il pagamento ed è per questo motivo che sono stati istituti gli appositi codici tributo da utilizzare nel modello F24. Gli aeromobili in questione sono quelli privati e la cui immatricolazione risulta essere presente nel registro aeronautico nazionale; in aggiunta, bisogna considerare anche i mezzi che non sono immatricolati, ma che sostano nel nostro paese per oltre due giorni. Il modello di riferimento è l’F24-Versamenti con elementi identificativi. Volendo essere ancora più precisi, c’è da sottolineare come i codici tributo in questione siano esattamente tre: il codice 3368, infatti, è stato introdotto per l’imposta erariale vera e propria, mentre i codici 8935 e 1930 servono, rispettivamente a indicare la sanzione e gli interessi sul ravvedimento.

Befera sogna una dichiarazione dei redditi di sole due pagine

Due paginette invece che le consuete quaranta: è questo il sogno e l’auspicio espresso da Attilio Befera, direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, il quale è intervenuto ieri al convegno Telefisco, l’evento dedicato appunto al mondo fiscale. L’obiettivo è piuttosto ambizioso, si tratta di una semplificazione enorme, ma la stessa amministrazione finanziaria è convinta che possa essere raggiunto in modo agevole, magari andando a “disboscare” le varie detrazioni tributarie, concesse in maniera fin troppo generosa ai contribuenti del nostro paese. La semplificazione delle tasse, comunque, potrebbe diventare realtà grazie all’apposito decreto che il governo Monti ha cominciato ad approntare in questi giorni; si tratta soltanto della bozza iniziale, ma la normativa fiscale e la sua semplificazione potrebbero beneficiare di un provvedimento tagliato su misura.

Come rimediare agli errori di compilazione dell’F23

La compilazione del modello F23 è uno dei momenti più importanti a livello fiscale per tutti quei contribuenti che sono coinvolti: anzitutto, bisogna ricordare che si tratta del documento tributario che viene sfruttato per pagare le tasse, le imposte, le sanzioni pecuniarie e tutte quelle somme relative a casi particolari, come ad esempio la registrazione degli atti giudiziari e i pagamenti di attività strettamente collegate all’Agenzia del Territorio. Ebbene, l’errore può essere sempre dietro l’angolo e bisogna anche capire come rimediarvi, visto che dall’inserimento corretto dei dati e delle informazioni dipenderanno molte conseguenze. Che cosa succede, ad esempio, se al momento del versamento di una imposta (successione, registro o catastale che sia) si va a indicare nel modello un codice di un ufficio diverso da quello previsto?

Disponibili online i modelli 770 per il 2012

I sostituti d’imposta sono i principali soggetti interessati dalla pubblicazione online effettuata ieri dall’Agenzia delle Entrate sul proprio sito web; sono stati infatti resi disponibili i due modelli 770, nella loro forma ordinaria e semplificata, con alcune novità importanti, in primis le causali per gestire gli interessi che sono stati corrisposti ai residenti all’interno dell’Unione Europea. In questo caso, tra l’altro, sono stati necessari due appositi provvedimenti della stessa amministrazione finanziaria. Volendo cominciare questa trattazione dal modello ordinario, occorre subito precisare che le causali appena menzionate si trovano in un quadro specifico, l’SF, il quale non ha fatto altro che recepire le ultime modifiche del legislatore in questa materia.

Due nuovi codici tributo per il contributo di solidarietà

I codici tributo 1618 e 145E saranno molto utili per il pagamento dell’ormai celebre contributo di solidarietà: come è noto, di quest’ultimo versamento si parla ormai da diverso tempo e si configura come una quota del 3% su quella parte dei reddito dei contribuenti che va ad oltrepassare il limite dei 300mila euro l’anno. In particolare, questi due importanti riferimenti numerici potranno essere sfruttati all’interno dei modelli F24 ed F24EP (Enti Pubblici), come previsto espressamente dalla cosiddetta Manovra di Ferragosto. Che cosa c’è da dire in merito a questi due codici? Il loro ambito di riferimento è rappresentato, in primis, dai redditi di lavoro dipendente e da quelli assimilati a questi ultimi; in tali casi, infatti, i sostituto d’imposta è chiamato a porre in essere tutti i calcoli che sono necessari per poter poi procedere alla trattenuta del contributo dal totale, una operazione che ha luogo in un’unica soluzione e che si verifica al momento del conguaglio (alla fine di ogni singolo anno).

Gasolio e F24: ecco come accedere al credito d’imposta

Giusto quattro giorni fa la nostra amministrazione finanziaria ha reso pubblica una importante circolare contenente tutte le precisazioni relative alle accise sul gasolio: in pratica, sono stati stabiliti nel dettaglio tutti i rimborsi relativi allo scorso anno e agli autotrasportatori per tali imposte di fabbricazione, senza dimenticare il fondamentale codice tributo che deve essere utilizzato all’interno del modello F24, requisito essenziale per avere accesso al credito d’imposta. L’inoltro delle domande in questione potrà essere realizzato entro e non oltre il 30 giugno di quest’anno, quindi si hanno ancora alcuni mesi di tempo. I rimborsi accennati in precedenza sono di varia entità e vanno schematizzati per una migliore comprensione (le somme si riferiscono a mille litri di prodotto): l’importo sarà pari a 19,78 euro per i consumi del periodo compreso tra il 1° gennaio e il 5 aprile dello scorso anno, 27,08 euro (6 aprile-27 giugno), 67,08 euro (28-30 giugno), 68,98 euro (1° luglio-31 ottobre), 77,88 euro (1° novembre-6 dicembre) e 189,98 euro (7-31 dicembre).